I Davini nel Bresciano
informazioni gentilmente
fornitemi da Achille
Giovanni Pardi
i Davini sono imparentati con la famiglia Papa - Galperti di Cilierghe di Mazzano, tipografi
da "Enciclopedia Bresciana"
di don Antonio Fappani, ed. La voce del
popolo
Volume 3, pag 122
Davini Emilio (Brescia, 29 marzo 1910 - 1 agosto 1972) - di Quinto e Giuseppina Beltrami. Da operaio, si fece artigiano ed aprì poi una piccola officina in una cantina logora e cadente che trasformò presto in un grande complesso industriale, la Daplux, nel quale continuò a lavorare in tuta da operaio fino alla morte avvenuta per incidente.
Davini Giuseppe (Rovato 8 novembre 1893 - Pavone Mella 1969) Ordinato Sacerdote il 5 novembre 1909 fu destinato a Maderno. In tempi turbinosi di lotte economiche e sociali lavorò intensamente nel rafforzare ed infondere idee ed istituzioni nel movimento cattolico, sostenendo le leghe operaie e l'Azione Cattolica in contrasto con il socialismo anticlericale e poi con il fascismo reazionario. Nel 1923 l'ostracismo fascista lo costrinse a lasciare Maderno e a seppellirsi, dal 1923 al 1925, nel convitto Marcelli di Chiari. Richiamato in cura d'anime, divenne nel 1925 parroco di Pavone Mella, cui si dedicò per 40 anni con zelo infaticabile. Vita santa e carità infaticabile lo resero carissimo alla popolazione.
Volume 12, pag 233 e seguenti
, alla voce Pavone del Mella
pag 238. Vivaci negli ultimi
anni 20 e
l'inizio dei 30 i contrasti fra il fascio
locale e la
parrocchia. Avendo il parroco don Davini
negato nel
gennaio 1928 l'uso del teatro parrocchiale ai fascisti si vide chiudere
il
Circolo giovanile cattolico e la scuola serale parrocchiale.
pag
241 Promosso
don Gallerini arciprete a Gambara,
gli successe nel 1925 un altro degno sacerdote, don Giuseppe Davini che ne continuò l'azione
affrontando momenti di
contrasto con i fascisti del luogo e soprattutto guidando il popolo pavonese nel dopoguerra verso conquiste sociali
di notevole
valore. Si deve a don Davini l'arrivo
delle suore
della Sacra Famiglia il 5 dicembre 1930 della Beata Cerioli
che daranno inizio ad una vera scuola materna e all'oratorio festivo
per le
ragazze. (.. omissis.. ) Quando don Davini lascia la parrocchia per raggiunti limiti
di età,
gli succede come parroco don Guido Merlini.
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Alttre informazioni trovate d Enrico Davini
Altre informazioni su:
28-nov-2004