Scrivimi

Il mio Salento

Scrivimi
Sezioni:
Home
Cartina
Introduzione
Il Salento
Il barocco leccese
Lecce
Torre dell'orso
Sant'Andrea
Laghi Alimini
Otranto
Santa Cesarea Terme
Leuca
Castro marina
Ugento
Gallipoli
Santa Maria al Bagno
Santa Caterina
Nardò
Porto Cesareo
Curiosità

Curiosità

A Lecce la « Porta Rudiae » o « Rusce », è cosí chiamata, come si è già detto, perché da essa si usciva in direzione della città messàpica di Rudiae.La porta è decorata da statue e da busti di personaggi che ebbero grande importanza nella storia di Lecce.Una delle statue, infatti, raffigura Oronzo, il Santo Patrono della città che nel 1656 protesse i Leccesi dalla peste. Quanto ai busti, che sono quattro, rappresentano: Malennio, re dei Salentini e primo fondatore di Lecce; Dàuno, figlio di Malennio; Euippa, sorella di Dàuno; e Idomeneo, marito di Euippa e secondo fondatore della città.

A Lecce la Chiesa di San Francesco della Scarpa (sorta nel Seicento sul luogo in cui il Poverello d'Assisi pernottò nel 1222 in viaggio per l'Oriente) ricorda col suo curioso nome il sandalo che il santo, non possedendo altro, donò ai Leccesi per ringraziarli dell'ospitalità.

Delle chiese di Lecce diceva uno scrittore inglese: « Se fossero tutte disposte in fila, su due linee parallele, formerebbero una delle piú belle vie d'Europa ».

A Lecce, come si è detto, il Duomo è accompagnato da un grandioso e slanciato campanile alto metri 68,38.Consta di cinque piani terminanti, ognuno, con balaustre. L'ultimo piano è un'edicola ottagonale a cupola adorna da quattro pinnacoli aventi la forma di vasi con fiori.Per la sua altezza e per la visibilità a grande distanza, il campanile, nel 1873-74, venne scelto per le misurazioni geodetiche.Nelle giornate limpide, dalla sommità del campanile si scorge la costa da Otranto a Brindisi e, a volte, la vista si spinge fino ai monti dell'Albania.

Ad Otranto una delle cose belle è la Cattedrale. Ed una delle cose piú interessanti della Cattedrale è il pavimento costituito da un unico, immenso mosaico. Lo ha fatto, come si è già detto, oltre otto secoli fa, il prete Pantaleone che ci ha messo di tutto: la Genesi e i cicli cavallereschi, la mitologia ed il sistema tolemaico. È un'opera artisticamente rozza, ma eccezionale, forse unica nel suo genere. È, cosí si può dire, la storia dell'umanità, significata da figure bibliche e mitologiche, storiche e letterarie; da piante e da animali.

II nome della Grotta Zinzulusa, come si è detto, deriva dalla parola dialettale zinzuli, che vuol dire « stracci». E, appunto, stracci, brandelli, frange vengono incontro al visitatore (nel lungo « Corridoio delle Meraviglie ») sottoforma di stalattiti e stalagmiti che rivestono con straordinaria ricchezza di motivi e di movimento le pareti rocciose.

La ridente località di Cenate, formata da ville, presso Nardò, deriva il suo nome dal verbo cenare. Secondo un'antica usanza, i signori di Nardò e dei centri vicini, solevano trascorrere le sere estive, riunendosi con le loro famiglie in lieti raduni conviviali, che si svolgevano, a turno, ora in una, ora in un'altra delle numerose ville che popolavano la contrada e che perciò assunsero la denominazione di « cenate ».

A Soleto si trova la casa natale del medico e astrologo Matteo Taturi. Secondo la tradizione, egli eresse, con l'aiuto delle streghe e dei diavoli in una sola notte, il magnifico campanile del paese, costruito, in realtà, da Francesco Colaci di Surbo.

A Gallípoli, oltre alle tradizionali manifestazioni del carnevale, che si concludono con una sfilata di carri allegorici, hanno luogo, durante la Settimana Santa, caratteristiche processioni di cui la piú pittoresca è quella della Pietà, che si svolge il Venerdí Santo.

Oggi è:

I miei siti
La smorfia Napoletana
L'altra Smorfia
Cartoni animati
Il mio sito
Stranezze
Telefilm americani
I siti degli amici