Lorenzo Cosso

SULLA MOLDAVA

Prende nelle sue mani il mio cuore

la notte di Praga

e bevo, assetato,

mille luci di antico fulgore;

l’indugio sul Ponte Carlo

è sosta voluta al cammino,

per uno sguardo al tuo fiume:

le barche degli amanti,

i chiaro-scuri incanti

che assorbono i miei pensieri,

arricchiti

dalla tua storia millenaria.

Le note di un violino

scivolano sull’acqua argentata:

dalle rive

ride specchiandosi la luna,

mentre ripensa, la mente,

dolente,

il tuo recente passato,

le giornate d’angoscioso riscatto.

È lieto ora il mio cuore,

Praga,

per la nuova via che ti sorride,

e mi prende il cuore nelle tue mani

questa notte brava,

qui, sul lento fluire

della Moldava.