qrosso.gif (112 byte) DALLA TUT ALLA TAT: E IL CONTASCATTI?
A che serve l'apparecchio che abbiamo in casa dopo l'introduzione della nuova tariffazione a tempo (TAT)?

Risposta: a niente. O meglio, se prima poteva servire a dare un'indicazione di massima sul numero degli scatti consumati, ora serve sostanzialmente a succhiarvi le 1000 lire di canone (+iva).

Com'e' noto con il nuovo sistema di tariffazione a tempo introdotto dal 1° novembre 1999 gli scatti sono stati aboliti. Telecom pero' ha pensato bene di non dover rinunciare a questa piccola gabella, ed ha mantenuto a questo scopo l'impulso dalla centrale che fa funzionare il vecchio e ora piu' che mai inutilissimo contascatti. Con la scusa che si', effettivamente, l'indicazione che se ne ricava non e' precississima -come da loro stessa ammissione- ma serve comunque a farsi un'idea.

Si' -aggiungiamo noi- serve a farsi un'idea delle furberie da magliari del gestore telefonico monopolista, che pur di spillare altri quattrini all'utente bue gli fa pagare un aggeggio che misura qualcosa che non esiste!!! E' veramente il massimo della disonesta'!

Va oltretutto ricordato che, sia con la TAT che come con la vecchia TUT, il contascatti non ha, non ha mai avuto e non avra' mai nessun valore di prova in caso di contestazione.

Stesso discorso per la "telelettura del contatore" tramite il numero 1717, "servizio" che e' stato ridicolmente mantenuto nonostante gli scatti siano stati aboliti: anche in questo caso Telecom vi succhia 1 scatto per ogni telelettura. Ma telelettura di che???

Il nostro sara' mai un paese serio?