Pina Sovilla

PAROLE TACIUTE

Oggi sono stanca di posti vuoti
attorno al tavolo, stanca
del decoroso divano
sprimacciato per l'ospite,
della brocca affascinata da rose
languenti,
e di pareti assorbenti, assetate
di aliti, pensieri, parole,
ma tante!
cascate d'inchiostro sui fogli
che formano le mie raccolte.
Oggi sono stanca davvero.
Questa sera alla mia tavola
farò sedere al posto d'onore
il mio doppio paziente,
lo inviterò a mescere col mestolo d'argento
composte fatte di miele e d'amore,
e brindare con stille trasparenti
del mio pianto nascosto
per gli inutili avanzi.
L'inciterò a sciogliere in cuore
il nodo delle parole pensate.
- Luce dell'anima mia -, gli dirò
prima che l'ombra offuschi il tuo raggio
e il buio sieda al tuo posto,
gridale tu le parole non dette,
quando le mura vibravano
di strilli e risa d'allegria.
Gridale tu! ché le pietre calcinate,
vive del mio essere,
questa notte m'irradino d'echi.

2° premio
Premio Letterario "Iniziative Letterarie", Milano, 11.11.2000