E NEL POMERIGGIO GLI ORSI S’INNAMORARONO Là, davanti a quei quadri, nel Museo della Pilotta a Parma sfilano le tele di Antonio Saliola. Come se l’infanzia non finisse mai, sfilano anche i bambini, non quelli del computer o dei videogames, ma bambini normali. Rubano la marmellata dal barattolo, giocano nel cortile o in casa, si affacciano soli e curiosi alla finestra. Giocano con la fantasia anche in classe. Classi dove il più testardo si ferma a leggere il libro, quando gli altri se ne sono andati. O dove, durante la ricreazione, in quella terribile quinta volano libri, tra un boccone e l’altro di mela. Dominano gli orsi, ma niente di banale, dietro a quei pupazzi c’è tutta una storia d’affetti. Spesso giochi e giocattoli evocano un bambino assente come in quella tela intrigante "e nel pomeriggio gli orsi s’innamorarono". Bambini al bivio nella scelta dei percorsi di vita, guardano pensosi strade che si biforcano in metafisiche distese di prati gialli. |