Attenti ai falsi guadagni in Nigeria

Articolo pubblicato su "In Fiera" - marzo 1995 - n.3

cod.: IF.95.03.VAR.0

Da qualche tempo a questa parte, le aziende italiane sono il bersaglio preferito di proposte provenienti dalla Nigeria, sotto forma di lettere e di fax, in cui si ventilano fantomatiche operazioni che citano e promettono enormi somme di denaro. Anche se i mittenti variano di volta in volta, non cambia in tenore della missiva: vi si narra l'incredibile storia di non meglio identificati funzionari della società petrolifera statale (la Nigerian National Petroleum Corp., NNPC), di quella dei fertilizzanti (la National Fertilizer Company of Nigeria, NAFCON), o di altre organizzazioni locali, che avrebbero la disponibilità di decine, o addirittura di centinaia, di milioni di dollari, pronti ad essere trasferiti sui conti correnti degli ingenui destinatari delle suddette lettere, per essere poi rigirati in favore di altri non meglio identificati funzionari pubblici nigeriani.

Stando alle "urgenti, riservate e confidenziali" dichiarazioni di questi fantasiosi mittenti, tali fondi deriverebbero, candidamente, da semplici "sovrafatturazioni" a fronte di operazioni con l'estero realizzate in passato da enti di Stato di quel Paese.

L'impresa italiana dovrebbe semplicemente comunicare al mittente nigeriano i dati del proprio conto corrente bancario e, in taluni casi, inviare alcuni esemplari della propria carta da lettera, accompagnata da altre copie di un modulo di fattura; ovviamente, firmati in bianco.

Il tutto contro un compenso, riservato agli ingenui di cui sopra, pari al 25-30% della cifra coinvolta.

Ad una prima lettura di questo tipo di messaggi si potrebbe pensare trattarsi di un semplice scherzo di carnevale, ma chi ha un minimo di conoscenza della Nigeria, e dei suoi drammatici problemi, sa che i suoi abitanti non hanno purtroppo alcun motivo di dedicarsi a nessun tipo di scherzo.

Il tentativo di truffa sta diventando sempre più frequente e occorre mettere in guardia le imprese perché cestinino immediatamente questo tipo di missive senza fornire alcuna risposta o, se preferiscono, le conservino per ricordo assieme a tutti gli altri tentativi - più o meno riusciti - di carpire la buona fede del prossimo attraverso falsi bollettini di fantomatiche camere di commercio, cambi di monete estere fuori corso, richieste di pseudo-abbonamenti a riviste inesistenti .... e così via.