Italo Bonassi

IL MUSEO DI CERE

Le terribili estraneit… del tempo
e dello spazio fanno della vita
un unico omogeneo indifferente,
come dopo una fitta nevicata,
quando nulla ha pi— forma e tutto Š spento,
e le cose non hanno pi— colore
ma stanno come lapidi distese
l'una appresso all'altra, mute, ferme.

E noi, uomini, siamo come loro,
come cose in un mondo irrigidito
in una sorta di ordine-disordine
quale si trova in un museo di cere.

E anche i pensieri sono fuochi fatui
che si accendono e si spengono nel buio
come in un piccolo cimitero di campagna.
Con gli occhi fissi, attoniti, andiamo
vagabondando qua e l… a caso
alla ricerca di uno che ci guidi
di l… (o di qua) dal nostro sguardo.