L'Italia e le sue International Trading Companies

Presentazione della Directory ANCE 1995 (tradotta e pubblicata anche in inglese)

cod.: AN.95.00.TRC.0

Il progresso, non solo tecnologico, che caratterizza gli anni a cavallo del secondo millennio, ha prodotto profondi mutamenti anche nel concetto di "mercato internazionale"; non più inteso come un coacervo di differenti situazioni, più o meno lontane e più o meno sfruttabili per realizzare buoni affari, bensì come uno spazio ormai "globalizzato" che superando le tradizionali distanze geografiche, etniche, sociali o politiche, avvicina i popoli, unifica i bisogni, facilita l'interscambio delle risorse disponibili e mira a uno sviluppo più uniforme delle pur diverse aree.

Una concezione innovativa, quindi, che ha portato con sé anche un profondo cambiamento nel modo stesso di "fare del trading"; non più inteso come una semplice incentivazione della vendita o dell'acquisto dei prodotti di volta in volta disponibili, ma come una modalità di cooperare in modo quanto più sinergico e sistemico possibile fra i vari soggetti economici e con le più ampie modalità di intervento.

Le International Trading Companies, per loro stessa natura attente osservatrici delle mutazioni in atto sullo scenario mondiale, hanno compreso per tempo il significato di tali cambiamenti ed hanno saputo adeguare le proprie strutture e la propria offerta di servizi alle nuove esigenze del "mercato globale".

Senza abbandonare i legami, anche affettivi, con una gloriosa tradizione che le ricollega alle esperienze degli antichi "mercanti" ed allo stesso Marco Polo, le International Trading Companies italiane hanno rinnovato il loro "modo di essere", dimostrando ancora una volta di saper svolgere con la necessaria professionalità il ruolo di insostituibile cerniera fra il mondo della produzione e quello del consumo dei beni. Superato, ormai da tempo, il tradizionale concetto di semplici "case di import-export", le International Trading Companies italiane sono attivamente impegnate nello sviluppo dei flussi d'interscambio, intesi in tutte le sfaccettature richieste dalla crescente globalizzazione dei mercati (cooperazione transnazionale fra imprese in campo industriale, commerciale e dei servizi; compensazioni commerciali; project financing; ecc.).

Non a caso le Tradings italiane, attraverso l'ANCE, sono state le prime a sensibilizzare il contesto economico e politico nazionale sul tema del "countertrade" e, sempre non a caso, sono state ancora loro le più accalorate sostenitrici della necessità di avviare una "deregulation" valutaria e doganale. Non trascurando le reiterate richieste presentate alle Autorità di governo per lo snellimento dei numerosi "lacci e lacciuoli", di natura soprattutto burocratica, che ancora attanagliano il nostro sistema economico e creano crescenti difficoltà alla competitività delle imprese nazionali.

Ma le International Trading Companies italiane non si fermano qui. Attente conoscitrici della domanda e dell'offerta dei mercati, attuano una costante azione di concreto supporto alle piccole e medie imprese, sostenendole con professionalità e trasparenza nel loro processo di sviluppo. Questa azione, lungi dal presentare carattere di mera sussidiarietà, contribuisce in forma sistemica ad integrare e compendiare le rispettive risorse ed esperienze, nello spirito di una comunanza di finalità e di interessi che costituisce un prezioso strumento di progresso. Ne sono concreti esempi, fra gli altri: gli accordi di collaborazione in atto fra l'ANCE e importanti Associazioni di imprese manifatturiere; la presenza attiva delle Tradings italiane alle principali manifestazioni fieristiche, mirata a favorire la conclusione di complesse operazioni d'interscambio; l'azione svolta quotidianamente dall'ANCE e dalle sue Associate nei confronti di una crescente domanda di informazione e di consulenza che spesso ricava, proprio dal mondo delle Tradings, preziose risposte, non sempre ottenibili in egual misura qualitativa dal restante "sistema". Da non dimenticare, infine, l'attenzione posta al rispetto della "qualità", di processo e di prodotto, che dovrà sempre più caratterizzare ed impreziosire la domanda e l'offerta di beni o di servizi nei confronti delle controparti estere.

In questo ampio spettro di servizi e di competenze, messi a disposizione dalle International Trading Companies italiane e dalla loro Associazione di rappresentanza, con costante adeguamento alle sollecitazioni e alle mutazioni del mercato, un punto resta fermo: l'impegno a non far gravare il "costo" del servizio sulla competitività globale del prodotto. L'intervento della Trading s'inserisce infatti, a pieno titolo, in un concetto di economia di scala, che permette di superare le limitazioni strutturali delle piccole e medie imprese e di conseguire, insieme, i migliori risultati.