Il Tradimento

 

DALLA CRISI ALLA CRESCITA DI COPPIA

Pubblicato sul suppl. al n.179 Marzo1998 di Rome Gay News, Consoli ed.

 

Per capire meglio il significato psicologico del tradimento, puo' essere utile descrivere brevemente il significato della fedelta' nell'ambito di una coppia. Colui che ama, desidera lo sviluppo del partner, ama la possibilita' che il proprio partner diventi una Persona, intendendo dire con questo termine la capacita' dell'essere umano di amare ed essere amato, di raggiungere un livello di autonomia, di sintetizzare armonicamente in se' gli opposti, di pervenire ad un funzionale equilibrio psicologico. Il nostro divenire Persona comincia gia' nella famiglia di origine, ma si puo' affermare che Ë proprio nel rapporto di coppia che il singolo riceve la maggiore spinta a trascendere il proprio egoismo e ad imparare ad amare. Fedelta' e' in quest'ottica, credere nella potenzialita' dell'altro di divenire Persona, di divenire cio' che e' ed intende essere. Nella fedelta' al progetto di crescita del partner, noi possiamo scontrarci con i nostri bisogni, con i nostri ideali di coppia e con l'ideale di cio' che l'altro debba essere. E' evidente come questo discorso sulla fedelta' abbracci significati piu' vasti e profondi della fedelta' intesa unicamente come sessuale. La fedelta' sessuale, il giuramento di fedelta', forse hanno come scopo la sicurezza come rimedio alla nostra personale insicurezza. Per esempio se io sono insicuro, dipendente, non libero, ho bisogno di controllare l'altro, di stabilire delle regole ferree, di fare un 'contratto' rigido, prescindendo dal dono dell'amore, dalla scelta libera di amare o non amare. In questa concezione non c'e' spazio alla crescita e al donarsi. In un rapporto libero da controllo dell'altro, bisogna accettare che il partner senta pienamente di essere libero, di essere se stesso, di appartenere a se stesso e, questo, spesso contrasta con le nostre aspettative e con i nostri bisogni. In un rapporto di crescita, in un rapporto di amore autentico e non egoistico, io accetto il dolore di donare all'altro la liberta' di cui ha bisogno per crescere assieme. Donare all'altro questa liberta' e', in realta', un compito durissimo per il nostro egocentrismo: vorremmo che tutto cio' che riguarda il nostro partner ruotasse intorno a noi: la rinuncia di questa pretesa e' una specie di morte interiore. Ma questa morte interiore, se esiste la disponibilita' e la volonta' di crescere insieme, cementa la coppia anziche' dividerla. In questo discorso si inserisce il tema del tradimento. Talvolta tradire il proprio partner puo' equivalere ad essere fedele a noi stessi: si puo' tradire infatti, in nome di una fedelta' piu' alta e profonda, quella a noi stessi. Poniamo il caso di una persona che viva nei confronti del proprio partner una forte dipendenza: senza l'altro non puo' vivere, non riesce a reggersi con le proprie gambe. Ebbene, e' possibile che questa persona tradisca il proprio partner da cui dipende in modo totale, nel tentativo di ridurre la dipendenza psichica. Colui che tradisce, in questo caso, sta compiendo un passaggio importante, anche se non l'unico, per recidere il cordone ombelicale che lo lega al partner. Costui si allontana momentaneamente non dal partner reale tradito, ma da cio' che il partner significa per lui. Certo il dolore del 'tradito' e' immenso, e' appunto un morire. Costui puo' accettare questa morte interiore, sperando che ingeneri un cambiamento, sperando che questo atto di amore cosi' forte da superare ogni egoismo faccia crescere il partner, oppure puo' non accettare questo dolore e chiudersi nel suo egoismo e nella rabbia di partner tradito. Questo dono d'amore, questa attesa che l'altro cresca e' realmente un morire a se stesso per donarsi all'altro, perche' l'altro, il 'traditore', puo' non ritornare piu', puo' imboccare una strada che l'allontana definitivamente. E sara' fonte di incalcolabile sofferenza domandarci se il tradimento corrisponda a un movimento di crescita o e' l'espressione di una confusione distruttiva, vendicativa, infantile. Ma avremo, comunque, amato nell'unico modo in cui vale la pena di amare: nella crescita dell'altro e nella liberta' dell'altro! L'illusione di poterci fondere con un altro, oltre che...illusoria, e' pericolosa. L'altro diventa lo schermo di tutte le nostre aspettative e questo, inevitabilmente, ci portera' alla delusione: nessuno puo' reggere un simile carico di 'doveri!' Una volta 'traditi', il passo successivo sara' quello di attribuire al partner la ragione di tutti i fallimenti della coppia. L'altro diventa colpevole di non averci dato abbastanza o di non averci saputo dare cio' che cercavamo. L'altro e' portatore di una colpa ben piu' tremenda che averci tradito fisicamente: la vera colpa e' non aver incarnato completamente e per sempre il nostro ideale di partner. Il tradimento, in genere, non e' imputabile soltanto ad uno dei componenti della coppia. Spesso il tradito da tempo presagiva il dramma, ma aveva bisogno di negarlo perche' aveva investito tutto sull'altra persona. Alla luce di tutto cio', si intuisce come non sia possibile chiamare amore la passione che ci lega all'altro, il possesso del suo corpo e dei suoi spazi. La liberta' dell'altro e' vitale non solo per la sua crescita ma anche per la crescita del partner. Se impedisco all'altro di crescere, di fatto lo impedisco anche a me stesso, perche' la creazione della mia Persona passa anche attraverso l'amore e la relazione con e per l'altro. Un amore che supera l'egoismo e' difficilissimo da realizzare, ma puo' essere un obiettivo prezioso verso cui indirizzare le nostre energie, perche' alla fin fine ci ritorna in termini di autostima, sviluppo della capacita' di amare, liberta' e risorse personali. Il tradimento dunque e' un potente stimolo all'autoconoscenza e quindi al cambiamento. E' un momento imprescindibile per ri-considerare dentro di noi il significato da attribuire al nostro attaccamento per l'altro e alla nostra autonomia, al nostro desiderio di sicurezza e al nostro bisogno di sentirci liberi. E anche contattare una parte che, seppure attribuita all'altro, al 'traditore', tuttavia ci appartiene: il nostro desiderio di tradire, che l'altro ha cosi' palesemente incarnato; scopriamo che, spesso, la fedelta' a tutti i costi che abbiamo imposto quale regola della coppia, e' un baluardo a difesa dei nostri stessi impulsi sessuali. Il tradimento invece ci costringere a porci domande sulla nostra partecipazione attiva nella coppia, puo' farci scoprire che il nostro investimento nell'altro era stato frettoloso e non basato su di una serena conoscenza reciproca, su una relazione d'intimita' e d'impegno progettuale, fondamentali per la costruzione di una relazione (duratura?) di coppia.

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