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Sun-tzu - "L'Arte della guerra"

Scritto più di 2500 anni fa, L'arte della guerra di Sun-tzu è da sempre considerato un vertice della trattatistica di tattica militare. Adottato da strateghi e politici, deve la sua fortuna al superamento del pensiero militare di von Clausewitz: la vera arte della guerra consiste nel vincere il conflitto prima di iniziarlo; in una guerra è vincente non tanto chi è in vantaggio numerico e di mezzi ma chi, usando strategie indirette, inattese e non ortodosse, trasforma i vantaggi del nemico in svantaggi e i propri limiti in punti di forza. La concreta applicabilità di questi antichi principi strategici in ogni contesto in cui vige una competizione (business) hanno reso il trattato di Sun-tzu un punto di riferimento importante per moltissimi studi e scuole di management e marketing. 
Nel capitolo introduttivo "I calcoli strategici", Sun-tzu sostiene che uno stato (azienda) si basa su cinque elementi: la via, le condizioni atmosferiche, il terreno, il comandante e la tattica. Se li riferiamo al mondo del business possiamo riassumerli in questo modo: definizione degli obiettivi che si vogliono perseguire (massima performance, sicurezza, rendita, diversificazione), quantificazione delle risorse disponibili, individuazione del tempo degli investimenti (tolleranza nei confronti delle oscillazioni dei mercati e la loro diversificazione), individuazione di un professionista del settore, valutazione dei rendimenti storici dei prodotti. A questo punto i "capitani" d'industria dovranno "calcolare molto" prima d'intraprendere una battaglia perché solo "coloro che calcolano molto vinceranno; coloro che calcolano poco non vinceranno e tanto meno coloro che non calcolano affatto". 
Un altro principio di Sun-tzu riguarda la velocità d'azione. La vittoria appartiene al comandante che riceve le giuste informazioni nel più breve tempo possibile perché "la velocità è l'essenza della guerra, ciò da cui dipende ogni azione di un esercito". Nell'economia attuale un'azienda che è in grado di rispondere alle richieste dei clienti nel giro di poche ore, anziché di settimane, si trasforma da società di prodotti in società di prodotti e servizi e può accrescere il proprio volume d'affari. Gli strateghi aziendali dovrebbero quindi essere capaci di veicolare verso tutti i collaboratori l'idea che la sopravvivenza dell'azienda dipende dalla capacità di ciascuno di agire nel modo più rapido possibile coordinando sempre meglio informazioni e tempi.
Nell'era del multimediale, l'utilizzazione delle informazioni digitali è il principale fattore di acquisizione della menzionata velocità. Utilizzando questo tipo di informazioni è infatti possibile migliorare in modo radicale la propria posizione rispetto a quella dei concorrenti in rapporto alla velocità di conoscere le tendenze di mercato e nel presentare nuove proposte. La gestione del "news management" attraverso Internet ricalca un'altra massima di Sun-tzu: "far sapere è spesso più importante di far ignorare". Non bisogna tuttavia dimenticare che "niente è duraturo, o definibile in assoluto". La voglia di attaccare a oltranza non tiene conto degli scenari in cui il comandante si trova ad agire. Bisogna ricordare che "la strategia si fonda sull'astuzia, è messa in moto dalla prospettiva di guadagno. È analitica, o sintetica, a seconda delle trasformazioni". Solo coloro che imparano a valutare ciò che è vago ampliando il territorio d'azione con ponderazione e flessibilità vincono senza dare battaglia (i più abili in assoluto). Ma triste è "il destino di uno che cerca di vincere le battaglie e di avere successo negli attacchi senza coltivare lo spirito di iniziativa, poiché il risultato sarà una perdita di tempo e una generale impotenza".

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