CISGEM - Centro Informazione e Servizi Gemmologici
Azienda Speciale della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano
Convegno/conferenza stampa per la presentazione del ciclo di incontri:

Gemmologia Europa IV - I gemmologi europei raccontano: il diamante

Milano, 30 settembre 1992
cod. CON.92.33.VAR .0

In occasione della presentazione del quarto ciclo d'incontri, "Gemmologia Europa", che il Cisgem organizza anche quale momento culturale e di confronto di esperienze nell'affascinante mondo delle gemme, non può mancare, da parte di chi qui rappresenta la Camera di Commercio di Milano, un seppur breve cenno al settore economico particolamente interessato alla lavorazione ed al commercio dei gioielli. Il nostro Paese è leader mondiale nella lavorazione e nel commercio dei preziosi e secondo i dati statistici riferiti al 1991, nell'attività di trasformazione dei metalli preziosi vengono utilizzate ogni anno circa 400 t d'oro e 1300 t d'argento, mentre è in continuo aumento il consumo di platino. In aggiunta a tutto ciò, il settore orafo importa diamanti tagliati per un valore di circa 150 milioni di dollari, perle per 18 milioni di dollari ed altre "gemme" importanti per più di 15 milioni di dollari. Nel suo complesso, quindi, la produzione orafa italiana rappresenta il 70% di quella europea ed il 20% di quella mondiale, con un volume d'affari stimato in circa 14.000 miliardi di lire, di cui 4.000 miliardi destinati all'esportazione. Pur essendo debitori nei confronti dell'estero per l'approvvigionamento delle materie prime (metalli preziosi, diamanti, perle e gemme, in parte utilizzati per il soddisfacimento della domanda interna), la bilancia commerciale del prodotto finito, intesa quale differenza fra le importazioni e le esportazioni di oggetti di oreficeria, è decisamente attiva, per effetto delle attività di trasformazione, a loro volta rappresentate da circa 9.000 imprese, principalmente di piccola dimensione, che occupano oltre 50.000 addetti. Da parte sua, il settore distributivo, con quasi 20.000 punti-vendita distribuiti sull'intero territorio nazionale, impiega una forza-lavoro pari a 70.000 addetti. Non va, infine, sottovalutato il fatto che l'80% delle macchine e delle attrezzature orafo-argentiere esistenti nei laboratori di tutto il mondo sono di produzione italiana. Un settore, quindi, di rilevante importanza per la nostra economia ma che, per contro, è anche parzialmente affetto da una certa mancanza di trasparenza, sia per quanto riguarda la circolazione di una consistente parte dei prodotti di oreficeria, che per quanto concerne la certificazione di qualità degli stessi. In questa atmosfera trovano un terreno fertile anche i laboratori d'analisi per così dire piuttosto "compiacenti", che purtroppo si moltiplicano ogni giorno, alimentando un inquinamento del mercato che certamente non favorisce il consumatore e che nuoce all'immagine del prodotto nel suo insieme. Questi problemi rendono irrinunciabile una concreta risposta da parte dell'Ente camerale che, anche tramite la sua Azienda Speciale Cisgem, intende potenziare tutti quei servizi e quelle iniziative che portino a una maggiore diffusione della cultura e dei servizi di certificazione di qualità dei prodotti, insistendo altresì per una maggiore regolamentazione delle analisi e del loro utilizzo, nonché per una migliore preparazione professionale degli addetti. Alla luce delle più recenti normative (vedasi la legge n. 188 del 4 giugno 1991) il servizio offerto dal Cisgem, inizialmente soltanto di carattere gemmologico, verrà quanto prima esteso anche alle analisi sulle leghe di metalli preziosi, fornendo così una ulteriore significativa risposta alla pressante domanda di trasparenza che emerge da più parti per una maggiore tutela del consumatore e per il rafforzamento dell'immagine del prodotto italiano.