San Basilio
(Cesarea di Cappadocia 329 ca. - 379)
Detto Basilio il Grande, padre e dottore della Chiesa, patriarca del monachesimo orientale.
Nato da una ricca famiglia, Basilio studiò ad Atene e Costantinopoli,
dove conobbe e fu amico di Gregorio Nazianzeno.
Dopo aver visitato eremiti famosi in Egitto e Siria, abbandonò la carriera amministrativa
ed esercitò l'eremitaggio in una sua proprietà sul fiume Iris (Neocesarea); qui compilò
una regola monastica, prescrizioni poi seguite dall'ordine monastico (soprannominato dei
"monaci basiliani") che egli fondò nel 360 ca.; alla regola obbediscono tuttora ordini
cattolici e ortodossi. Famoso per la sua sapienza e la santità della sua vita, fu convocato
dal vescovo di Cesarea per difendere la dottrina cristiana contro le dottrine eretiche
degli ariani. Nel 370 divenne vescovo di Cesarea, ufficio che mantenne fino alla morte.
Tra le sue opere si ricordano: Confutazione dell'apologia dell'empio Eunomio (363-365),
contro l'ariano Eunomio; Sullo Spirito Santo (374), un trattato dottrinale; e i Moralia,
un'antologia di versetti neotestamentari. Compose anche una liturgia
(nota come "liturgia di san Basilio"), ancora oggi celebrata nel rito bizantino. Basilio,
suo fratello san Gregorio di Nissa e l'amico san Gregorio Nazianzeno sono noti come i "grandi
padri cappadoci"; i membri della sua famiglia sono tutti venerati come santi