Il sistema solare è composto
da nove pianeti e da una serie di altri corpi celesti come i satelliti, gli
asteroidi e
le comete che ruotano intorno al Sole. Il più vicino ad esso è Mercurio
seguito da Venere, Terra, Marte, Giove,
Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. Essi sono differenti per dimensioni e
aspetto. Si possono dividere in due
gruppi. Mercurio, Venere, Terra e Marte che sono i quattro pianeti più vicini
al Sole sono detti "pianeti terrestri",
mentre Giove, Saturno, Urano e Nettuno sono detti "pianeti giganti".
Plutone, invece rimane fuori da questa classificazione.
MERCURIO:
E' il pianeta più
vicino al Sole e per questo la sua temperatura superficiale può arrivare a
427 gradi centigradi mentre nelle zone in ombra, può scendere fino a -184 gradi.
Il nucleo del pianeta dovrebbe
essere di ferro solido e la crosta presenta numerosi crateri simili a quelli
lunari. Tra il 1974 e il 1975 è stato
"visitato" tre volte dalla sonda Mariner 10 che lo ha fotografato da
varie distanze.
VENERE: Tra
le tante particolarità di Venere una delle più interessanti è il suo
movimento di rotazione
retogrado. Ossia il pianeta ruota su se stesso in senso contrario rispetto a
quanto fanno gli altri pianeti.
Per questo motivo un visitatore che si trovasse sulla sua superficie, vedrebbe
il sole sorgere a Ovest e
tramontare a Est, il contrario di quanto avviene sulla Terra.
TERRA: Il
nostro pianeta è il quinto in ordine di grandezza nel sistema solare e ha un
diametro di 12.756
chilometri. Scendendo verso il centro della Terra la temperatura aumenta di 2
gradi ogni 40 metri per i primi
100 chilometri. L'atmosfera che circonda la Terra inizia a 950 chilometri dal
suolo. Scendendo verso il suolo si
incontrano nell'ordine la ionosfera (950-85
Km dal suolo), la mesosfera (85-50 Km dal suolo), la stratosfera
(50-15 Km dal suolo) e la troposfera (da 15 Km al suolo).
MARTE: E'
il pianeta verso il quale sono state inviate più missioni spaziali. Sebbene
Marte non presenta
acqua allo stato liquido, i canyon visibili sulla crosta indicano che in un
lontano passato devono esserci stati
imponenti fiumi.
GIOVE: E'
il più grande fra i pianeti del sistema solare a ha un diametro che è undici
volte quello della Terra.
Giove non ha una superficie solida e ha due sottili anelli che lo circondano.
Chi volesse "atterrare" sul pianeta
attraverserebbe un'atmosfera
fatta di nubi e goccioline di ammoniaca e di acqua, si immergerebbe in un
"oceano" di idrogeno liquido, passerebbe attraverso una sfera di metallo liquido e
infine toccherebbe un nucleo di roccia più o meno delle dimensioni della Terra.
SATURNO: Il
pianeta degli anelli è il meno denso del sistema solare e potrebbe essere
composto di soli gas
o di liquidi che racchiudono un piccolo nucleo solido. All'altezza
dell'equatore Saturno è circondato da un sistema di anelli che si estende per 56 mila chilometri. E' anche il pianeta con il
maggior numero di satelliti.
URANO: Anche
Urano ha un complesso sistema di anelli, almeno 9, che circondano il pianeta.
Probabilmente
il nucleo del pianeta è avvolto da una coltre di ghiaccio e da una crosta di
idrogeno ed elio che gradualmente
lascia il posto a un'atmosfera fatta di questi due gas. A causa della grande
inclinazione del suo asse rispetto al
piano dell'orbita le stagioni sono
veramente estreme: a un'estate di 42 anni di luce segue un inverno buio e
gelido di altri
42 anni.
NETTUNO:
Le informazioni allo stato attuale non permettono di capire se Nettuno ha una
superficie solida o liquida. L'atmosfera è attraversata da nubi che si muovono molto velocemente.
Sulla superficie è stata individuata una misteriosa regione "a buccia di melone". Per le caratteristiche
della sua orbita Tritone, uno dei suoi satelliti, tra cento milioni di anni,
sarà destinato a distruggersi cadendo sul pianeta.
PLUTONE:
Scoperto soltanto nel 1930, Plutone ha un'orbita che interseca quella di
Nettuno, in particolare fino al 1999 è stato Nettuno e non Plutone a essere l'ultimo pianeta del sistema
solare. Plutone ha un satellite,
Caronte, che gli ruota molto vicino, a 19
mila chilometri di distanza, e agli occhi degli osservatori, pianeta e
satellite appaiono come un corpo unico.