Il mio Salento |
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Nardò
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Vivace e insieme teatrale e con un'atmosfera da mezzogiorno di fuoco è la bellissima e centrale Piazza Salandra, con i lati chiusi da architetture festose e bizzarre. In mezzo ad essa sorge (spíccata nota di colore) la guglia dell'Immacolata, con le sue decorazioni di eccitata fantasia. |
A
Nardò sono notevoli:
la Cattedrale, romanico-gotica, fondata nel 1090, ma rifatta nel secolo XIII, il cui interno è a tre navate divise da archi gotici a sinistra e romanici a destra. Custodisce notevoli affreschi e un antico crocifisso nero di legno di cedro; |
la Chiesa di San Domenico, che ha una sontuosa facciata barocca, bionda come il miele, imparruccata di bizzarre cariatidi e lussureggiante di colonne e di volute;
la Chiesa del Carmine, con un bel portale del Rinascimento e, infine, il caratteristico tempietto ottagonale poggiante su otto agili colonnine che è detto l'Osanna, del 1603.
Nardò è una città di vita civile. L'impressione che se ne ricava è quella di una cittadina straordinaria, dove la gente passa il meglio della vita a ragionare di compere e di vendite, di grano e di vino ma anche di libri e di arte.
II paese è anche un attivo centro commerciale ed agricolo, noto per il suo vino e per l'olio locale.
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