Giuliana Raffaelli Bonassi

E NEL POMERIGGIO GLI ORSI S’INNAMORARONO

Là, davanti a quei quadri,

nel Museo della Pilotta a Parma

sfilano le tele di Antonio Saliola.

Come se l’infanzia non finisse mai,

sfilano anche i bambini,

non quelli del computer o dei videogames,

ma bambini normali.

Rubano la marmellata dal barattolo,

giocano nel cortile o in casa,

si affacciano soli e curiosi

alla finestra.

Giocano

con la fantasia anche in classe.

Classi dove il più testardo

si ferma a leggere il libro, quando

gli altri se ne sono andati.

O dove, durante la ricreazione,

in quella terribile quinta

volano libri, tra un boccone

e l’altro di mela.

Dominano gli orsi, ma niente

di banale, dietro a quei pupazzi

c’è tutta una storia d’affetti.

Spesso giochi e giocattoli

evocano un bambino assente

come in quella tela intrigante

"e nel pomeriggio gli orsi s’innamorarono".

Bambini al bivio nella scelta

dei percorsi di vita,

guardano pensosi strade

che si biforcano in metafisiche

distese di prati gialli.