santiago
Dall’umida terra
fusti d’eucalipto
si slanciano nel cielo burrascoso:
colonne profumate e possenti.
Tenui, esili, leggere,
disperse nell’altezza vertiginosa,
le foglie sottili
accarezzano uno squarcio d’azzurro.
Fra poco usciremo dal bosco:
vedremo lontano,
dal monte del Gozo,
le guglie della cattedrale.
La gioia è soffusa d’amaro:
fra poco la bella avventura finisce.
Saluteremo i compagni di viaggio.
I compagni di questo
cammino gioioso.
Un addio d’intense speranze,
ed insieme, di tristi presagi.
Così, quando termina il giorno,
la notte ci coglie
con fosche inquietudini.
Così ci sentiamo invecchiare,
con passi ogni giorni più lenti,
ed incerti, mentre la meta
si affretta a noi incontro,
e ci turba d’arcani misteri,
speranze cadute,
paure, rimpianti
che vagano eterni nell’ombra.
(12.8.93, inedita)