don VALERIO BOTTURA

BOLLE DI ARIA

(Inganni)

Chino sul fondo cielo riflesso
verso di me salgono
come una memoria assonnata
d’infinito borbottio bolle impazzite,
mondi usciti da grembi segreti
e resi vani al bacio liscio
del raggio sull’acqua.

Affondo gli occhi, specchio
a specchio di onde
e li sento premere la sabbia
angosciati a un velo sordo di attese.

È solo un canto di sirene
legate alla saracinesca
solo respiri leggeri che tornano
a morire a me
in ginocchio al passato
e il pugno secco
ad un indefinibile: perché?

(da: Meno di ombre)