Scheda-Paese: che cos'è

Articolo pubblicato su "In Fiera" n. 2, del febbraio 1994

Cod.: IF.94.02.MKT.0

La globalizzazione dei mercati, ultima nata fra le più importanti mutazioni avvenute in questi ultimi decenni nel commercio internazionale, unitamente all'enorme progresso tecnologico verificatosi nel campo delle comunicazioni, hanno determinato un nuovo modo di concepire le distanze geografiche e di acquisire nuove opportunità d'affari. Paesi e mercati un tempo confinati a semplici spazi differentemente colorati sulle carte geografiche, sono ora immediatamente raggiungibili con strumenti di telecomunicazione alla portata di tutti e, addirittura, possono quotidianamente entrare nelle nostre case sotto forma di immagini trasmesse da comuni schermi televisivi. Paesi e mercati che, peraltro, non costituiscono delle realtà economico-commerciali statiche, ma che sono soggette a continue variazioni, di natura evolutiva o involutiva, in funzione dei vari fattori, politici, socio-economici, finanziari, climatici, ecc. che interagiscono nel processo di sviluppo di ogni comunità umana. Un quadro, quindi, che presenta per l'imprenditore forti sollecitazioni all'allargamento dei propri spazi operativi, ma che - per contro - gli impone una costante attenzione, tesa all'osservazione della dinamica in atto o alla percezione delle possibili mutazioni che interverrano nel medio-lungo periodo.

Fra gli strumenti disponibili per "fotografare", seppure a distanza, questi importanti elementi di valutazione dei mercati, possiamo annoverare le "schede-paese"; quei documenti di sintesi, solitamente redatti da specialisti di analisi economiche, che forniscono un quadro informativo, o - se vogliamo - una specie di "carta d'identità", dei diversi Paesi-mercati. E come per le più tradizionali immagini fotografiche, che possono presentarsi in bianco e nero o a colori, in differenti formati, di buona o di cattiva qualità, anche le "schede-paese" possono essere espresse in varie forme grafiche o di contenuto, più o meno funzionali alle specifiche esigenze dell'utente. Senza alcuna intenzione di esprimere giudizi sulla forma o sul contenuto intrinseco delle schede-paese redatte dai differenti enti/autori, si nota come - troppo spesso - tali documenti si presentino con un aspetto forse eccessivamente complesso rispetto alle disponibilità all'esame da parte del lettore. In effetti, le scrivanie degli imprenditori sono quotidianamente subissate da una vera e propria valanga di carta stampata che rende difficoltosa una razionale selezione di ciò che veramente può rendersi utile ai fini dello sviluppo delle attività aziendali. Ne deriva che, spesso, si tende a fare di tutte le erbe un fascio, trasferendo sic et simpliciter in archivio tutto ciò che non si ha la possibilità di esaminare. Si renderebbe infatti opportuno che talune informazioni fossero espresse con un "linguaggio" compatibile con lo scarso tempo disponibile per la lettura e che - al tempo stesso - fornissero quelle indicazioni di base sufficienti a fornire un quadro d'insieme esaustivo. Per fornire un suo contributo alla realizzazione di questo desiderio, Unionscambi ha sintetizzato in una sua scheda-paese la summa di quanto più ampiamente presente in altri documenti disponibili sul mercato, in modo da consentire all'imprenditore di cogliere all'istante gli elementi di valutazione più significativi dei mercati di suo particolare interesse. Come è stato già commentato da molti utenti, la scheda-paese di Unionscambi consente, in pochi minuti, di avere un quadro d'insieme completo e sufficientemente indicativo. Poi, resta sempre la possibilità per l'imprenditore di approfondire ulteriormente la conoscenza di quello specifico mercato attingendo da altre fonti più ampie e dettagliate. Nella scheda-paese di Unionscambi vengono sintetizzati i dati geo-politici e macro-economici di base, attinti ed aggiornati tramite le fonti più qualificate. Quindi, viene fornita un'indicazione sommaria dei flussi merceologici interessanti quello specifico Paese, vis-à-vis dell'interscambio con l'Italia e con il resto del mondo, dando indicazioni circa la solvibilità del Paese, le possibilità di smobilizzo dei crediti dilazionali e la disponibilità di eventuali facilitazioni offerte dal nostro sistema creditizio. Il tutto, in sole due pagine. Una fotografia, quindi, in formato ridotto, ma di buona qualità. Ovviamente i dati vanno - come sempre - interpretati, valutando, ad esempio, quale potrebbe essere l'effetto di un "debito estero" che sta drammaticamente avvicinandosi al "Prodotto Interno Lordo", oppure, quali potrebbero essere le strategie da adottare per penetrare in quello specifico mercato con un prodotto che, benché regolarmente fornito da altri Paesi, non figura fra quelli esportati dal nostro.