Marco Polo sulle vie del mondo: Trading Companies a convegno

Articolo pubblicato nel 1989 su "Terziaria"

cod. TE.89.00.TRC.0

Se l'antico mercante, viaggiatore e cronista veneziano avesse avuto anche l'avveniristica intuizione e la possibilità di registrare il proprio nome e di tutelarne la "griffe" attraverso i secoli successivi, avrebbe certamente fatto accumulare a favore dei suoi discendenti molte più sostanze di quante non abbia potuto concretamente trarre dai suoi pur famosi ed avventurosi viaggi. "Marco Polo", infatti, è da tempo il sinonimo naturale del "trader" per antonomasia, ma è anche un nome foneticamente semplice da pronunciare in quasi tutte le lingue del mondo e, pertanto, sfruttato ampiamente (con varie distorsioni grafiche, quali -ad esempio- l'anglo-irlandese "Mark o'Polo") da compagnie aeree, costruttori di autobus, produttori di magliette, aziende di ogni genere con ambizioni internazionali, ecc. Ma le sue radici sono sempre ed inequivocabilmente italiane, senza possibilità di altre appropriazioni come nel caso, ad esempio, di Cristobal Colón. Dieci anni fa, nel 1979, le Trading Companies italiane hanno voluto rendere omaggio al loro antico progenitore organizzando, proprio nella sua amata città, Venezia, un convegno internazionale che ha visto riuniti i più importanti operatori economici affluiti da ogni parte del mondo per dibattere i temi dell'internazionalizzazione e dell'interscambio. Il tema del "Marco Polo" n. 1 riguardava <Le compagnie commerciali del mondo moderno> ed era stato sviluppato, in tutte le sue sfaccettature, da un qualificato numero di relatori che avevano così fatto meglio conoscere alla grande "utenza" la presenza, le esperienze e il ruolo dell'intermediazione commerciale nel commercio estero. A dieci anni di distanza viene ora riproposto un nuovo convegno "Marco Polo" che si svolgerà a Milano il 13, 14 e 15 Settembre 1989 e che, pur presentandosi ancora come una "World Convention of Trading Companies", allarga i confini del proprio interesse istituzionale alle grandi tematiche internazionali: dal protezionismo al debito del Terzo Mondo, dalle aspettative degli anni '90 alla qualificazione professionale dei giovani, in una serie di incontri e dibattiti che vedranno occupati personalità politiche, imprenditori pubblici e privati, economisti e studiosi provenienti da più di 30 differenti Paesi. La Trading Company, che si era presentata dieci anni fa a Venezia per farsi meglio conoscere ed uscire da quell'ingiustificato anonimato che la voleva confinata a svolgere un ruolo sussidiario nell'ambito della dinamica internazionale, è certamente cresciuta sia in Italia che all'estero e si qualifica ora a pieno titolo come elemento cardine nel sistema economico, non solo nella sua funzione di naturale collante fra la produzione ed il consumo, ma anche per la sua capacità di promuovere e di gestire quelle ben più complesse operazioni (countertrade, joint-ventures, project financing, debt-swaps, ecc.) che vengono richieste da una domanda internazionale di servizi reali sempre più articolata, complessa e sofisticata. Anche in questa occasione la manifestazione è promossa dall'Associazione Nazionale del Commercio Estero, "Ance", l'ente che raggruppa oltre un migliaio di case di commercio estero italiane, e dalla Confederation of International Trading Houses Association, "Citha", la federazione internazionale che rappresenta le associazioni delle Trading Companies di 15 Paesi. Hanno anche assicurato il patrocinio del convegno la Comunità Economica Europea, il Ministero per il Commercio Estero, l'Istituto Nazionale per il Commercio con l'Estero, l'Unioncamere, la Camera di Commercio di Milano, la Confcommercio ed altri importanti Enti pubblici o privati italiani e stranieri. Il "Marco Polo" n. 2 rappresenta quindi una scelta nazionale per un palcoscenico mondiale e la dimostrazione della funzione primaria svolta dalle case di commercio estero in un processo di internazionalizzione in atto che richiede sempre più la partecipazione sinergica di tutte le componenti economiche. I lavori del convegno si svilupperanno in una serie di iniziative della durata complessiva di tre giorni e che avranno una caratteristica di spiccata mondializzazione, non soltanto per la lingua ufficiale utilizzata (l'inglese), ma -soprattutto- per la prevista vasta partecipazione straniera in termini sia di relatori che di congressisti. L'apertura del "Marco Polo" vedrà la presenza di eminenti personalità politiche ed economiche che tracceranno il quadro di riferimento dello scenario internazionale, quale appare dai principali punti di osservazione del globo, e indicheranno le probabili aspettative e le linee di tendenza per gli anni che ormai ci avvicinano sempre più velocemente all'inizio del secondo millennio. Nel corso della seconda giornata si svolgeranno i lavori di nove differenti gruppi di lavoro, coordinati da autorevoli esperti di livello internazionale, che affronteranno -in chiave propositiva e comparativa- le principali tematiche dell'interscambio mondiale: il ruolo dell'intermediazione commerciale, il protezionismo, gli scambi in compensazione, la qualificazione professionale, il controllo qualitativo, il confronto USA-CEE, la funzione finanziaria, il futuro delle Trading Companies, i debiti dei Paesi in via di sviluppo. La giornata di chiusura del convegno assumerà invece una connotazione più strettamente operativa, permettendo ai congressisti (il "target" prevede la presenza di produttori, commercianti, banche, assicurazioni, ecc.) di incontrarsi fra loro in una vera e propria "borsa del trading", di conoscersi meglio -sulla base anche di un sistema di "match-making" elettronico che verrà appositamente creato per le finalità del convegno- e di gettare così le basi per una futura e più stretta collaborazione sinergica. A completamento dell'avvenimento avranno luogo altre manifestazioni collaterali, quali una "Mostra storica del commercio", un'"Esposizione di servizi per le Trading Companies", serate di gala ed interessanti programmi turistico-culturali per gli accompagnatori che giungeranno dalle più svariate parti del mondo. Si tratta quindi di un programma che potrebbe apparire -a prima vista- eccessivamente ambizioso se non avesse alle spalle l'enorme successo di quella precedente manifestazione che aveva già riunito nella patria dell'antico mercante veneziano più di 400 qualificati esponenti del trading mondiale. E' quindi solo con il più vivo rammarico che potrà essere scusata l'assenza di Niccolò, Matteo e Marco Polo.

Milano, 17 Marzo 1989