La lunga traversata
La memoria delle passate cose
popola d’ombre il tempo della sera.
Dò luce al lume quando muore il giorno,
rammemoro gli amici di una volta
che bussano alla porta ed entrano
chiamandomi
mentre il vento impazzisce ai davanzali.
Cercano di me ciò che hanno perso:
lo scorrere del tempo ci ha divisi,
ed escono ora dal niente dell’oblio,
hanno fatto una lunga traversata
per arrivare fino a me, qui, a casa.
Hanno bisogno della mia memoria,
loro che hanno dimenticato i loro nomi,
cercano con me l’acqua che disseta,
e la bevono, ed ogni sorso è un morire
di gioia e di felicità che dà la vita.
Poi, quando il vento cessa d’impazzire,
aprono l’uscio ed escono. E son pronto
a prendere la valigia e ad andar con loro.
Resta la mia casa vuota sotto il sole,
lontana, evanescente, eterea.
Diranno forse di me gli amici un giorno:
Ha accompagnato degli amici e torna.
Torno, sì, torno: Non penso più, scaccio
ogni pensiero, sgombro dalla mente
ogni memoria delle passate cose,
e chiudo l’uscio a chiave che han lasciato
aperto, e ci metto il catenaccio.
(inedita)