Il
Museo Archeologico Nazionale di Venosa
Il museo ospitato nel castello "Pirro del Balzo" costruito
nel 1470,
è stato inaugurato il 3 novembre 1991, si apre con la documentazione
relativa al periodo che precede la romanizzazione, rinvenuta sia
nel sito della colonia latina di Venusia fondata nel 291 a.C., fra
cui spicca un corredo tombale con ceramiche a figure rosse databili
fra IV e III sec. a.C., sia nel territorio con votivi miniaturistici
dalla stipe di Fontana dei Monaci di Banzi: pesi da telaio con iscrizioni
messapiche da Monteserico di Genzano.
Documento dell'avvenuta romanizzazione a Lavello-Forentum sono un
corredo funerario di bambino con una statuetta del toro Api ed il
famoso askos Catarinella con una scena di corteo funebre.
Nei camminamenti del castello si ripercorre la vita della città
di Venusia con la ricostruzione dell'impianto urbano e con i più
importanti documenti della fase repubblicana: gli edifici di culto
con le terrecotte architettoniche ed i votivi della stipe; le domus
con i pavimenti e gli intonaci parietali; la ricca monetazione.
Della città imperiale si presentano i grandi interventi pubblici
e gli edifici, quali le terme e l'anfiteatro. Illustrano la fase
tardo-antica ed altomedioevale i complessi della SS. Trinità,
i corredi della necropoli longobarda, l'imponente documentazione
epigrafica e numismatica.
Notevoli i ritrovamenti di Banzi tra cui si segnala, il frammento
della "Tabula Bantina" (II-I sec. a.C.) con testi legislativi
sui due lati e un luogo sacro ove si traevano gli auspici.
Il museo si è stato ampliato con la sezione dedicata alla
Preistoria nell'area del Vulture, la mostra è stata inaugurata
il 26 ottobre 1996 e comprende la documentazione riferibile al Paleolitico
(siti di Loreto e Notarchirico di Venosa, area presso il cimitero
di Atella), al Mesolitico ("Riparo Ranaldi" con pitture
rupestri della località Serra Pisconi di Filiano), al Neolitico
(località Rendina di Lavello-Melfi), ed all'Età del
bronzo (località Toppo Daguzzo di Rapolla e "l'ipogeo
della Speranza" di Lavello).
Parco
archeologico di Venosa
E' situato nei piani di S.Rocco nei pressi della città ed
è suddiviso in tre nuclei principali: il complesso termale
(I-III sec. d.C.), il complesso episcopale con il battistero, la
basilica paleocristiana, poi chiesa della SS. Trinità, e
l'abbazia incompiuta; ed infine l'anfiteatro, della stessa epoca
delle terme.
Altri poli di notevole interesse sono rappresentati dal sito paleolitico
di Notarchirico (risalente a circa 600-250.000 anni fa) e dalle
catacombe ebraiche e cristiane del IV-VII sec. d.C. scavate nella
collina della Maddalena nelle vicinanze di Venosa.
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