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26 aprile 1982
Non lascerò che si spenga la luna come consunta fiammella votiva non lascerò che demoni verdi sfilaccino trine di sogni; proteggerò con bastioni di stelle libellule azzurre di gioia. Da verdi terrazzi Di muschi -alcove inventate per giorni migliori- affiderò agli sbadigli del sole gli inesplorati recessi del cuore. Plenilunio Anche la luna è strana stanotte: uscita da poco da un bagno di sangue trasuda bagliori rossastri. Nella pace di un cielo pervinca si smorza pian piano l'enorme violenza, si stinge e diventa di rame; un'inutile, assurda moneta di rame per comprarmi domani un inutile, assurdo sogno stuprato. Tra i trifogli del cosmo La luna intercetta chiocciole e granchi tra i trifogli del cosmo quando mi baci... |
Ladro
T'ho visto, sugli orli della luna -affilati come antiche scimitarre- e poi ancora nell'oasi fra gli hibiscus scrutare il volo degli aironi rosa. T'ho pedinato ai margini del vento meravigliata che seguisti la mia rotta alla ricerca del regno di Morgana dove in un plenilunio senza data- si concretizza il Gran Bazar dei sogni. T'ho ritrovato, furtivo e un po' sornione t'aggiravi fra tante bancarelle, incerto fra le forme e i colori di tutte quelle bottigliette strane. Anch'io mi persi fra quelle meraviglie, finché trovai un sogno un po' speciale: era il più dolce, il più tenero, il più bello, me lo cullavo sulla strada del ritorno. Me lo strappasti, ai bordi della luna gridando, prepotente, che era tuo. Dal tuo pulpito Dal tuo pulpito di colchici e mirtilli ridi, manipolando stelle per ingannare la notte, scherzi coi cirri per tormentare la luna, filtri veleni per saturarmi il cuore. La vita è un frantoio Se hai visto galleggiare la luna sulle acque morenti del lago, ascolta il bramito del vento nell'alba che macina sogni e illusioni. La vita È un immenso frantoio. |