Incontro con la prima delegazione estone in Italia

Saluto di benvenuto predisposto dai Servizi della CCIAA per la visita della delegazione estone a Milano, il 28 settembre 1990

cod.: CON.89.AA.VAR.0

Sono particolarmente lieto di dare oggi il benvenuto alla prima delegazione economica dell'Estonia in Italia, che sta visitando alcuni importanti poli eco nomici del nostro Paese. La delegazione qui presente è di grande interesse perchè riunisce alcune delle strutture di servizio più dinamiche del Paese, come: la Estonian Chamber of Commerce, l'Associazione delle piccole e medie imprese, una società di consulenza, la Mainor, ed una rappresentanza qualificata della realtà produttiva di quella Repubblica. La visita degli opera tori estoni avviene in un periodo di grandi trasformazioni nell'area sovietica, nell'Europa centro-orientale e nelle relazioni con l'Occidente, quelle che fino a ieri venivano chiamate "rapporti est-ovest". E a questi mutamenti noi guar diamo con grande attenzione, poichè essi sono destinati a determinare impor tanti modificazioni nei flussi commerciali, nelle relazioni tra i sistemi d'impresa e nello sviluppo di regioni che per molto tempo sono state rese marginali dalla precedente spaccatura dell'Europa. Ora più che mai l'Unione Sovietica è l'epicentro di questi cambiamenti strutturali, che possono essere ricondotti a tre filoni:

€ Innanzitutto, a livello politico, si stanno creando le condizioni per il pas saggio da un sistema monopolistico ad un sistema pluralistico, sia pure at traverso un processo spesso caotico, tipico dei grandi momenti di rifonda zione. Questa fase di passaggio ha significato negli ultimi mesi il rafforza mento delle correnti riformistiche radicali, siA all'interno che all'esterno del partito comunista, e la creazione di un primo sistema multipartitico.

€ In secondo luogo, l'economia sovietica, dopo i tentativi di riforma del mo dello socialista che hanno interessato i primi cinque anni della perestroika, sta dando avvio alla fase di transizione per giungere all'economia di mer cato.

€ Il terzo mutamento strutturale in atto nell'area sovietica è costituito dal cre scente peso acquisito dalle Repubbliche che compongono l'Unione. Esse sono ora impegnate in un processo di rinegoziazione dei loro diritti di sov ranità o di autonomia nei confronti del potere centrale di Mosca.

Delle quindici Repubbliche sovietiche cinque, tra cui l'Estonia e le altre due Repubbliche del Baltico, hanno proclamato la loro volontà ad ottenere un'indipendenza completa dall'URSS, mentre altre sei, tra cui le tre grandi repubbliche slave della Russia, dell'Ukraina e della Bielorussia, hanno ap provato dichiarazioni di sovranità più o meno ampie per quanto concerne la questione delle loro risorse naturali, la conduzione della politica economica, le relazioni economiche con l'estero. L'attribuzione a Gorbaciov dei pieni poteri in termini di politica economica e di ordine pubblico rappresenta il ten tativo di imprimere finalmente un nuovo corso all'economia sovietica, ma an che di dar vita ad una federazione meno centralizzata o ad una confedera zione, evitando la frantumazione e la balcanizzazione dell'area sovietica. In ogni caso, qualsiasi scenario si realizzi, assume grande evidenza la centra lità, sia politica che economica, delle Repubbliche sovietiche, che saranno d'ora in avanti un interlocutore fondamentale per gli operatori, come per tutti i soggetti istituzionali che vorranno instaurare rapporti con l'"universo" sovie tico. Gli operatori economici e le istituzioni si trovano infatti oggi ad affrontare un ambiente di mercato che sta assumendo caratteristiche profondamente di verse da quelle precedenti. Gli enti e le organizzazioni che gestiscono i rap porti con l'estero si collocano sempre più a livello delle Repubbliche e delle città; si moltiplicano le imprese che hanno rapporti diretti con le controparti straniere; si sta sviluppando in diverse Repubbliche un tessuto molto esteso e composito di imprese piccole e medie, private e pubbliche. A ciò si aggiunge che l'autonomia finanziaria concessa alle imprese sovietiche ha reso molto più complesse le transazioni economiche e commerciali, con un maggior ri corso a formule di cooperazione, countertrade, finanziamenti, ecc. Le im prese straniere che già hanno rapporti con l'URSS, o che intendono avviare la loro presenza in URSS, devono quindi costruire nuove reti di rapporti, al di fuori dei canali centralizzati di Mosca, per cui necessitano di nuovi servizi da parte di istituzioni come le Camere di Commercio. Tenendo conto di questo contesto, la Camera di Commercio di Milano ha avviato una serie di progetti sull'URSS il cui obiettivo è quello di favorire appunto la diffusione di un'informazione qualificata nei mutamenti in atto e di ricostruire una rete di rapporti a livello di Repubbliche. L'iniziativa odierna vede la presenza di un rappresentativo gruppo di operatori estoni, ed in questa occasione sarà qu anto prima presentata un'indagine appositamente predisposta da una strut tura specializzata italiana. Confidiamo sul fatto che gli operatori estoni ed ita liani, questi ultimi rappresentati anche dalle loro Associazioni di categoria, individuino opportunità di collaborazione che possano trasformarsi in seguito in relazioni economiche e commerciali più ampie e durature. All'iniziativa di oggi faranno seguito interventi di altre Repubbliche dell'URSS: tra cui pos siamo già annunciare quelli relativi all'Ukraina. Ma le iniziative sull'URSS della Camera di Milano non si limitano a queste azioni: voglio ricordare in particolare il CISPI, il Centro internazionale per la piccola impresa, che attu almente è in fase di costituzione, e che vede impegnato, da parte italiana an che Unioncamere. Da parte sovietica in questa struttura sono presenti alcuni enti molto autorevoli, tra cui la Zhilsotsbank, il Fondo per l'Innovazione dell'URSS, l'Accademia dell'Economia Nazionale, il Consiglio Centrale dei Sindacati, l'Università di Mosca. Il CISPI intende promuovere lo sviluppo della PMI in URSS attraverso progetti di sviluppo con imprese, Associazioni ed Enti Pubblici italiani e fornire servizi qualificati per la crescita della cooperazione tra i sistemi di imprese fra le due aree. Nell'ampio panorama di attività di ser vizi alle imprese che ci vede coinvolti in URSS, la missione estone acquisi sce quindi un'importanza particolare per le peculiarietà di quasta Repubblica nel contesto sovietico e per le sue potenzialità di sviluppo, a cui verranno de dicati gli interventi che seguiranno. Auguro a tutti buon lavoro!