Sezione superiore Cittadini Illustri Tony e Pat BUBA Leggi di Murphy

 

Tursi vanta i natali di uomini illustri che hanno onorato non solo la loro terra ma la Basilicata e l'Italia intera.

Giulio Antonio Brancalasso. Nacque a Tursi nel 1570. Precettore alla corte di Emanuele di Savoia. La sua opera maggiore è il poema in lingua spagnola "Il labirinto di Corte".

Francesco Brancalasso. Nacque a Tursi nel 1594. Nel convento di Gallipoli, dove si stabilì, dopo essere entrato nell'ordine dei Minimi di San Francesco di Paola all'età di sedici anni, compose il poema "La Betulia Liberata" che si compone di quindici canti e meritò l'attenzione dei più famosi letterati del tempo. Fu stampato in due edizioni, nel 1651 e 1652. Si spense nel convento di Gallipoli nel 1656. 

Francesco Oliva. Nacque a Tursi nel 1752, fu abile musicista e buon poeta dialettale, ma fu soprattutto valente pittore. Ancora oggi si possono ammirare le sue tele: la Trinità nella chiesa di Carbone (Pz) e moltissime in Tursi e Montalbano Jonico (Mt).

Domenico Simeone Oliva. Nacque a Tursi il 5 ottobre 1783. Ventenne si trasferì a Napoli, per proseguire gli studi, restando sempre legato al suo paese. Scrisse due poemi: "Il Natale del Messia" e la "Tassaortea" in onore di Torquato Tasso e una tragedia "Gismonda da Salerno". Dopo un breve soggiorno a Parigi, alla corte della Duchessa d'Orleans, poi divenuta regina di Francia, ritornò a Napoli dove scrisse "La corona eterna di Amalia", tradusse dal greco "l'Etesiade" di Pindaro, "l'Edipo Re" e "l'Edipo a Colono" di Sofocle. Morì a Napoli il 18 luglio 1842, dopo una lunga malattia che l'aveva colpito nel 1830.

Antonio Nigro. Nacque a Tursi nel 1764, e qui vi morì nel 1854. Autore di un prezioso "Memorandum istorico topografico sulla città di Tursi e sulla antica Pandosia di Heraclea oggi Anglona" pubblicato a Napoli nel 1851.

Andrea Ferrara. Nacque a Tursi l'11 novembre 1882, morì a Roma l'1 luglio 1954. Laureatosi all'Università di Napoli, entrò in Magistratura percorrendo tutte le tappe fino al vertice di Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione. La sua immagine è riprodotta nella Galleria della Corte di Cassazione. A lui è stata intitolata una via del paese.

Manlio Capitolo. Nacque a Tursi il 28 novembre 1902, morì a Roma il 21 agosto 1954. A ventidue anni entrò in Magistratura come pretore di Martina Franca. Dopo qualche anno fu destinato a Venezia dove raggiunse la carica di Presidente del Tribunale. Nell'aula magna del Palazzo di Giustizia vi è una lapide a lui dedicata. Dopo un ventennio, fu trasferito a Roma dove ricoprì la carica di Presidente Capo Illustre del Tribunale. A lui è stato intitolato l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri e una via del paese.