L’ANCELLA CHE È AMATA
In quest’umida alba,
con le foglie gocciolanti
per la notturna pioggia,
con le mani tocco
le cortecce bagnate
degli alberi più grandi
nel mio giardino preferito.
Le bianche statue,
che a piedi nudi stavano
tra quest’alta erba,
sono state rubate.
Guardo in su,
verso i rami più alti,
dove gli uccelli cantano
nei loro nidi d’amore.
Guardo verso la casa
dove ancora dorme
la donna che m’ama;
e spero che mai
arrivino da lei
i ladri della notte.
Le nuvole di questo
nostro nuovo giorno
volano basse tra i tetti,
avvolgendo il paese
di fiabesco grigiore,
portando un’aria
profumata di muschio
nelle stanze delle ancelle
ancora innamorate e belle.