Export sì, però mirato

Servono adeguate reti commerciali o alleanze in loco
Articolo pubblicato su "In Fiera" - Aprile 1995 - n. 4

cod.: IF.95.04.MKT.0

Nell'attuale fase congiunturale [che vede una maggiore competitività del prodotto italiano sui mercati internazionali dovuta a taluni indicatori di crescita della nostra economia e a una indubbia sottovalutazione della lira italiana nei confronti delle monete più forti] dovrebbe essere indispensabile per le imprese prestare la dovuta attenzione allo sviluppo dei loro investimenti, in termini tecnologici, nelle risorse umane e nelle modalità di presenza sui mercati esteri. Non basta, infatti, vedere aumentare il proprio fatturato export per ritenere di avere superato la fase critica che aveva caratterizzato un recente passato, bensì occorre utilizzare i vantaggi competitivi dei nostri prodotti per consolidare le posizioni raggiunte e mantenere quelle fasce di mercato - per così dire - fortunatamente acquisite. L'azione di mantenimento, e possibilmente di incremento, delle quote di presenza all'estero non può che passare attraverso alcuni passaggi obbligati, richiesti dalla globalizzazione dei mercati e dalla necessità di superare quel concetto della pura e semplice vendita dei prodotti che per troppo tempo ha contraddistinto il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane, soprattutto di dimensione medio e piccola. Occorre procedere con la creazione, laddove ancora mancante, di una stabile organizzazione commerciale e tecnico-commerciale, che promuova e assista le vendite "in loco" (da attuarsi con il reperimento di validi agenti, rappresentanti, distributori, ecc.), o raggiungere accordi di cooperazione transnazionale che contemplino l'eventuale co-produzione dei beni, la cessione di tecnologia, di marchi e di brevetti e l'interscambio di servizi, anche di tipo commerciale. Questo nuovo modo di affrontare la presenza sui mercati esteri trova un momento particolarmente importante nel corso del Boritec, la Borsa Internazionale della Cooperazione, dello Sviluppo e degli Investimenti che, per la settima volta, aprirà i battenti in Fiera dal 21 al 23 giugno 1995. Ma per dare ancor più efficacia agli incontri che si svolgeranno durante il Boritec, occorre che la disponibilità delle imprese ad "uscire dal guscio" e a dialogare con "il mondo" sia esplicitata in anticipo, attraverso una circostanziata segnalazione d'interesse che gli Organizzatori della manifestazione potranno quindi trasmettere per tempo agli altri operatori, italiani o esteri, maggiormente sensibili a raccogliere e ad esaminare le singole proposte di cooperazione. Per agevolare la segnalazione dei "progetti" le imprese potranno sin d'ora rivolgersi, anche telefonicamente, ad Unionscambi, oppure compilare ed inviare per lettera o per fax la scheda di presentazione dei progetti pubblicata sul numero precedente di questo mensile.