Lorenzo Cosso


DRAMMA AFGANO

Datemi una penna
per dirvi non tanto di me,
quanto di un uomo, solo,
che fugge dalla sua terra,
da aridi muri, sconvolti
da fetido vento di guerra...;
e poi dirvi ancora
non certo del mio privilegio
così occidentale,
ma di una donna, velata
da antiche paure, dal male
d’attesa d’un lui più pacato,
per coglierne in pieno
il fiato di nuove alternanze,
e far rifiorire sorrisi
su di un viso sereno.
Datemi dunque una penna
intinta di spirito ribelle,
per dirvi d’un uomo e una donna
saliti alle stelle:
due giovani rami
che non s’intrecciarono mai
sul tronco d’un male infinito.