George Clooney in Milan

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George Clooney in prima linea a Milano, come testimonial del progetto "Running Heart". E in prima linea pure le sue innumerevoli fans - di tutte le età -, che hanno invaso piazza della Scala aspettando il suo arrivo.
Lui, elargendo sorrisi mozzafiato, ha seguito il copione previsto per la giornata, iniziata questa mattina con una conferenza stampa di presentazione del progetto - riguardante il pronto soccorso di pazienti cardiopatici e colpiti da infarto e ideato dall'imprenditore Franco Melanotti e dalla Running Heart Foundation - presieduta dal vicesindaco Riccado De Corato e da Tiziana Maiolo, assessore ai Servizi sociali. Un tipo di soccorso in cui è fondamentale la tempestività e Bmw Group Italia ha colto l'occasione per donare a un ospedale di Roma cinque veicoli a due ruote - immediatamente "testati" dal bel George, appassionato di moto - attrezzati con gli strumenti per il pronto intervento, dai defibrillatori agli elettrocardiografi, ai medicinali.
Per la gioia delle sue ammiratrici, il medico più famoso del piccolo schermo ha annunciato una prossima vacanza in Italia (in motocicletta) che avrà come prima tappa Milano.
Conclusa la parte "istituzionale", l'attore si è concesso uno shopping tour in Montenapoleone, prima di una cena super esclusiva al "Ragno d'oro" con 350 invitati, tra direttori di giornali, vip e autorità.

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Il bel dottor Ross: «L'utilizzo dello scooter può salvare molte vite»

George Clooney presenta il «moto-soccorso»

Il popolare attore della serie televisiva «Medici in prima linea» è il testimonial delle nuove unità cardiache Bmw su due ruote

MILANO -George Clooney, il bel dottor Ross di «E.R. - Medici in prima linea», è stato il testimonial, a Milano, del progetto «Running Heart Foundation», un piano che prevede l'utilizzo di cinque scooter (forniti dalla Bmw Group Italia) attrezzati per il pronto intervento cardiaco. Così dalla finzione del piccolo schermo - che a Clooney ha dato la fama nelle vesti di premuroso pediatra - l'attore passa al drammatico problema della tempestività dell'intervento nei casi di attacchi di cuore.

IL RITARDO E IL PROGETTO - Arrivare il più in fretta possibile in casi del genere è fondamentale. Per questo Clooney prima di tutto stamattina si e scusato: «È paradossale che siamo qui in ritardo - ha detto l'attore - come testimonial del progetto Running Heart Foundation che si basa sulla velocità per salvare la vita». Ha parlato della sua auto imbottigliata nel traffico ed ha aggiunto: «Questo avvalora ancora di più la tesi che l'utilizzo di scooter può salvare delle vite umane». Le cinque moto saranno utilizzate all'ospedale San Filippo Neri di Roma, in via sperimentale. Dopodiché il piano sarà esteso all'intero territorio nazionale.

LA CONFERENZA STAMPA - Nella affollatissima conferenza stampa tutti gli occhi erano puntati sull'attore, come gli obiettivi di macchine fotografiche e telecamere: camicia blu, giaccone da motociclista, sorriso facile anche durante i seriosi interventi dei cardiologi e del vicesindaco milanese, Riccardo De Corato. Clooney ha conquistato il pubblico ricordando che gli infarti sono la causa più frequente di morte, in Europa come negli Stati Uniti, e che a volte un pronto intervento, come quello che sarà fornito dagli «scooter C1» del progetto Running Heart, può salvare vite. Passando a temi più allegri, l'attore ha annunciato una vacanza motociclistica in Italia: partirà da Milano, dove in questi giorni assisterà ad alcune sfilate delle collezioni maschili, per arrivare al sud della penisola.

27 giugno 2001

 

From italian newspaper "La Stampa" Thursday June 28 2001


L’attore ieri a Milano testimonial del progetto «Running heart»

Clooney medico in motoretta



Luca Dondoni


Milano George Clooney è arrivato per fare da testimonial al progetto «Running Heart» (soccorso rapido per cardiopatici grazie all’impiego di medici-motociclisti) ma martedì sera, poche ore dopo essere arrivato nel nostro paese, il divo americano ha voluto fare le ore piccole al Cafè Solaire dell’Idroscalo dove si svolge una delle one-night più divertenti della stagione. In quell’occasione si è scoperto che non è arrivato nel nostro paese con l’intenzione di starci pochi giorni. «A Natale - ha detto - ho regalato a sei miei carissimi amici una moto Harley Davidson ciascuno. Ora, visto che mi sono andate bene due o tre cosette ho deciso di far loro un altro regalo. Ho fatto imbarcare le loro moto e la mia Indian su un aereo cargo e le ho spedite in Italia. 

Appena avrò finito la promozione per “Running Heart” partiremo tutti e sette per un viaggetto in moto nel vostro paese che dovrebbe durare una ventina di giorni». «Ho dato la mia immagine al progetto - ha detto l’attore all’incontro con i giornalisti organizzato in una sala di Palazzo Marino sede del Comune di Milano - per dare il via a un’operazione importante che serve a salvare vite umane. 

Ora siamo nella fase sperimentale, ma se anche una sola vita verrà salvata ne sarà valsa la pena. Tra qualche mese tornerò per verificare come sta andando e se serve, mi darò da fare ancora». In Comune Clooney è stato accolto dal vicesindaco De Corato e dall’assessore ai servizi sociali Tiziana Maiolo. Quest’ultima deve essere stata una fan della serie tv «ER medici in prima linea» dove l’attore interpretava la parte del Dott. Ross. 

Viceversa non si spiegherebbe il perchè la signora per tutta la conferenza stampa ha dato a Clooney  con reverente rispetto il titolo di dottore. Seduto tra i medici responsabili del progetto i professori Alberto Cremonesi e massimo Santini, il dottor Giuseppe Speziale Clooney  ha tenuto a precisare che: «i veri eroi sono questi signori al tavolo con me che tutti giorni salvano vite umane e si adoperano affinchè la gente possa avere una speranza. Troppo spesso mi sono trovato a dover fare la parte del dottore nella finzione ma mi è bastato per capire quali e quante fatiche questi uomini debbano sopportare». Da luglio in poi l’immagine del divo campeggerà su pagine pubblicitarie e manifesti distribuiti in quasi tutta Europa con lo slogan: «La velocità può salvarti la vita».

 La motocicletta (in Italia la BMW ha regalato 10 C1 ai responsabili di «Running Heart») che può muoversi agilmente nel traffico e i dottori-motociclisti che in questo modo possono salvare delle vite in pericolo sono i due ingredienti di questo ambizioso e meritevole progetto che avrà la sua fase pilota a Roma con l’appoggio dell’ospedale San Filippo Neri