La farsa della finta concorrenza sulle urbane continua. Ora pero' interviene la UE.

da Il Sole 24 Ore - www.ilsole24ore.it

Indagine sui collegamenti centrali-privati «Ultimo miglio» nel mirino Ue

ROMA - Da Roma a Bruxelles: non ha soste il braccio di ferro sulla liberalizzazione delle telecomunicazioni. Mentre da noi non si attenua la polemica sulle nuove tariffe deliberate dall’Authority di settore per chiamare i cellulari dai telefoni fissi di Telecom Italia, la Commissione europea è decisa a dar battaglia a uno degli ultimi bastioni del potere monopolistico delle telecomunicazioni: il cosiddetto «ultimo miglio», il collegamento cioè tra le centraline degli operatori nazionali ex monopolisti e gli utenti finali.

La Commissione Ue si avvia a prendere provvedimenti legali contro quei paesi che continuano a non aprire alla concorrenza anche l’ultimo tratto delle linee telefoniche.

L’Italia potrebbe evitare la nuova procedura solo se si chiuderà positivamente l’intera partita ancora aperta sul listino di interconnessione offerto ai concorrenti dall’ex monopolista, che giustifica la richiesta di contributi aggiuntivi con il mancato ribilanciamento tariffario che non compenserebbe ancora il deficit strutturale sull’accesso.

Nell’attesa che a consultazione pubblica sull’argomento dia i suoi frutti la Commissione ha diffuso la sua posizione su Internet (http://europa.eu.int/comm/information society/publications/docs/index en.htm).

In Italia, intanto, l’associazione dei consumatori Adusbef rilancia le sue accuse: con il nuovo listino fisso-mobile il costo medio per le famiglie è destinato a salire e la nuova struttura tariffaria non risulta affatto più semplice, come era stato promesso.

L’Adusbef vuole addirittura citare in giudizio il presidente dell’Autorità per le Comunicazioni, Enzo Cheli, per aver fatto «delle false offerte alle associazioni dei consumatori, in sede di audizione, poi rimangiate». I consumatori - insiste il presidente dell’associazione, Elio Lannutti - avevano ricevuto dall’Autorità garanzie sull’attivazione di un servizio vocale che avrebbe consentito di poter conoscere la tariffa nella fascia oraria e verso il gestore chiamato in quel momento.

L’Adusbef ricorda che nel suo sito Internet (www.adusbef.it) è disponibile una tabella con i costi al minuto, e invita gli utenti «a modificare le loro consolidate abitudini, facendo molta attenzione alle fasce orarie e ai prefissi chiamati».

Con le nuove tariffe fisso-mobile Telecom abolisce la distinzione tra i due profili e riduce a due le fasce tariffarie. Leggermente diversi, invece, i prezzi per chiamare i diversi gestori mobili mentre viene introdotta una tariffa unica, valida 24 ore su 24, per le chiamate originate da un’utenza affari.

Per chiamare da Telecom Italia i cellulari si spenderanno meno di 600 lire di giorno (592 lire verso Omnitel; 564 lire verso Tim e 590 verso Wind) e circa 300 lire la sera e nei week end (295 verso Omnitel, 290 Tim e 270 Wind). Tutte le tariffe sono al netto di Iva e dello scatto alla risposta.