Tuvi_necro.jpg (3231 byte) Necropoli di Tuvixeddu

Testo e Foto di Marcello Polastri

 Gruppo Speleologico Cavità Cagliaritane

Necropoli di Tuvixeddu (foto M. Polastri)

Necropoli fenicio-punica di Tuvixeddu

Un infinito patrimonio per tutto il Mediterraneo

Diffusione delle cavità

Cagliari - Sant'Avendrace

CENNI STORICI SU...

SANT'AVENDRACE : UN ANTICO GIOIELLO NELLA CITTA' MODERNA

Il rione Sant'Arennera, in seguito denominato quartiere di Sant'Avendrace, è una delle più antiche e suggestive aree del capoluogo sardo che possiede interessanti siti archeologici. Nei terreni attualmente occupati dall'ex Mattatoio e dalla moderna "Città Mercato" sono state riportate alla luce tracce relative al periodo preistorico e resti di abitazioni che in periodo fenicio-punico si esteserò fino alla via santa Gilla e nel circondario. Queste strutture erano dotate di una sottostante cisterna piriforme nella quale, in periodo invernale, si raccoglievano le acque per il periodo estivo.

Il "colle Tuvixeddu", in dialetto cagliaritano "delle piccole grotte (fori)", possiede il più grande complesso funerario fenicio-punico del Mediterraneo, con profonde "tombe a pozzo" ricche di decorazioni, scavate nella roccia calcarea e databili tra il VI ed il III secolo avanti Cristo.

Queste cavità, per la maggior parte ancora ricche di reperti, oggetto di varie campagne di scavo, sono state riutilizzate intorno al 238 a.C. dai romani che le ampliarono per ricavarne colombari di pregevole stile architettonico.

Lungo il viale d'accesso alla Karalis romana che attualmente porta il nome del V vescovo cagliaritano, appunto Sant'Avendrace, erano collocate le più belle tombe monumentali come il " Sepolcro di Rubellio ", il " Colombario di Berillo " e la " Tomba di  Attilia Pomptilla e Lucio Cassio Filippo ", meglio conosciuta con il nome di "Grutta è Sa Pibera" o "della Vipera", risalente al periodo compreso tra la fine del I e gli inizi del II secolo dopo Cristo.

Ricco di leggende e tradizioni, il quartiere occidentale della città, si è sviluppato tra le falde della collina di Tuvixeddu e la laguna di Santa Gilla, con al centro il suggestivo Isolotto di San Simone denominato "Sa Illetta" ("la piccola isola"), che ha restituito reperti e vasellame d'epoca  fenicio-punica e romana.

Di particolare interesse è lo stemma locale (che inquarta i pali e le torri di Aragona), alla base della colonna con la "croce giurisdizionale", situata alla confluenza dei viali Trento, Trieste, e Sant'Avendrace, oltre i quali è presente il piazzale Trento che in parte ha restituito labili vestigia che vanno dal periodo punico-romano all'alto medioevo.

Dati forniti da Marcello Polastri e Diego Scano.

mercatino FIERA DOMENICALE Associazione Sant'Avendrace - via Piave, 46 Cagliari