Pina Sovilla

ANCORA VOGLIO SPERARE

So che la febbre del progresso
avvelena i respiri e i granai della terra,
che il deserto assedia radici divelte
e il sole offeso è un’ascia
che spacca in mare i giganti di ghiaccio.

So aperto al mercato il suolo lunare
mentre l’energia dell’essere scade
con morsi di fame senza pane
con i bacilli di vecchi e nuovi mali
con le polveri delle erbe illusorie.

So di ricchi e opulenti
di sfruttatori e anonimi sfruttati
e astuzie per navigare acque di stenti.
So di violenze occulte e firmate
di terrorismo, attacchi e guerre sante.

So.
Ma ancora voglio sperare
che nell’atmosfera contaminata
da quest’ora di pazzia normale
alta risuoni la voce del Folle
che guidi le genti sull’altra riva
a seminare grani di concordie.