SULLA MOLDAVA Prende nelle sue mani il mio cuore la notte di Praga e bevo, assetato, mille luci di antico fulgore; l’indugio sul Ponte Carlo è sosta voluta al cammino, per uno sguardo al tuo fiume: le barche degli amanti, i chiaro-scuri incanti che assorbono i miei pensieri, arricchiti dalla tua storia millenaria. Le note di un violino scivolano sull’acqua argentata: dalle rive ride specchiandosi la luna, mentre ripensa, la mente, dolente, il tuo recente passato, le giornate d’angoscioso riscatto. È lieto ora il mio cuore, Praga, per la nuova via che ti sorride, e mi prende il cuore nelle tue mani questa notte brava, qui, sul lento fluire della Moldava.
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