Grotta
Scaloria - Manfredonia
Importante presenza paleontologica, si tratta di un
insediamento del paleolitico superiore. Oltre ai reperti degli
uomini abitanti la grotta, sono stati rinvenuti frammenti
ossei di numerose specie animali: l'uro (antico bovide primitivo),
lo stambecco, l'alce, il cervo, la lince tra le più indicative.
Necropoli
di Monte Saraceno - Mattinata
La
necropoli è situata su Monte Saraceno (260 m slm), a sud-est
di Mattinata, distante all'incirca 3 km. Il promontorio domina
la piana di Mattinata ed il nome sarebbe legato ai Saraceni.
In questo sito le tracce di insediamenti dell'uomo sono antichissime.
Nella necropoli sono stati rinvenuti oggetti di bronzo, vasi
e sculture. Secondo l'usanza di quei popoli il defunto era
posto seduto.
Tra il 718 e 871 d. C. (ancora incerta la data precisa) un
nucleo di Saraceni si ritirò e stazionò presso Matino, sulla
località, che prese appunto la denominazione di Monte Saraceno.
Altri se ne aggiunsero nel 916, superstiti della tremenda
strage sul Garigliano, altri nel 920, venuti dall'Africa.
Furono sconfitti da Ugo di Provenza verso il 931, il quale
bruciò le navi ormeggiate nel porto Matino. Nel 967 tornarono
a Bari nuovamente alleati, ma furono sconfitti da Ottone I
e ritornarono sul Gargano. Subirono attacchi da Sueripolo
nel 970, re degli Slavi, e gli ultimi sopravvenuti furono
definitivamente espulsi dai Normanni nel 1032. A testimonianza
della loro lunga permanenza su Monte Saraceno sono rimaste:
la denominazione della località, vestigia delle loro fortificazioni
e molte centinaia di sepolture. Su questo promontorio D. Pedro
di Toledo fece costruire una Torre di vedetta, trasformata
in seguito in Stazione Semaforica, ma distrutta dai terremoti
del 1893 insieme al Faro. Quest'ultimo fu eretto su un fianco
della montagna.
Resti
di villa romana - Mattinata
(porticciolo)
Insediamento di un'antica villa romana in località Agnuli.
Grotta
Paglicci - Rignano
Garganico
A nord di Rignano Garganico, sul fianco della valle
Settepende, si apre l'ingresso alla grotta Paglicci. La grotta,
meritatamente famosa, testimonia gli insediamenti più antichi
in area garganica: disegni preistorici di cervi, stambecchi,
cavalli e altri animali vissuti in questa zona; nelle pareti
interne sono visibili graffiti di varia ispirazione. All'inizio
degli anni Settanta l'Università di Siena ha condotto degli
scavi che hanno portato alla luce oggetti risalenti al Paleolitico
e due scheletri umani vecchi di circa 25.000 anni. I reperti
più remoti sono addirittura databili a 200.000 anni fa. Il
percorso della caverna, chiamato "Grotta di Jalardo"
(deriverebbe dal nome di un brigante che vi avrebbe nascosto
un tesoro) si articola attraverso quattro ambienti. Passata
la prima sala (sono ben 22 gli strati diversi che la compongono),
ha inizio il ramo principale a sinistra, costituito da un
cunicolo piuttosto angusto. Da questo, lungo circa sette metri,
partono due diramazioni: una a sinistra che conduce nella
saletta dove si trovano i graffiti e i disegni di animali,
ed una a destra, percorribile soltanto carponi, permette di
entrare in un ampio salone.
Grotte
di Monte Pucci -
Peschici
Si tratta di vere e proprie catacombe, in pratica
escavazioni artificiali, all'interno delle quali erano ricavati
loculi sulle pareti.
Necropoli
(probabile) dell'antica Merinum -
Vieste
La
necropoli è situata in diverse cavità e grotta del Saraceno
è la più grande. In queste grotte sono visibili, sia sulle
pareti che sul piano di calpestio, vani e loculi scavati nella
roccia. Vi è anche un breve corso d'acqua che nasce da una
grotta e si dirige verso il mare.
Devia
- Sannicandro
Garganico
Sul Monte d'Elio, in territorio di Sannicandro Garganico,
vi sono i resti di un'antica città: Devia. Il suo nome sta
ad indicare il suo punto strategico che in antichità fungeva
da bivio delle due principali strade del Gargano settentrionale.
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