Lorenzo Cosso

ALLA RICERCA DI ITACA

Pił solo di una palma
cresciuta nel cuore del tempo,
osai sfidare la guerra
e le forze inumane del cielo.
Folate di vento infuocato
mi spinsero sempre lontano
dall'isola del mio abbandono,
verso i tuoi lidi, Circe,
prigioniero di un sogno.

Pił solo di un'alga, strappata
ai verdi fondali marini,
osai tender le vele
ad altre spiagge ospitali,
ma i pił teneri eloqui
non diedero pace al mio cuore.

Pił solo di un guscio di noce
spinto dalle onde implacabili,
per lunghi anni cercai il ritorno
alla terra delle radici,
sempre pił dura la sfida
all'impietoso destino,
tra le spire di Scilla e Cariddi.

Poi ritrovai, non pił solo,
l'amato porto sicuro,
il figlio..., i nemici..., gli amici...,
e le carezze ristoratrici
dell'immutato tuo amore,
donna di Itaca.