Boritec '94: pellame

Testo pubblicato sullo "Speciale Boritec '94" del supplemento "In Fiera" nel novembre 1993

cod.: IF.93.99.MKT.0

Il prossimo 22 giugno 1994, all'apertura dei battenti della sesta edizione della "Borsa Internazionale della Cooperazione, dello Sviluppo e degli Investimenti", vi saranno alcune importanti novità che aggiungeranno nuovi stimoli a una manifestazione già di per sé stessa densa di interessi per gli operatori. Da una parte, sarà per la prima volta presente in forma massiccia l'offerta di tecnologia italiana in quei campi nei quali meglio si esprime la creatività e la vocazione internazionale della nostra imprenditoria; dall'altra - e senza nulla togliere agli altri settori - verrà dedicata una particolare attenzione a uno specifico comparto merceologico, appositamente selezionato fra quelli che costituiscono le punte più avanzate della nostra economia di trasformazione e di commercializzazione. La scelta, non a caso, è caduta sul "pellame", una materia che attrae vasti interessi, incidendo in misura notevole - unitamente al suo "indotto" - sul volume dell'interscambio italiano e che, nello stesso tempo, si inserisce a pieno titolo nelle finalità istituzionali di questa particolare manifestazione, imperniata appunto sulla cooperazione internazionale, sullo scambio di tecnologia e sugli investimenti produttivi. Quando si parla di pellame - e gli "addetti ai lavori" lo sanno molto bene - si toccano direttamente o indirettamente una pluralità di segmenti produttivi che vanno dall'allevamento del bestiame (si pensi, ad esempio, al solo problema della "stercatura"), alla macellazione, alla conservazione delle pelli, alla loro trasformazione in semi-lavorati, sino a giungere alla produzione dei più disparati beni di consumo finali. Nell'intera catena produttiva sono presenti operatori del settore primario (agricoltori e allevatori), del comparto di prima industrializzazione (macellatori, conciatori, produttori di macchinari o di prodotti chimici), per finire in una ampia gamma di "trasformatori finali", industriali o artigianali che siano. E non è estraneo neppure il settore commerciale, con gli specialisti della compra-vendita e del brokeraggio del pellame grezzo e dei prodotti affini. Ciò che verrà proposto al Boritec '94 non sarà comunque un surrogato dei "saloni" espositivi specializzati che già da tempo si svolgono in varie località italiane o straniere, ma avrà sue caratteristiche specifiche che metteranno a frutto le esperienze e i successi delle precedenti edizioni di questa particolarissima ed ormai ampiamente colladuata manifestazione. Non è questa peraltro la sede in cui è necessario riportare i dati statistici relativi alla "dimensione" nazionale ed internazionale del settore; basta sottolineare che - come noto - l'Italia rappresenta uno dei principali mercati d'importazione del pellame grezzo o semi-conciato, uno dei Paesi dotati delle più efficienti tecnologie di concia e di trasformazione e, infine, uno dei più affermati produttori ed esportatori di prodotti finiti, dalle calzature alla pelletteria in genere, abbigliamento ed arredamento inclusi. E non a caso, il pellame grezzo o semi-conciato trova le sue più significative aree di prima produzione proprio in quei Paesi che hanno principalmente caratterizzato con la loro presenza i precedenti "Boritec". L'intera America latina, l'Australia, la Cina, alcune aree dell'Europa dell'Est e, non da ultima, l'Africa, costituiscono da sempre le principali "fonti" estere di approvvigionamento europeo delle pelli bovine, suine e ovo-caprine e sono proprio quelle aree geo-economiche da cui vengono espresse le più interessanti proposte di cooperazione transnazionale fra imprese, sotto forma di joint-ventures, di cessione di tecnologie, di accordi di cooperazione industriale o commerciale, ecc. Cooperazione che potrà trovare sempre più concreta attuazione nei limiti in cui gli operatori dei Paesi maggiormente industrializzati sapranno veramente "cooperare", venendo incontro alle obiettive realtà, anche finanziarie, di quelle aree economiche che suggeriscono l'ampliamento e/o il consolidamento dei mercati di sbocco dei prodotti locali. Ecco che allora si spiega ancor meglio una delle particolarità di questo aspetto non secondario del Boritec '94: accanto agli "offerenti" della tecnologia per la produzione, la conservazione e la trasformazione del pellame (con le relative problematiche di tutela dell'ambiente), saranno presenti i "compratori" del pellame stesso, che - nel loro insieme - potranno veramente proporre un pacchetto di risposte adeguate a una "domanda estera" di cooperazione che - come si è già visto varie volte in passato - va ben al di là della semplice ricerca di fornitori-finanziatori di impianti o di tecnologie di produzione. In concreto, la formula operativa che verrà proposta nel più ampio contesto del Boritec '94, prevederà la contemporanea presenza, da una parte, di un'offerta di vera e propria tecnologia (macelli, concerie, protezione dell'ambiente) e di materie ad essa complementari (prodotti chimici e similari) e, dall'altra, di una "borsa del pellame" in cui potranno essere direttamente avviati i contatti per la commercializzazione internazionale delle pelli grezze o semi-conciate. Data la particolare configurazione della manifestazione, non verranno presentate fisicamente "le macchine", le pelli o i prodotti chimici (già peraltro ampiamente presenti, come già detto, in altre specifiche manifestazioni fieristiche che si svolgono altrove), ma verranno utilizzati più attuali e non meno incisivi strumenti di esposizione e di promozione, costituiti da "audiovisivi" che potranno essere presentati da ciascun "espositore" negli stands appositamente messi a disposizione (con relativi video-registratori e monitors) dagli organizzatori del Boritec '94. La formula, così come verrà adottata dalla prossima edizione del Boritec nella particolare circostanza del "pellame", costituirà l'avvio di una serie di iniziative che - parallelamente alla ormai tradizionale presenza di una domanda-offerta della più ampia tecnologia - vedranno, di volta in volta, focalizzare l'interesse degli operatori anche sugli specifici settori nei quali maggiormente si esprime la capacità industriale e la disponibilità alla internazionalizzazione delle nostre imprese. Uno stimolo in più, quindi, per partecipare attivamente al Boritec '94 e trovare, tutti insieme, nuove prospettive di sviluppo che possano favorire una più rapida "uscita dal tunnel" in cui negli ultimi tempi si è sfortunatamente venuta a trovare l'intera economia, non solo italiana.