VERRÀ UN GIORNO Questa è la terra riarsa dal sale. Questa è la terra annerita dalla pomice. Qui le voci nel cantare del vento sono più lontane, non hanno strada simili all’eterna stella che mai vede mattino. Qui siamo figure di pietra, miniature umane: fra idea e realtà quale vita ci illudiamo d’aver visto? Nell’impossibilità di un sogno di pace, nell’azzurro marino che trascina le nostre voci esauste, voci che stanno svanendo... Verrà un giorno che i figli risaliranno il fiume trafiggendoci il petto colmo d’impotenza e letame. (Da : Un alfabeto di papaveri rossi)
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