FANTARACCONTO
Storia fantastica delle tlc italiane
di Antes

I fatti che seguono sono frutto di pura fantasia, e ogni riferimento a fatti e/o persone realmente accaduti e' da considerarsi puramente casuale.

I personaggi: Un industriale che chiameremo: "Agnelli" Tre amministratori delegati che chiameremo: "Rossignolo, Bernabe', Colaninno".
Altri che chiameremo:"Cuccia, Soru"
I fatti: Anno 1996, la Telecom annuncia al mondo che (con un progetto chiamato Socrate) nel giro di qualche anno cablera' tutta l'Italia, con una spesa di decine di migliaia di miliardi. Cio' portera' l'Italia ad essere tra i primi paesi al mondo piu' tecnonlogicamente avanzati nel campo delle tlc.

La TI pochi mesi piu' tardi verra' privatizzata; Agnelli, con poche centinaia di miliardi (circa 300), assume il controllo di un gruppo che ne vale diverse decine di migliaia. Un colpaccio! A guidare l'azienda un manager di nome Rossignolo. Subito dopo preso possesso dell'azienda, Agnelli telefona a Rossignolo:
A: "cose' questa storia del progetto Socrate?" (con voce piuttosto seccata)
R: "si tratta di un grande progetto, saremo i primi al mondo a cablare un intera nazione, ma ci pensa?" (con voce entusiasta)
A: "mah!!?? io so' solo che si spenderanno un sacco di soldi, si dovrebbe rimandare di qualche anno"
R: "be' ma cosi non saremo piu' tra i primi"
A: "e quindi!? gli Italiani ormai si sono abituati ad arrivare ultimi sulle tecnologie e poi non capisco perche' questi investimenti dobbiamo farli propio noi, dopo che su questa azienda ci hanno sbaffato tutti, attenda almeno qualche anno"
R: "Avvocato questa potrebbe essere una grande occasione, sarebbe un toccasana per tutta l'economia nazionale!"
A: "non dica sciocchezze, e poi anche se fosse lo sappiamo tutti che se gli Italiani avessero piu' soldi comprerebbero le macchine straniere..., comunque le faro' sapere piu' in la'". Rossignolo (considerato un pazzo visionario) fu' silurato seduta stante; poiche lo Stato era ancora un importante azionista, la scelta del successore di Rossignolo fu' un ribollire di telefonate; Agnelli lascio' la scelta al potere politico, a 2 condizioni: 1) che a dirigere l'azienda venisse messo un tipo tranquillo,senza strane idee in testa, insomma un pupazzo! 2) un piccolo aiuto del governo per rilanciare il mercato auto

Come risposta Agnelli ricevette la rottamazione delle auto per il punto 2 e per il punto 1 fu' nominato Bernabe'; fedele servitore dei potenti, ed esperto controllore degli interessi "comuni"; tranquillo quanto basta (quando era presidente dell'ENI venne soprannominato "il soprammobile" per la sua totale mancanza di spirito decisionista). Bernabe' blocco' subito il progetto Socrate (nonostante in parecchie citta' Italiane i lavori fossero gia cominciati) sparando che c'era una tecnologia in grado di ottenere gli stessi risultati a costi infriori (adsl). In realta' la differenza era di 4.5M/bps.

Nel frattempo nessuno era riuscito a fermare la Commissione Europea che aveva abolito il monopolio delle tlc.ed anche in Italia si cominciano ad affermare nuove aziende telefoniche (Omnitel). Il mercato del mobile esplode, e qualcuno comincia a ribollire. Cuccia (Mediobanca) era infatti ancora infastidito dal fatto che Agnelli non lo aveva ne' consultato e ne' coinvolto nell'operazione TI; Colaninno(Omnitel) viene a sapere, ad una cena ,di questo attrito e non si lascia scappare l'occasione. Va da Cuccia e gli dice che le tlc sono un pozzo di petrolio e che se lui avesse la TI saprebbe cosa farci (....), potrebbe vendere Omnitel, ma per prendere il pieno possesso dell'azienda, ed estromettere Agnelli e i suoi amici, occorre fare un opa coi fiocchi, in pratica mancano 50.000 miliardi.

Cuccia non ci pensa su' neanche un secondo, e dice che i restanti 50.000 miliardi li procurera' lui (naturalmente non senza niente in cambio....). Viene lanciata l'opa, mezzo potere politico ed economico Italiano e' in fermento. I telefoni cominciano a ribollire; Agnelli chiama il governo e gli altri grossi azonisti e chiede immediatamente delle contromisure, ma c'e' ben poco da fare, la TI e' scalabile ("colpa delle nuove regole della borsa imposte dalla Commissione Europea" gli venne detto) viene anche formulata l'ipotesi di cambiare Bernabe', per contrattaccare meglio, ma e' troppo complicato in un momento come quello. A questo punto viene data fiducia a Bernabe' che avra' il compito di elaborare un piano industriale che convinca gli azionisti a non vendere. Agnelli comincia ad intravvedere la disfatta, le sue ultime speranze sono riposte nel piano che dovra' elaborare Bernabe' (il pupazzo).

Bernabe' si trova per la prima volta nella sua vita a elaborare un concreto piano economico. Deve far riuscire a coincidere 3 cose: accontentare Agnelli e gli azionisti maggiori, il potere politico e i piccoli azionisti attraverso un solido piano di sviluppo. In parte ci riesce, propone una alleanza con DT, dove se e' vero che i Tedeschi avrebbero avuto la maggioranza ,lasciavano la gestione di circa meta' della nuova azienda agli Italiani.

Questo da un lato consentiva di continuare a far guadagnare gli azionisti maggiori, e dall'altro di assicurare al potere politico i soliti vantaggi clientelari; dal punto di vista economico pero' era un perfetto e folle piano suicida (nessun accenno ad un qualsiasi piano di rinascita e di sviluppo industriale, nessuna idea di innovazione, nessun progetto finanziario,ecc.). Agnelli e gli altri durante l'illustrazione di questo piano persero definitivamente le loro speranze e comunicarono a Colaninno e soci che loro avrebbero venduto.

Fonti non ufficiali, riferiscono che durante l'ascolto di quel piano Agnelli, preso da un raptus di schizzofrenia, sali' su un tavolo e si mise a cantare la marsigliese saltando su una gamba sola.

Questa e per adesso la storia delle tlc in Italia ,ma che fine hanno fatto oggi i nostri eroi? Rossignolo: e' letteralmente scomparso nel nulla.Negli odierni libri di economia viene preso ad esempio di come uno con le idee chiare e senza accettare compromessi in Italia venga immediatamente tagliato fuori. CUCCIA: nonostante la sua tarda eta' continua a tessere le sue tele.... AGNELLI: ha abbandonato (per adesso) il settore tlc; si dedica al suo piccolo impero; si vocifera di possibili alleanze nel settore auto, ma lui sta alla finestra e attende l'occasione giusta (nel pieno rispetto del suo stile: o tutto o niente) COLANINNO: la TI oggi vale il doppio di quanto l'aveva pagata; sarebbe l'affare della sua vita se non fosse per quelle telefonate di Cuccia ogni settimana..... BERNABE: e' diventato presidente di Andala la societa' fatta insieme a Soru (pres. di Tiscali) per partecipare alla prossima gara di telefonia mobile. Chissa chi vincera?(......)

Fonti non ufficiali riferiscono che Bernabe' sia stato la cambiale che Soru ha dovuto pagare per quella sua idea dell'abbonamento gratuito; infatti con quell'idea Soru ha ridotto sul lastrico decine e decine di piccoli provider in tutta Italia, e tagliato le gambe a migliaia di nuove assunzioni che stavano arrivando da quel settore, violando peraltro una delle piu' elementari regole di mercato; l'Antitrust e' rimasto rigorosamente in silenzio; Adesso il mercato Italiano e' in mano a 4/5 grossi provider che guadagnano soprattutto dalla tat, secondo voi saranno favorevoli a farla abolire?

O era meglio invece abolire la tat e pagare l'abbonamento al provider (favorendone cosi lo sviluppo di tanti e in tutta italia)? Ma questa sara' un altra storia.

Antes