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Il museo, realizzato per conservare il materiale raccolto dall’Associazione Cesaraccio, è stato inaugurato e aperto ufficialmente al pubblico il 1 marzo 2002. Nelle due grandi sale sono esposti campioni di rocce, minerali, pietre dure e tagliate, fossili e sabbie di spiaggia, provenienti essenzialmente da numerose località del territorio del Parco, della Gallura e della Sardegna; tra i campioni minerali degni di nota sono presenti, giganteschi gruppi di cristalli di quarzo affumicato (sino a 150 kg e 65 cm di lunghezza) descritti su alcune riviste italiane e straniere (Gamboni A. Gamboni T., 2000), provenienti dal settore nord orientale dell’isola di Caprera che prende il nome di Punta Crucitta; è presente una piccola saletta attrezzata per le video-proiezioni e didattica per le scuole, oltre ad un piccolo laboratorio con microscopi e l’occorrente per l’identificazione e la preparazione dei campioni che andranno esposti.

Ubicazione Museo

Il Borgo di Stagnali visto dall'alto e l'ingresso al Museo

Uno spaccato di cava di granito con attrezzi da lavoro, binario, carrello, forgia, foto, documenti storici e cimeli, ricorda la vita e le abitudini degli scalpellini che hanno lavorato a Cala Francese. La struttura può contare inoltre su numerose donazioni fatte da semplici cittadini, i quali con animo sensibile hanno contribuito ad accrescere la presenza di materiale; una sezione del Museo è destinata alle tantissime conchiglie e crostacei, provenienti dalle Bocche di Bonifacio e dal territorio del Parco; inconsueta, infine, è la collezione di meteoriti proveniente dalle maggiori località di impatto sulla terra.

 

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