SPECIALE "LA SCALA DI FERRO"

Le nuove scoperte tra storia, vicende e destino del primo, storico albergo di Cagliari...

  Facciata distrutta dell'Hotel (Foto Davide Mocci)                                      di Marcello Polastri                                      L'Hotel all'inizio del secolo (foto Cosentino)

( Vedi "Nuove SCOPERTE!!! )

Il complesso edilizio denominato "La Scala di Ferro", è uno dei primi alberghi ottocenteschi della Sardegna, costruito nel quartiere storico cagliaritano "la Marina", tra le vie Torino, Porcile, San Salvatore, Regina Margherita. Sorge sul Cinquecentesco Bastione "dei morti" o di "Monserrato", con una imponente facciata che si innalza sul viale Regina Margherita (lato sinistro per chi sale), sulle antiche mura del quartiere poste strategicamente a protezione dello stesso davanti alla zona portuale.

Fin dalla metà dell'Ottocento fu utilizzato dalla Guardia Nazionale come Piazza d'Armi per divenire, nel 1859, lo Stabilimento Balneare cerruti, dotato di venti vasche per i bagni, in seguito termali. L'ingegnere biellese Antonio Cerrutti lo progettò e lo costruì a sue spese, ottimista per l'ubicazione in una città, allora come oggi, carente di bagni pubblici.

All'anno di inaugurazione (1869), risalgono le due torri merlate, gioielli dello stile Neogotico, mentre sul finire dello stesso secolo venne costruito l'avancorpo centrale interno, che si affacciava su un fantastico giardino alberato,  ricco di antichità e opere d'arte. L'albergo, per mano del ristoratore Luigi Caldanzano, aprì i battenti nell'ottobre del 1877 ma finì all'asta sedici anni più tardi, per i debiti accumulati dal cavalier Cerruti.

Qualche tempo più tardi ebbe la meglio l'ingegner Fulgenzio Setti che appena lo acquistò, introdusse le acque termali nello stabilimento balneare, ripristinò le piscine e restaurò le strutture alberghiere che nelle stampe pubblicitarie dei primi del Novecento, mutarono il nome del complesso in "Castello Setti".

Nel 1921 l'albergo, che si distingueva per il lusso degli ambienti e per la clientela non di certo raffinatissima, accolse il celebre scrittore D. Herbert Lawrence che, accompagnato da sua moglie in un lungo soggiorno a Cagliari, affittò una stanza panoramica dell'avancorpo sul viale Regina Margherita. A quei tempi un simile edificio rappresentava comunque un vanto in quella Cagliari ricca di ambizioni, che solo da pochi decenni aveva demolito la sua veste di piazzaforte militare.

Tra i personaggi famosi che soggiornarono nelle sue stanze ricordiamo lo storico tedesco Teodoro Mommsen (1877), Totò e Carlo Levi. 

Nel 1961 la Compagnia italiana "Jolly Hotels" acquistò l'intero complesso e dopo averlo sottoposto ad un accurato restauro, lo chiuse misteriosamente qualche anno più tardi.

Dopo lunghi anni di abbandono che hanno segnato un ingiustificato e crudele degrado, la sorte dell'Hotel è stata decisa il 10 febbraio 1998, sulla base del progetto presentato dalla attuale società proprietaria che realizzerà, in accordo con il Comune di Cagliari, la nuova sede della Prefettura con residenza annessa e sottostanti parcheggi.

Nel mese di agosto 2000, tra accese polemiche di cittadini, residenti e storici cagliaritani, sono cominciati i lavori di demolizione delle strutture che hanno di fatto occultato l'avancorpo centrale (visibile nella fotografia), con le sue eleganti finestre bifore, fregi, lampioni in ferro battuto e decorazioni scultoree che costituivano il più importante monumento di stile Neogotico del capoluogo sardo. 

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