LE CERVICALGIE

Dolori posteriori o postero laterali del collo, ad esclusione dei dolori che derivano dagli elementi viscerali della parte anteriore del collo. Si tratta essenzialmente di algie di origine ossea, articolare e muscolare che interessano la muscolatura perirachidea.

Le cervicalgie, quasi sempre dovute al deterioramento strutturale e all'artrosi del rachide cervicale, sono essenzialmente croniche

Si parla di cervicalgie definite comuni.

Altre cause favoriscono la comparsa dell'affezione aggravandone la sintomatologia: squilibrio statico e muscolare, traumi, fattori psico-emotivi.

Le cervicalgie sintomatiche secondarie a infezioni, tumori, reumatismi infiammatori e fratture-lussazioni del rachide cervicale si verificano con minore frequenza.

- Vengono distinti:

· torcicollo

· sindrome simpatica cervicale posteriore o di Barré-Liéou

· nevralgia cervico-brachiale

· ernia discale cervicale

TORCICOLLO

Atteggiamento scoliotico cervicale caratterizzato da una torsione del collo e un'inclinazione laterale della testa. Il torcicollo è accompagnato da un dolore intenso unilaterale, che si può irradiare, e da una certa invalidità. Compare generalmente in modo brusco e spesso in seguito ad un movimento falso. Colpisce di norma soggetti giovani.

E' possibile distinguere il torcicollo infantile dal torcicollo dell'adulto.

1.Torcicollo infantile

Può essere secondario ad un trauma, un'affezione alla gola e alla faringe o ad un'adenite cervicale.

2. Torcicollo dell'adulto

Può essere essenzialmente di origine reumatica (discopatia vertebrale ad esempio) o traumatica (sub-lussazione unilaterale di un'articolazione apofisaria)

SINDROME DI BARRE'-LIEOU

(o sindrome simpatica cervico-posteriore)

Sindrome cervicalgica che associa la presenza di cefalee (occipitali), sensazioni di vertigini (testa vuota) o vertigini vere e proprie, eventualmente accompagnate da nausea, vari disturbi sensoriali (ronzii o sibili auricolari, oculalgie, otalgie) e manifestazioni faringee.

L'affezione compare soprattutto nelle donne che hanno superato i quaranta anni di età (soprattutto durante la menopausa),

L'eziologia avanzata da Barré-Liéou (irritazione meccanica del sistema simpatico cervicale posteriore) è stata attualmente abbandonata. Serre ritiene che si tratta di un "insieme caratteristico di sintomi soggettivi di eziologia diversa".

In pratica possono presentarsi due eventualità principali:

- insufficienza vertebro-basilare per la quale verrà previsto un trattamento medico o chirurgico. Si potrà ricorrere alla fisioterapia immediatamente prima dell'intervento chirurgico e, naturalmente nella fase postoperatoria.

NEVRALGIA CERVICO-BRACHIALE

(o cervico-brachialgia)

La nevralgia cervico-brachiale si manifesta attraverso l'associazione di cervicalgie a recrudescenza notturna, dolori radicolari di varia intensità del braccio e dell'avambraccio, alterazione dei riflessi tendinei, disturbi sensitivi e talvolta anche motori. La topografia dei sintomi varia a seconda del livello di lesione (una delle cinque radici del plesso brachiale C5-D1).

In tutti i casi, si tratta di un processo irritativo e compressivo della radice, accompagnato da cause vascolo-nervose.

Vengono distinte due forme:

Nevralgia cervico-brachiale essenziale o reumatica

Affezione più frequente, quasi sempre bilaterale, che costituisce l'espressione del processo uncodiscartrosico o di artrosi interapofisaria che determina la stenosi del foro di coniugazione.

Nevralgia cervico-brachiale secondaria

ad un'affezione rachidea (spondilodiscite, morbo di Pott, cancro, fratture, ecc.) o extra-rachidea (tumori, siringomielia, costa cervicale, sindrome degli scateni, ecc.), affezioni che dovranno essere escluse dalla diagnosi prima di prescrivere un trattamento fisioterapico apposito per la nevralgia cervico-brachiale reumatica.

L'evoluzione delle nevralgie cervico-brachiali reumatiche è quasi sempre benigna. Il trattamento previsto è medico, ortopedico e fisioterapico.

Si ricorrerà alla chirurgia solo raramente, in particolare quando ci si trova di fronte a nevralgie cervico-brachiali che resistono ad un trattamento medico o a nevralgie cervico-brachiali paralizzanti a esordio improvviso.

 

TRATTAMENTO

Esame vertebre cervicali

Il primo esame consiste nel valutare la capacità di escursione dei diversi movimenti del rachide cervicale.

Como è stato precedentemente detto, le vertebre cervicali, nel loro insieme, possono compiere movimenti di: antero-flessione (estensione cervicale), postero-flessione (flessione cervicale), latero-flessione e rotazione.

La latero-flessione e la rotazione, a livello del rachide cervicale nel rapporto articolare fra due vertebre, si realizzano sempre contemporaneamente dallo stesso lato, perché guidate dall'orientamento delle loro faccette articolari.

La regola, latero-flessione è rotazione dallo stesso lato ed è perentoria, quando si parla del movimento di una vertebra sull'altra. Questo non significa che il rachide cervicale non possa realizzare movimenti di latero-flessione da un lato e rotazione dall'altro. Quando si compie una latero-flessione da un lato, le vertebre chiamate in causa non possono compiere contemporaneamente una rotazione dal lato opposto, perché, se le faccette articolari scendono da un lato per effettuare la latero-flessione, non possono contemporaneamente scendere dal lato opposto per compiere la rotazione; ciò non toglie alle vertebre non coinvolte nella latero-flessione di poter effettuare, se necessario, una rotazione dal lato opposto; lo stesso vale per la rotazione combinata alla latero-flessione. Non dimentichiamo inoltre le diverse caratteristiche e possibilità di movimento del rachide cervicale superiore, già precedentemente descritte: se si effettua una latero-flessione, questa si realizza a livello del rachide cervicale inferiore, lasciando libero il rachide cervicale superiore di effettuare una rotazione dal lato opposto.

Durante l'esame per valutare eventuali limitazioni dell'escursione fisiologica del rachide cervicale, si possono utilizzare alcuni punti di riferimento e stabilire la diagnosi e la terapia adeguata.