(parte 3)

Terminologie e tipologie

Baratto, scambi in compensazione, affari di contropartita, countertrade , sono tutti sinonimi di uso corrente utilizzati per indicare forme di regolamento internazionale che prevedono la cessione, parziale o totale, di merci o di servizi contro altre merci o servizi. La tecnica mercantile e la fantasia degli operatori hanno fatto sì che questa forma di pagamento assumesse col tempo modalità di attuazione le più variegate, adattandosi alle esigenze di volta in volta emergenti dalla specificità delle singole operazioni. Non esistendo, a livello internazionale, una terminologia ufficiale che identifichi precise tipologie operative, possono rientrare nella grande famiglia della compensazione sia la cessione di una macchina per l'industria tessile ripagata con alcuni containers di magliette, che il ritiro di petrolio da un Paese nordafricano a rimborso dei crediti da tempo vantati da imprese di costruzione oppure, ancora, l'assemblaggio e la distribuzione in varî Paesi di velivoli militari costruiti con l'impiego di componenti fabbricate singolarmente nei Paesi di cui sopra. La prassi e la letteratura esistenti in materia hanno peraltro cercato di identificare alcune "sotto-famiglie" che presentano caratteristiche alquanto differenziate fra loro e che permettono una suddivisione terminologica abbastanza realistica delle più ricorrenti forme di countertrade.

Secondo tale criterio le tipologie più utilizzate sono le seguenti:

€ Il baratto - costituito da uno scambio puro e semplice di merce contro altra merce;
€ La compensazione - consistente nella vendita di un bene ad un determinato "prezzo" e nell'acquisto di altri beni, per analogo ammontare, senza trasferimento materiale di valuta fra i contraenti;
€ Il controacquisto - che riguarda la vendita di un bene contro pagamento in valuta e l'acquisto di altri beni per un ammontare prestabilito, pagati anch'essi in valuta.;
€ La cooperazione industriale (nella forma anche del buy-back ) - che comporta la vendita di un macchinario o di un impianto, ripagato attraverso l'acquisto dei prodotti fabbricati dallo stesso bene strumentale;
€ La triangolazione - riguardante l'acquisto di beni da un Paese con il pagamento effettuato in favore di un altro Paese che potrà, in tal modo, compensare i crediti vantati nei confronti del primo ed originati da precedenti operazioni commerciali o finanziarie.

Si tratta, indubbiamente, di una schematizzazione elementare e non esaustiva, che comunque è giustificata anche dalla scarsa rilevanza pratica di voler "incasellare" ad ogni costo operazioni che, in realtà, presentano caratteristiche spesso fra loro interdipendenti ed influenzate da una pluralità di elementi tecnico-commerciali, finanziari, contrattuali, ecc., talvolta non molto dissimili da quelli che interessano le operazioni di tipo più tradizionale.

Per citare un esempio banale, una transazione di controacquisto che comporta, ovviamente, un aspetto commerciale relativo alla vendita del bene principale (di "aller ") ed un altro concernente l'acquisto dei prodotti compensativi (o di "retour ") può essere formalizzata e statisticamente rilevata come due separate operazioni, rispettivamente di esportazione e di importazione. Proprio per questa ragione risulta - fra l'altro - estremamente arduo, se non impossibile, rilevare quantitativamente l'incidenza del fenomeno compensativo sul totale dell'interscambio mondiale, e ciò spiega le differenti valutazioni che - a seconda della fonte - vengono talvolta espresse in merito. Inoltre, sotto la denominazione generica di countertrade vengono spesso considerate talune operazioni che, per la loro magnitudine (ad esempio taluni accordi intergovernativi per l'approvvigionamento di materiali energetici) o per la loro specificità (ad esempio gli accordi industriali finalizzati alla realizzazione di apparecchiature o di materiali per la difesa), interessano marginalmente l'operatività diretta dell'impresa di dimensioni medio, medio-piccola; quella, cioè, che è maggiormente sollecitata ad accettare il countertrade per superare lo scoglio delle difficoltà finanziarie frapposte dalle sue controparti estere residenti in Paesi dotati di scarse risorse valutarie. Infine, si parla ancora di countertrade, questa volta di tipo più squisitamente "finanziario", quando ci si riferisce alle transazioni tese alla riduzione dei debiti esteri di taluni Paesi insolventi (debt swap ).