<< alla Home Page
Pagina di presentazione
Diario, Aprile 1918-Agosto 1919
Note al testo

Diario

Aprile 1918 - Agosto 1919



Note al testo
(a cura di Gian Cesare Marchesi)


Il soldato che si trovava al fronte aveva solitamente una visione alquanto parziale del quadro complessivo delle operazioni belliche, e le notizie che lo raggiungevano erano piuttosto frammentarie e spesso incontrollate. "Radio gavetta" svolgeva comunque un'opera meritoria e non priva di una certa tempestività, come si potrà notare anche dalle note che seguono. In realtà gli avvenimenti registrati dal giovane Trighiera, benché per l'appunto frammentari, risultano del tutto attendibili e circostanziati.


nota 1 - George David Lloyd, conte di Dwyfor (1863-1945), fu Ministro per gli armamenti della Gran Bretagna nel 1915, quindi Ministro della guerra nel 1916 e, infine, Primo Ministro (1916-1922). Fu uno dei Quattro Grandi che parteciparono alla Conferenza della Pace di Parigi, conclusasi nel 1919 con la firma del Trattato di Versailles.

nota 2 - Méolo, cittadina in provincia di Treviso, situata a pochi km dalla foce del Piave.

nota 3 - In effetti, "radio gavetta" aveva ragione. Il 27 maggio un'offensiva tedesca colse di sorpresa e travolse allo Chemin des Dames la VI armata francese (Caporetto francese) che fu costretta a ripiegare sulle rive della Marna.

nota 4 - Il 15 giugno si scatenò una forte reazione dell'artiglieria italiana contro un precedente attacco di quella austriaca. Da notare che in quel periodo l'intero fronte italiano poteva contare su 7015 pezzi d'artiglieria, 2406 bombarde e 524 cannoni antiaerei. Nelle retrovie stazionavano altri 539 pezzi campali, 28 pesanti e 228 bombarde. Nonostante tutto ciò, il 16 giugno gli Austriaci riuscirono ad ampliare le loro teste di ponte al di qua del Piave, dove rimasero sino al 19-20 giugno. Infatti, fra il 17 e il 19 giugno, sotto la pressione italiana e con il Piave in piena, gli Austriaci si ritirarono sulle posizioni precedenti.

nota 5 - Dal 2 al 6 luglio, una nuova potente offensiva italiana permise alla III Armata (comandata da S.A.R. il Duca d'Aosta) di giungere sino a Piave Nuovo (a valle di San Donà). Le perdite complessive degli ultimi due mesi di guerra furono ingenti, con 150.000 caduti austriaci e 90.000 italiani, senza contare le vittime fra la popolazione civile.

nota 6 - In realtà, trattasi di Breganze, una località fra Thiene e Marostica, in provincia di Vicenza. La batteria aveva dunque lasciato le sponde del Piave e si era trasferita in prossimità dell'Altopiano dei Sette Comuni.

nota 7 - Il monte Magnaboschi (1.325 m.) si trova fra Thiene e Asiago, nel cuore dell'Altopiano dei Sette Comuni.

nota 8 - In questo lungo peregrinare vengono citate alcune piccole località situate nella zona dei Sette Comuni. Il Monte Fior (1824 m.), in quei giorni ancora tenuto dagli Austriaci, si trova nella parte più settentrionale dell'Altopiano.

nota 9 - Località in provincia di Bologna, lungo la statale per Imola.

nota 10 - La batteria è quindi tornata a ridosso del Piave. A Nervesa (a cui è stato poi aggiunto: "della battaglia") è iniziato il combattimento che avrebbe portato gli Italiani sino a Vittorio Veneto.

nota 11 - In quei giorni gli scontri divennero molto aspri su tutto il fronte. Delle 57 divisioni disponibili (51 italiane, 3 inglesi, 2 francesi, più un reggimento americano), 38 furono impiegate in prima linea, principalmente fra il Brenta e le Grave di Papadopoli. Gli Austriaci contavano su 58 divisioni, delle quali 30 presenti al fronte. L'armata italiana aveva comunque la superiorità in termini di artiglieria da campagna, bombarde e aerei da combattimento. A causa del persistere della piena del Piave, la battaglia più importante cominciò soltanto il 24 ottobre, con azioni massicce anche nella zona del Monte Grappa. Il 26 sera iniziò il passaggio delle truppe italiane al di là del Piave, ma l'avanzata fu ritardata dalla carenza di ponti transitabili. Il 27 mattina erano state occupate Valdobbiadene, Sernaglia e Cimadolmo. Il 28 nuove truppe italiane passarono il Piave e il giorno dopo conquistarono Susegana e Conegliano, mentre una colonna celere giunse sino a Vittorio Veneto. Il 31 ottobre gli Austriaci decisero di ripiegare sull'intero fronte.

nota 12 - Thomas Woodrow Wilson (1856-1924) fu il 28° presidente degli Stati Uniti d'America.

<< alla Home Page
Pagina di presentazione
Diario, Aprile 1918-Agosto 1919
Note al testo