Boris Fischetti

IL CAMINETTO

Qualche scintilla annuncia
l'esplosione del fuoco.
I legni, accatastati con sapienza
nel caminetto,
ben presto danno inizio allo spettacolo
e all'avventura.
Stenta la fiamma a prender consistenza,
oscilla, si contrae, tremula, incerta...
fino a che d'aria un vortice la spinge,
la trascina, la gonfia,
e la rende impetuosa ed invadente.
Ora il fuoco trionfa
in un tripudio di faville e scoppi,
di luci vagheggianti intorno a noi.
Ma - a poco a poco -
la fiamma dardeggiante si addolcisce.
Non ruggisce pił il fuoco,
l'ambiente si scurisce,
e il castello di legna
frana con rotolanti scricchiolii
sotto il peso leggero della cenere.
Il caminetto ha serrato la sua bocca:
non mostra pił le lingue dardeggianti.
E noi, vicini al sonno,
sconfiniamo nei sogni e nell'abbiocco...
rannicchiati nel dolce, immaginato,
grembo di Venere.