Identità
diverse - Kappa ed. 1996 Del
Favero/Palomba
In
questo paragrafo intendiamo illustrare come si situa il nostro approccio
psicologico e come propone, attraverso una metodologia appropriata, una
ridefinizione semantica, progettuale ed emotiva di sé nella relazione
d'intimità.
Vi
è un'opinione diffusa che la maggior parte dei gay e lesbiche si rivolgono ad
uno psicologo/counselor/psicoterapeuta per disturbi legati all'autoaccettazione
o per sindromi depressive derivanti dai sensi di colpa per il sentirsi diverso,
alienato, solo; ma questo contrasta per una grossa parte con la nostra
esperienza professionale. Infatti, molti di loro si rivolgono a noi con
bisogni, interrogativi, necessità che hanno a che fare più con la crescita
nelle relazioni interpersonali e/o sulla relazione d'intimità. Schematicamente
vi offriamo una mappa teorica che utilizziamo come riferimento nel nostro
lavoro psicologico.
RI-DEFINIZIONE SEMANTICA, PROGETTUALE,
EMOTIVA DI SE' ALL'INTERNO RELAZIONE
SE'- Il lavoro psicologico di
counseling è diretto a stimolare un ascolto attento e consapevole alla
personale situazione esistenziale attuale:
CHI
SONO
DOVE
SONO
COSA
PROVO IN QUESTO MOMENTO
QUALI
SONO ORA I MIEI BISOGNI (priorità)
DOVE
SONO DIRETTO E CON QUALI OBIETTIVI
COME
INTENDO REALIZZARLI
TEMPI
E LIMITI PERSONALI
In
un orientamento olistico (globale), si permette all'individuo di ri-centrarsi rispetto
alle personali aspettative, aumentando i livelli di consapevolezza
intrapsichica così da ridefinire il proprio progetto esistenziale.
RELAZIONALE: La ridefinizione in questo
ambito è centrata a consapevolizzare e ad esprimere il significato, le dinamiche
interpersonali e la tensione emotiva dei partner impegnati nella relazione
d'intimità.
IN
QUALE TIPO DI " COPPIA " MI TROVO
DOVE
SONO RISPETTO ALL'INIZIO DELL'UNIONE
VERSO
QUALI OBIETTIVI COMUNI SONO DIRETTO
QUALI
RESPONSABILITA', E QUINDI RISCHI, MI PERMETTO NEL PROSEGUIRE
QUALI
SONO I TEMPI E I LIMITI CONDIVISI.
Questo
ambito d'esplorazione permette di valutare se esiste o meno un qualche impegno
progettuale nella relazione o se si evidenzia invece la possibilità di prendere
in considerazione un percorso di separazione-chiusura. La
ridefinizione del Sé Relazionale non è solo un processo cognitivo ma,
ovviamente, parallelamente emotivo; pone le nuove basi ad un ascolto di sé
dentro la relazione nell'incontro-confronto con l'altro, nell'Io/Tu. L'agevolatore
in questo contesto è colui che facilita, con i suoi strumenti teorici e le sue
tecniche esperienziali e anche con la sua empatica presenza, la verbalizzazione
attraverso l'esperienza nel qui e ora e l'espressione delle emozioni. Si
adopera, senza proporre soluzioni-verità o modelli, a seguire (più che a
condurre) i partner nella loro ri-definizione della crisi intesa come
cambiamento dei significati nella scelta delle alternative possibili,
attraverso la comunicazione e i comportamenti, che solamente ed unicamente i
due possono scegliere, progettare, decidere per loro stessi. Egli, l'operatore,
può assumere un atteggiamento di conferma partecipata attraverso un feedback,
cioè una risposta nutriente cognitivo-emotiva non giudicante, né interpretativa.
Può esprimere, se lo ritiene utile, il proprio vissuto su esperienze analoghe
che gli appartengono. Se l'esperienza avviene in un contesto di gruppo,
quest'ultimo sostiene e conferma, o si allontana e rifiuta, dando
opportunamente un senso di realtà e di concretezza alla diade per le scelte
fatte e per le decisioni prese. E' così che è possibile un momento
d'integrazione-assimilazione del lavoro psicologico che rappresenta un rinforzo
dell'autostima dei partner e una conferma sociale affinché i due possano
intraprendere strade costruttive, creativamente adattive, del loro essere nel
mondo. La
crescita della relazione quindi,
possiamo dire è direttamente proporzionale alla crescita dei partner che nel loro
procedere attraversano diversi momenti che qui elenchiamo come tipici nelle
così dette "coppie diverse". -
Attraversamento, smantellamento e
superamento degli stereotipi culturali sulla "coppia" e relativa
de-ruolizzazione. -
Ascolto profondo di sé per attingere
alle potenzialità creative individuali. -
Esprimere le emozioni abitualmente
represse: la paura, la rabbia, la tristezza sono alcune delle emozioni che
sovente sono negate nella relazione. -
Ri-definizione di sé nella
progettualità relazionale -
Attraversamento della crisi: la crisi
non è l'inizio della fine ma stimolo al cambiamento, e sviluppo di
consapevolezza della differenza, è movimento contrapposto alla stasi,
all'equilibrio stagnante "empasse" è accettazione della sofferenza. -
Gestione della sessualità ed erotismo:
condividere e contenere, autorizzarsi ad esprimere nel rispetto
dell'individualità e della autonomia reciproca. Infine la consapevolezza
profonda che la fusione-simbiotica non è la panacea di tutti i propri bisogni,
o risoluzione di tutti i problemi! Il "Noi " è temporaneo ed è sempre e solo lo
spazio che l'Io e il Tu mettono in
comune, mai negazione o superamento della individualità.