Pina Sovilla

NOTTE INSONNE

Notte che puntualmente scendi
in quiete tutto abbracci,
oh, tregua non concedi a volte all'uomo!
eterna, insonne come il mare avanzi
satura di vita che affiora
dal profondo, d'onde che sciabordano
frangendo il silenzio lunare.

Ci si pu• perdere nel mare
travolti da ondate di ricordi,
impotenti assistere a naufragi
di navicelle tra gli scogli
e vele azzurre fibrillanti,
travolte dolorosamente
da forze onnipresenti contrastanti.

Notte insonne, che togli e rendi,
ammaliamenti e disinganni,
come naufraghi esausti
ci abbandoni ai primi pallidi albori
fusione di buio/luce. Le nostre ali
tentano l'azzurro inafferrabile
sopra l'annebbiamento d'occhi stanchi.

Brevissime ore smemoranti
prima che il giorno suoni i campanelli.