Comunicati 2001
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08/01/2001

DICHIARAZIONE DI SALVATORE MAGARO’

Il segretario provinciale del Ppi, in una dichiarazione rilasciata ad un quotidiano locale, ha proposto la ricandidatura di Giacomo Mancini a Sindaco di Cosenza per le prossime elezioni comunali che si svolgeranno nella primavera del 2002. La proposta di Franco Bruno merita attenzione, perché evidenzia, ancora una volta, il ruolo fondamentale che il Sindaco Mancini ha avuto fin dal 1993 e sta continuando ad avere nella guida della città, che grazie alla sua lungimiranza politica ed alla dedizione ed alla competenza amministrativa dei suoi collaboratori, ha consentito a Cosenza di conoscere una vera e propria rinascita urbanistica, sociale e culturale. In questa azione un ruolo non secondario è stato svolto dal PSE-LISTA MANCINI che si sta sempre più qualificando come movimento politico impegnato e propositivo tra i pochi che pensa e propone idee e programmi per un miglioramento della qualità della vita in termini di infrastrutture e servizi per i cittadini calabresi. Un dato, però, non deve sfuggire, fra pochi mesi, assai prima delle amministrative, saremo chiamati alle urne per una scadenza ancora più importante, quella delle elezioni politiche nelle quali la coalizione del centro-sinistra, nonostante i cinque anni di buon governo del paese, dovrà recuperare un consistente svantaggio che tutti i sondaggi quotidianamente non mancano di rimarcare. Per questo motivo sarà importante che la coalizione scelga bene i propri candidati, avendo la volontà e la capacità di valorizzare le diverse culture che la compongono, e non mancando di considerare il radicamento sul territorio. In Provincia di Cosenza il centro-sinistra può vantare quattro deputati, e tre senatori uscenti. Quali saranno i criteri che la coalizione seguirà nel decidere la ricandidatura o l’avvicendamento? Basteranno i soffietti di qualche zelante cronista, oppure sarà applicato il criterio dei meriti (o dei demeriti) che giustamente il segretario provinciale del Ppi utilizza per riproporre la candidatura di Giacomo Mancini a Sindaco? Se nelle scelta dei candidati la coalizione di centro-sinistra non terrà presente i titoli dei parlamentari uscenti, difficilmente si potrà presentare con le credenziali giuste per poter vincere nei singoli collegi della nostra Provincia.

IL COORDINATORE PROVINCIALE SALVATORE MAGARO’

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09/01/2001

I consiglieri provinciali Giacomo Mancini jr, Giuseppe Gallo e Ferdinando Aiello, eletti nei due collegi della Valle del Savuto, hanno inoltrato richiesta al Presidente della Provincia ed al Presidente del Consiglio Provinciale, chiedono che venga convocata una seduta del consiglio provinciale aperta ai sindaci, agli amministratori locali, alle associazioni, ed a tutti i cittadini del Savuto per discutere su quale sarà il futuro del loro territorio. Da alcune settimane - hanno osservato Mancini jr, Gallo e Aiello- circola con insistenza la notizia secondo la quale la Giunta Regionale avrebbe individuato nel comune di Altilia il sito dove realizzare un mega impianto per l’incenerimento dei rifiuti solidi urbani, che in un primo tempo era stato previsto nella zona di Bisignano, ma che le vibrate proteste dei cittadini della valle dell’Esaro avevano fatto bloccare. Sull’argomento si sono espressi in molti, qualcuno ha utilizzato l’occasione per montare una polemica strumentale. Il problema è serio e va trattato con necessaria cautela ed approfondimento, perché aldilà dei facili slogan favoriti dall’imminenza delle elezioni politiche, tocca in profondità lo sviluppo di una zona importante della Provincia di Cosenza E’ nostro intento lavorare per valorizzare il territorio del Savuto che dopo gli investimenti della fine degli anni sessanta volti alla costruzione dell’autostrada e della superstrada per Grimaldi ed alla realizzazione di un polo manifatturiero a Piano Lago, è stato colpevolmente dimenticato dalla classe politica regionale. Soltanto in questi ultimi anni vi è stata la capacità di pensare ad uno sviluppo della zona facendola rientrare nell’area urbana cosentina pensando al collegamento di metropolitana leggera da Cosenza fino a Rogliano, in modo da creare un rapporto più stretto con l’università di Arcavacata con l’intento di favorire una maggiore circolazione di idee di persone e di culture, senza però dimenticare le peculiarità del Savuto con il suo artigianato ricco di prodotti tipici che andrebbe aiutato a fiorire, le sue bellezze naturali che costituiscono un unicum in tutta la nostra regione e che iniziano ad essere scoperte da tanti turisti, e la sua agricoltura che negli ultimi anni, anche grazie all’attenzione ed ai contributi delle istituzioni europee, sta conoscendo un periodo positivo. Secondo noi lo sviluppo del Savuto passa attraverso queste direttrici che non possono conciliarsi con un termovalorizzatore che per definizione deve essere inserito, per come avviene in Lombardia, in una zona ad alto insediamento industriale. Per questo motivo che si ritiene utile- hanno concluso Mancini jr, Gallo e Aiello- una discussione approfondita in consiglio provinciale aperta al contributo degli amministratori locali, delle associazioni e dei cittadini interessati, per scongiurare un intervento che noi pensiamo essere sbagliato ed andare contro lo sviluppo del Savuto.

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17-1-2001

Il fatto che nella città e nella provincia di Cosenza stia prendendo forma il progetto di costituzione di una federazione tra partiti e movimenti di centro della coalizione di centro sinistra deve essere salutato con favore e compiacimento sia in una prospettiva di semplificazione del quadro politico attuale, sia per i nuovi contenuti propositivi che potrà fornire a tutta la coalizione. In questa direzione risulta non poco deludente la proposta con la quale il neonato soggetto politico ha inteso debuttare sulla scena locale volta ad ottenere il varo di “una giunta politica” per la nostra città. Cosenza, in un passato non troppo remoto, ha conosciuto molteplici esperienze di giunte politiche, che oggi sono ricordate da tutti i cosentini come le peggiori amministrazioni della nostra città, tristemente note perché invece di pensare e proporre un miglioramento in termini infrastrutturali e di servizi offerti ai cittadini, si distinguevano unicamente per la pratica lottizzatrice avente come unico scopo quello di alimentare e foraggiare le clientele dei singoli assessori. Di quelle giunte Cosenza non sente nessuna mancanza. Il Sindaco Mancini, con la preziosa collaborazioni dei suoi assessori e della struttura tecnica comunale, mortificata nelle stagioni delle “giunte politiche”, ha avuto il merito di inaugurare una nuova stagione amministrativa caratterizzata da un’efficienza realizzativa sconosciuta a queste latitudini. Il nostro augurio è che il nuovo soggetto politico, nei quindici mesi che ci separano dalle prossime amministrative, sappia fornire un contributo in termini di idee e di progetti per arricchire ancora di più questa esperienza di governo. Se invece rimarrà ancorata a vecchie idee spartitorie non sarà difficile pronosticare vita breve. In queste settimane, invece di dissertare su un presunto rilancio di un ente che funziona a meraviglia, sarà opportuno porre attenzione al rilancio della colazione ad iniziare dalla scelta delle candidature nei singoli collegi di Camera e Senato per le quali bisognerà anteporre alla difesa di singole posizioni di potere personale, la valorizzazione e l’impegno di coloro che hanno concrete possibilità di vittoria.

IL COORDINAMENTO CITTADINO

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23-01-2001

Il coordinamento provinciale del PSE, al termine della riunione svoltasi nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, ha deciso all’unanimità di partecipare alle elezioni della prossima primavera, sia a quelle amministrative che si terranno nei trentanove comuni della Provincia, sia a quelle politiche per la Camera ed il Senato. La decisione è maturata dopo aver constatato come il centro-sinistra calabrese stia, a distanza di meno di un anno, ricadendo negli errori che hanno determinato la pesante sconfitta delle regionali. Allora fu imposto un candidato, che oggi, per sua stessa ammissione, si apprende ambiva ad essere candidato alla guida della regione Lazio, che il PSE, malgrado giudicasse debole e perdente, decise, con grande senso di responsabilità, a poche ore dalla presentazione delle liste, di sostenere, garantendogli la vittoria nella città e nella provincia di Cosenza. Quel sacrificio è costato al PSE la perdita di un seggio al consiglio regionale conquistato grazie ai sedicimila voti ottenuti in tutta la Calabria, ma, poi, assegnato al presidente sconfitto. Dopo dieci mesi la scena sembra tragicamente ripetersi con candidature decise da tavoli romani senza che venga in alcun modo tenuto conto delle differenti culture di cui è composta la coalizione, né tanto meno dell’indicazione delle migliori energie presenti sul territorio. La coalizione di centro-sinistra non può pensare di guadagnare quella vittoria che è ancora possibile senza porre mano ad un convincente programma da presentare agli elettori. In questi mesi, i partiti hanno fatto ben poco. Hanno mancato, per esempio, di evidenziare che l’Amministrazione Provinciale di Cosenza, dovrebbe meritare l’attenzione delle cronache, non più per l’arcinota vicenda dell’allargamento della giunta che stancamente prosegue da diciotto mesi, ma per i progetti e le realizzazioni nel campo dei trasporti, della scuola, e dell’acqua che colpevolmente tardano ad essere proposti. Così come è calato il silenzio sul fatto che la destra stia rimettendo in campo i responsabili della pessima gestione amministrativa che ha prodotto, negli anni ottanta, quei danni incalcolabili in termini di violazioni urbanistiche, e di cattivo utilizzo della cosa pubblica, che la giunta attuale con immenso sforzo, ed impareggiabile dedizione fin dal 1993 ha combattuto e debellato, ottenendo grande consenso da parte dei cittadini, ma ben poco plauso da parte di un personale politico che aspetta con ansia di poter rimettere le mani sulla città. Per colmare questa enorme lacuna progettuale il PSE ha deciso di puntare sui suoi uomini migliori che dall’interno del consiglio e della giunta comunale in otto anni hanno ben lavorato contribuendo all’affermazione di un efficiente modello amministrativo.

IL COORDINAMENTO PROVINCIALE

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31-1-2001

Il capomanipolo imposto da Roma, nel non breve periodo in cui dirige la federazione cosentina di AN, ha collezionato una lunga serie di sconfitte politiche ed elettorali, da ultima quella inflittagli la scorsa settimana proprio dal Presidente nazionale del suo partito che è venuto in Calabria per designare il romano Maurizio Gasparri come capolista del proporzionale frustrando ancora una volta le aspirazioni di una candidatura sicura dell'ispido federale. La collera e la rabbia per così palese bocciatura è, probabilmente, la causa delle ultime sparate sulla giustizia che lo hanno portato ad ignorare la differenza abissale che esiste tra indagini illegittime svolte da un ufficio della procura della repubblica dichiarato incompetente dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria, e le sentenze emesse in nome del popolo italiano che hanno assolto il Sindaco di Cosenza con la formula più liberatoria dalle infamanti accuse mosse da screditati pentiti, che, tra l'altro, hanno registrato unanime consenso da parte di tutto il mondo politico, compreso Gianfranco Fini che inviò un messaggio pubblico di compiacimento e soddisfazione. Per evitare ulteriori brutte figure al capomanipolo consigliamo un corso accelerato di procedura penale, con la speranza che un personaggio di tal fatta rimanga nella nostra città il più a lungo possibile; fin quando sarà nostro ospite, infatti, i tanti cosentini di destra che amano la loro città e che godono dei tanti miglioramenti urbanistici, sociali e culturali apportati dall'amministrazione del Sindaco Mancini, impediranno a lui ed ai suoi sodali il governo della cosa pubblica. IL COORDINAMENTO CITTADINO

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8-2-2001

Giacomo Mancini jr, presidente della commissione consiliare con delega ai Trasporti ed alle Attività Economiche e Produttive, ha invitato i rappresentanti delle categorie degli industriali, dei commercianti e degli artigiani per ascoltare suggerimenti e proposte in vista della prossima redazione del Bilancio 2001 della Provincia di Cosenza. La riunione della commissione si svolgerà martedì 13 febbraio alle ore 11.30 presso la sede ex CARICAL di Corso Telesio 17.

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13-2-2001

Si è riunita la commissione consiliare permanente con delega ai trasporti ed alle attività economiche e produttive. All'invito che il presidente Giacomo Mancini jr aveva invitato ai rappresentanti delle categorie di artigiani, commercianti ed industriali della Provincia per raccogliere suggerimenti ed idee da sostenere in vista dell'imminente stesura del bilancio per l'anno 2001, hanno risposto Umberto De Rose, presidente degli industriali, Domenico Bilotta presidente della Confesercienti, Francesco Sangiacomo, del direttivo della Confcommercio, Eugenio Blasi, presidente della federazione degli artigiani. I rappresentanti delle categorie, dopo aver ringraziato la commissione per la sensibilità dimostrata nell'ascoltare la voce dei soggetti produttivi della provincia, hanno posto l'attenzione sulle tante difficoltà che devono fronteggiare ad iniziare dall'accesso al credito poco garantito dalle banche e dagli istituti locali che applicando tassi al limite di quelli consentiti dalla legge scoraggiano gli investimenti della media e soprattutto piccola imprenditoria, così come si sono augurati che il servizio dello sportello unico, oggi già in funzione presso il Comune di Cosenza, venga esteso a tutti gli enti locali in modo tale da superare intoppi e lungaggini burocratiche. Nel corso della discussione sono intervenuti i consiglieri Melfi, Senise e Longo. Giacomo Mancini jr ha concluso i lavori affermando: "Questa nuova commissione ha intenzione di lavorare alacremente sia impegnando la Giunta Provinciale, ma anche stimolando la Giunta Regionale a delegare compiti e funzioni che la legge ha attribuito alla Provincia. Il nostro intento è quello di stare al fianco dei soggetti produttivi che sono parte trainante dell'economia. A tal fine riteniamo utile che la Provincia attribuisca parte del proprio bilancio per il finanziamento dei consorzi e cooperative fidi in modo tale da aiutare la nascita di nuove imprese. Così come riteniamo indispensabile- ha concluso Giacomo Mancini jr - puntare sulla formazione professionale, da non intendere più come inutile attività clientelare, ma, al contrario, da considerare come strumento per far apprendere ai giovani disoccupati un'arte o un mestiere con un immediato inserimento nel mondo del lavoro".

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19-2-2001

L'ormai noto incontro tra il Sottosegretario alla Difesa ed il Sindaco di Cosenza, al quale hanno anche preso parte due dirigenti cosentini dei DS ed il coordinatore regionale del PSE, ha fornito l'occasione per svolgere un'attenta analisi politica in vista dell'importante e difficile scadenza elettorale della prossima primavera per vincere la quale, è stato il pensiero unanime dei partecipanti, il centro-sinistra dovrà impegnare le migliori energie presenti sul territorio valorizzando al meglio ogni singolo partito e movimento che compone la coalizione. In questa direzione l'on. Marco Minniti ha espresso piena ed incondizionata condivisione alla linea del PSE tesa alla rivendicazione di un'adeguata rappresentanza istituzionale giustificata dall'importante successo in termini di consensi ottenuti dal PSE alle ultime regionali, in ciò confermando e rafforzando il documento approvato da tutti i rappresentanti calabresi dei partiti del centro-sinistra nella riunione di Lametia in cui è stata sollecitata una rapida e positiva conclusione della vicenda, in merito alla quale, in più occasione gli esponenti dei DS, ai diversi livelli, avevano suggerito come possibile soluzione quella delle dimissioni del candidato a presidente sconfitto che occupa il seggio assegnato al PSE. Si prende, quindi, atto della frettolosa "smentita" dei DS, che non può che avere come conseguenza, se si vuole affrontare uniti la prossima campagna elettorale, quella di riconsiderare le candidature nei collegi della Camera e del Senato. In conclusione è del tutto evidente come la limpida e condivisa posizione del PSE rappresenti una questione politica seria, che nulla ha a che vedere con le aspirazioni personali dell'ex direttore del TG1 il cui impegno in Calabria non è certo stato né richiesto né sollecitato dal PSE.

IL COORDINAMENTO REGIONALE

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20-2-2001

Si è riunita la commissione consiliare permanente con delega ai Trasporti ed alle attività economiche e produttive su convocazione del presidente Giacomo Mancini jr. La commissione ha discusso sulla notizia pubblicata con molto risalto dagli organi di informazione locali riguardante la recente delibera adottata della Giunta Regionale che attribuisce i punteggi ai comuni per l'ottenimento dei finanziamenti della legge 488. La Commissione ha stigmatizzato la decisione della Giunta Regionale che penalizza fortemente tutti i Comuni della Provincia di Cosenza ad elevata vocazione turistica come quelli della Sibaritide, del Tirreno, del Pollino e del Savuto a vantaggio di molti comuni del reggino che hanno avuto l'attribuzione del massimo punteggio. I consiglieri presenti evidenziano con allarme i criteri discutibili adottati dalla Giunta Regionale che hanno determinato l'esclusione dalla graduatoria di molti importanti comuni della Provincia di Cosenza tra i quali, stranamente, secondo la regione, nessuno possiede i requisiti per accedere ai cospicui finanziamenti previsti dalla legge sul Turismo. Tale discutibile comportamento, a detta di tutti i componenti della commissione, sia di maggioranza che di opposizione, denota una cultura campanilistica e clientelare.

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23-2-2001

La limpida linea politica del PSE tesa ad ottenere un'adeguata rappresentanza istituzionale, proporzionata all'importante successo in termini di consensi ottenuti alle ultime regionali, ha trovato pieno ed incondizionato accoglimento da parte dei responsabili regionali del centro-sinistra e di autorevoli componenti del governo nazionale. Nell'ultima riunione, svoltasi venerdì scorso a Lametia, i segretari ed i coordinatori dei partiti e dei movimenti che compongono la coalizione hanno approvato con voto unanime un documento, poi, inviato al candidato premier Francesco Rutelli ed ai segretari nazionali, in cui si è chiesto con forza una soluzione in tempi rapidi della questione sollevata dal PSE che, se protratta, rischia di indebolire ulteriormente uno schieramento già provato dalla sconfitta regionale e che in Calabria risente della mancanza di una leadership autorevole e riconosciuta. Nella stessa giornata, Marco Minniti, sceso a Cosenza, nel corso di una riunione del suo partito ha sottolineato, con un intervento di notevole spessore, l'importanza, nell'imminenza delle scelte in vista della campagna elettorale, dell'impegno delle energie migliori presenti sul territorio e della valorizzazione delle diverse culture che compongono la coalizione ad iniziare da quella socialista che a Cosenza, che è stata definita con trasporto "la capitale della sinistra calabrese", in provincia e nella regione è autorevolmente rappresentata dal PSE. In una situazione nella quale si intravedono elementi di ricomposizione e di ritrovata unità, non possono che rappresentare un motivo di disturbo le dichiarazioni da parte di chi, evidentemente cresciuto alla scuola politica di Pippo Baudo, fa fatica a distinguere una limpida posizione politica da uno scontro personale che non è mai stato cercato né voluto. Così come non possono che nascondere cattivi presagi anche alcuni atteggiamenti da parte di coloro che portano avanti versioni inconciliabili: una che utilizzano negli incontri privati, l'altra che trovano comodo spendere nelle dichiarazioni pubbliche. Alla luce di queste considerazioni, il coordinamento regionale del PSE si riunirà mercoledì prossimo alle ore 18.30 presso la sede di Corso Umberto per fare il punto sugli adempimenti burocratici propedeutici alla presentazione della propria lista e dei propri candidati.

IL COORDINAMENTO REGIONALE

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01-03-2001

Si è riunito il coordinamento regionale del PSE alla presenza dell'on. Giacomo Mancini, che ha preso in esame la situazione politica a pochi giorni dall'ormai imminente scioglimento delle Camere. Il centro-sinistra ha registrato in queste ultime settimane importanti momenti di recupero. Anche in Calabria la visita del candidato premier Rutelli, ovunque salutato con viva simpatia, ha suscitato l'interesse e la mobilitazione di larghi settori dell'opinione pubblica regionale. Il centro-sinistra resta, però, in Calabria tuttora impigliato nella pretattica delle candidature e dei veti incrociati. Il PSE ritiene che questa condizione debba essere rapidamente superata e che con la massima urgenza vada ripreso il dibattito sui temi politici e programmatici di fondo, per puntare con fermezza a fronteggiare e battere la coalizione di centro-destra. Occorre perciò ricreare all'interno dello schieramento la compattezza di tutte le componenti, per impegnare univocamente il loro consenso e il loro sforzo, evitando i rischi di una dispersione di voti che pregiudicherebbe il risultato finale. Il PSE, inoltre, accantonando ogni ulteriore polemica attorno alla vicenda del seggio regionale conquistato sul campo nelle elezioni dell'anno scorso e attribuito al candidato Presidente sconfitto del centro-sinistra, è anche e in primo luogo interessato ad evidenziare e approfondire le ragioni per le quali la coalizione della quale è componente essenziale deve riproporsi come maggioritaria in Calabria. La questione del PSE e della sua legittima richiesta di una presenza istituzionale è stata già discussa dai responsabili dei partiti di centro-sinistra nell'ultima riunione di Lamezia Terme ed è stata esposta con piena dignità nel documento politico finale trasmesso al coordinamento nazionale dell'Ulivo. Il PSE sollecita quindi e attende un nuovo incontro che affronti le questioni restate irrisolte, valutando in una logica di reciproco rispetto il peso e la incidenza di ogni singola componente nell'ambito dei vari collegi elettorali calabresi, nei quali i candidati di centro-sinistra dovranno confrontarsi con quelli del Polo.

IL COORDINAMENTO REGIONALE

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19-03-2001

Trasporti pubblici più efficienti e dimensionati sull’area urbana: il problema è stato ripreso proficuamente lunedì scorso a Palazzo dei Bruzi e si conta già per la prossima settimana di avere le prime risposte concrete. In mattinata c’è stata una riunione sulla razionalizzazione del sistema dei trasporti tra la città capoluogo e i Comuni della Valle del Savuto. Erano presenti l’Amministratore unico e il Direttore delle Ferrovie della Calabria, i Sindaci ed i loro rappresentati dei comuni di Grimaldi, Scigliano, Lago, Mangone, Rogliano, Altilia, Colosimi e Marzi; il presidente della Commissione comunale per le politiche dell’Area Urbana, Anton Livio Perfetti, gli assessori Giuseppe Pierino, Franco Piperno e Pietro Mari ed ha partecipato anche Giacomo Mancini jr., presidente della commissione con delega ai Trasporti ed alle Attività Economiche e Produttive della Provincia di Cosenza. I sindaci della Valle del Savuto hanno evidenziato le difficoltà e le inefficienze tecniche ed infrastrutturali che oggi non rendono competitivo il trasporto pubblico rispetto al mezzo privato. Sono stati chiesti collegamenti più rapidi e soprattutto una politica tariffaria integrata che, da una parte, consenta alle aziende di trasporto una riduzione dei costi e, dall’altra, consenta ai cittadini un vantaggio economico nella scelta del mezzo pubblico. All’interno dell’area urbana si è concordato che sono due le emergenze che hanno priorità sulle altre e cioè: il trasporto dall’area industriale di Piano Lago e, quindi, dai Comuni dell’area del Savuto per il capoluogo ed il trasporto degli studenti che da tutti i comuni del circondario cosentino devono ogni giorno raggiungere l’Università della Calabria. In questa direzione ha svolto il suo intervento Giacomo Mancini jr che ha affermato: “Di area urbana stiamo parlando da tempo. Oggi dobbiamo avere la capacità di superare le parole per proporre ai cittadini fatti concreti. I tanti interventi infrastrutturale a cui pensiamo e che faranno dell’area urbana cosentina un polo all’avanguardia, necessitano di tempi non brevi. Per questo adesso, più che alle infrastrutture che verranno, dobbiamo proporre servizi migliori da offrire immediatamente ai cittadini che dal Savuto quotidianamente raggiungono Cosenza e l’Università. Per questo pensiamo a corse su rotaia e su gomme più rispondenti alle esigenze dei cittadini, sia a quelli che studiano e lavorano sia a coloro che in serata vogliono raggiungere il centro storico di Cosenza per motivi di svago e di cultura”. Da parte dei sindaci che hanno espresso soddisfazione per l’approccio realistico al problema, è stata data piena disponibilità a collaborare fattivamente per fare del trasporto pubblico il mezzo di maggiore convenienza sia sotto il profilo della qualità del servizio che sotto il profilo del costo economico. Da parte dei dirigenti delle Ferrovie della Calabria, che hanno illustrato lo sforzo compiuto negli ultimi anni per migliorare le infrastrutture ed i mezzi e conseguentemente la qualità del servizio, è stata offerta piena disponibilità ad accogliere ogni altra richiesta fatta dai sindaci per l’adeguamento del servizio alle esigenze di mobilità per i cittadini dell’area del Savuto. In un successivo incontro, tenutosi nel pomeriggio, tra Amaco SpA, Ferrovie della Calabria srl e Direzione Trasporto regionale di Treni Italia Spa, si è concordato di dare attuazione al progetto di integrazione tariffaria e vettoriale già predisposto tra le parti e per le aree di rispettiva competenza, predisponendo le procedure e gli adempimenti amministrativi necessari.

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02/04/2001

Si è svolto un incontro tra una rappresentanza dei DS ed una rappresentanza del PSE. Erano presenti per i DS il segretario regionale Nuccio Iovene, il segretario provinciale Mario Oliverio ed il capogruppo in Consiglio regionale Nicola Adamo. Il PSE era rappresentato dal Sindaco di Cosenza, on.Giacomo Mancini, dal segretario provinciale Salvatore Magarò, dall'assessore del Comune di Cosenza Pietro Mari, dal segretario per l'area urbana cosentina Antonlivio Perfetti e dal coordinatore regionale del partito e presidente del gruppo consiliare alla Provincia di Cosenza Giacomo Mancini jr. Al termine dell'incontro, tra l'Unione regionale dei DS della Calabria ed il PSE-Lista Mancini è stato firmato un patto federativo per le prossime elezioni politiche. Questi i punti del patto federativo: 1) le comuni esperienze amministrative e le recenti battaglie politiche ed elettorali (a partire dalle elezioni provinciali del '99 a Cosenza), nonché le comuni ispirazioni al Partito del Socialismo Europeo, hanno consolidato un rapporto positivo tra DS e PSE che ci si impegna a portare avanti a partire dalle prossime elezioni del 13 maggio; 2) questo patto è decisivo per il successo del centrosinistra in Calabria ed in particolare nell'area cosentina ed è una risorsa importante messa a disposizione di tutto l'Ulivo e del candidato premier Rutelli; 3) il patto tra DS e PSE prevede la comune presentazione delle liste per il proporzionale, alla Camera dei deputati di Marco Minniti, in rappresentanza dei DS e di Giacomo Mancini jr. in rappresentanza del PSE; 4) il presente patto è la base, infine, per costruire e consolidare un rapporto più organico con l'obiettivo di costruire in Italia ed in Calabria una grande forza riformista e socialdemocratica in grado di raccogliere il meglio della tradizione della sinistra italiana.

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02/04/2001

Si è svolto un incontro tra una rappresentanza dei DS ed una rappresentanza del PSE. Erano presenti per i DS il segretario regionale Nuccio Iovene, il segretario provinciale Mario Oliverio ed il capogruppo in Consiglio regionale Nicola Adamo. Il PSE era rappresentato dal Sindaco di Cosenza, on.Giacomo Mancini, dal segretario provinciale Salvatore Magarò, dall'assessore del Comune di Cosenza Pietro Mari, dal segretario per l'area urbana cosentina Antonlivio Perfetti e dal coordinatore regionale del partito e presidente del gruppo consiliare alla Provincia di Cosenza Giacomo Mancini jr. Al termine dell'incontro, tra l'Unione regionale dei DS della Calabria ed il PSE-Lista Mancini è stato firmato un patto federativo per le prossime elezioni politiche. Questi i punti del patto federativo: 1) le comuni esperienze amministrative e le recenti battaglie politiche ed elettorali (a partire dalle elezioni provinciali del '99 a Cosenza), nonché le comuni ispirazioni al Partito del Socialismo Europeo, hanno consolidato un rapporto positivo tra DS e PSE che ci si impegna a portare avanti a partire dalle prossime elezioni del 13 maggio; 2) questo patto è decisivo per il successo del centrosinistra in Calabria ed in particolare nell'area cosentina ed è una risorsa importante messa a disposizione di tutto l'Ulivo e del candidato premier Rutelli; 3) il patto tra DS e PSE prevede la comune presentazione delle liste per il proporzionale, alla Camera dei deputati di Marco Minniti, in rappresentanza dei DS e di Giacomo Mancini jr. in rappresentanza del PSE; 4) il presente patto è la base, infine, per costruire e consolidare un rapporto più organico con l'obiettivo di costruire in Italia ed in Calabria una grande forza riformista e socialdemocratica in grado di raccogliere il meglio della tradizione della sinistra italiana.

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09/04/2001

 Finalmente dopo anni di vuote parole l’area urbana cosentina inizia a prendere forma concreta. L’accordo siglato tra il Comune di Cosenza e le cinque aziende di trasporto della città, infatti, consentirà ai 200.000 residenti nell’area che fa capo a Cosenza e che si snoda da Montalto alla Presila  dai Casali alla Valle del Savuto di potersi spostare con mezzi pubblici, sia quelli su gomma sia quelli su rotaie, pagando un solo biglietto ed avendo la possibilità di cambiare e di utilizzare più mezzi.L’innovazione è rivoluzionaria e dimostra come fosse giusta l’intuizione che il sindaco di Cosenza ha avuto l’anno scorso quando, venendo incontro alle esigenze dei docenti e degli studenti universitari, ha predisposto un autobus diretto tra il centro di Cosenza e l’università della Calabria.Nonostante tale provvedimento fosse stato avversato da parte di coloro che hanno aizzato contro gli autobus  le guardie Municipali, ha avuto l’indubbio merito di evidenziare l’anacronismo di un sistema che prevedeva confini tra municipi del tutto superati dallo svolgersi della vita quotidiana e che con il provvedimento odierno sono stati cancellati del tutto.Il PSE esprime il suo plauso per l’opera svolta in questa direzione da tutta l’amministrazione Comunale di Cosenza  ed in particolare dall’assessore Giuseppe Pierino che ha avuto la capacità e la caparbietà di raggiungere un risultato che migliorerà la vita di tutti i cosentini, così come merita una giusta sottolineatura il lavoro svolto da Antonlivio Perfetti, presidente della Commissione dell’Area Urbana del Comune, e di Giacomo Mancini jr. presidente della Commissione Trasporti della Provincia, che ha fatto proprie le giuste sollecitazioni provenienti dai sindaci della Valle del Savuto al fine di diventare parti integranti dell’area urbana.

IL COORDINAMENTO CITTADINO DEL PSE

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12/04/2001

Giacomo Mancini jr, candidato alla Camera dei Deputati nella lista proporzionale DS-PSE, ha incontrato alcuni rappresentanti del corpo docenti, dei genitori e degli studenti di alcuni  istituti di scuole superiori della città di Cosenza.L’incontro è stata l’occasione per discutere sui problemi che affliggono il mondo della scuola e dell’istruzione.Giacomo Mancini jr ha affermato:“Nell’istruzione siamo fermi agli anni lontani.

La Calabria è una delle ultime regioni europee per quanto riguarda la conoscenza delle lingue straniere. L’inglese non è conosciuto, e non è parlato né dalle burocrazie pubbliche, né dai ceti professionali.

Così come manca la conoscenza dei linguaggi informatici e l’utilizzo dei computer.

A Cosenza in questi anni molto è stato fatto dall’amministrazione comunale che ha finanziato corsi di lingue gratuiti per tutti i cittadini ed ha regalato migliaia di computer alle scuole: uno per ogni classe.Può essere un esempio da seguire per tutta la regione e per il Paese.

Così come deve essere consentito agli studenti di poter viaggiare per l’Europa in modo da poter facilitare la conoscenza delle diverse culture e di favorire una mentalità lontana dal gretto provincialismo, ma più cosmopolita.

In questo gli insegnanti hanno un ruolo di fondamentale importanza. Ecco perché è necessario predisporre un sistema che gratifichi il corpo docente a livello economico, ma che consenta anche agli alunni di pretendere un insegnamento attuale e dinamico”. 

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13/04/2001

Sarebbe stato ragionevole pensare che, dopo le  figuracce rimediate nella vicenda del Co.Re.Co. da  Spagnolo e da Aloi, il locale gruppo dirigente di AN stendesse un pietoso velo sulla sporca faccenda.

Purtroppo così non è: mentre il lupo ciociaro, sempre più spelacchiato, si lecca le ferite, siamo costretti a sentire gli ululati del suo più fedele ed arrogante cucciolo.L’occasione è data dalla notizia che il Consiglio di Stato ha fissato, per il 20 aprile, l’udienza in cui esaminare il ricorso presentato dal Comune di Cosenza in merito alla pratica di assestamento del bilancio 2000. Il Sig.Vigna, noto per essere più presente dietro alle porte degli Uffici del CO.RE.CO di Cosenza che nel Consiglio Comunale, ritiene di poter offendere le più alte istituzioni democratiche paventando che, la legittima e documentata attività di autotutela posta in essere  dal Sindaco di Cosenza e della Giunta Comunale, possa “nientepopodimenoche” ….”mettere in pericolo la serenità di giudizio del Consiglio di Stato”.Gli azzardati ed irriverenti sproloqui di Vigna, non meriterebbero alcun commento, ma viene voglia di chiedere a Mancini l’edizione di un supplemento dei manifesti della serie “OHI ‘CO”. Il testo potrebbe essere : ….”Ohi ‘Vi, a politica è na cosa seria, ….nun’è robba pi quatrarielli insolenti……” 

IL COORDINAMENTO POLITICO DEL PSE-LISTA MANCINI 

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17/04/2001

Giacomo Mancini jr, candidato alla Camera dei Deputati con la lista proporzionale DS-PSE in Calabria, continua la propria campagna elettorale. Nella giornata ha partecipato ad alcuni incontri nei quartieri e nei rioni di Cosenza.

Nel corso degli incontri ha avuto modo di affermare:

“Noi auspichiamo che il risultato delle elezioni possa determinare la nascita di una nuova classe dirigente più colta e preparata che sappia avvicinare la Calabria alle altre regioni d’Europa. Per fare ciò sarà fondamentale riformare tutta la struttura burocratica del settore pubblico,in modo particolare quello regionale, che ancora oggi rappresenta un pesante fardello e costituisce un rallentamento allo sviluppo.In Calabria i dipendenti regionali sono un esercito di 4341 unità: ciò significa che c’è un dipendente ogni 475 abitanti a fronte di quanto avviene in Lombardia dove c’è un dipendente regionale solo ogni 1964 cittadini.Questo esercito che riceve un appannaggio medio (per i dirigenti) di circa 121 milioni all’anno, però, molto raramente garantisce ai cittadini servizi rapidi ed efficienti: basti pensare che la conoscenza delle lingue e l’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche rappresenta una rarissima eccezione.

Il problema non è nuovo: nei primi anni ottanta una docente dell’Università di Siena ha pubblicato sull’argomento uno studio approfondito che, sfortunatamente, non ha trovato l’attenzione che avrebbe meritato.A distanza di anni, non si può certo dire che l’attenzione sia cresciuta, eppure la materia è di fondamentale importanza.

Una regione che ambisce ad essere parte integrante dell’Europa, infatti, dovrebbe avere una struttura burocratica preparata ed efficiente che sia in grado di avere continui rapporti di collaborazione paritaria con le istituzioni di Bruxelles”.

IL COORDINAMENTO POLITICO DEL PSE-LISTA MANCINI 

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25-4-2001

Giacomo Mancini jr, candidato alla Camera dei Deputati con la lista proporzionale DS-PSE in Calabria, ha partecipato ad un incontro promosso da un’associazioni di piccoli e medi imprenditori operanti nella provincia di Cosenza.

Nel corso dell’incontro ha affermato:

“Il sistema del credito in Calabria è molto arretrato. Non è raro il caso in cui gli uffici postali offrano ai cittadini un servizio migliore di quello predisposto dai vari istituti di credito che invece di aiutare ed incentivare gli investimenti, proponendo prestiti a tassi agevolati e richiedendo minori garanzie, si limitano a rastrellare i risparmi depositati dai calabresi per poi portare i capitali al di fuori della regione.

Le piccole e medie imprese che potrebbero rappresentare una risorsa per l’economia regionale non sono aiutate: per un giovane imprenditore diventa quasi impossibile accedere ad un fido di soli cinquanta milioni.

Anche gli enti che il governo centrale ha predisposto ben capendo l’importanza di un’attenta politica che andasse incontro e sostenesse le nuove idee che producono impresa e occupazione, in Calabria non funzionano per come dovrebbero perché gestiti e diretti con la vecchia impostazione clientelare da parte di personaggi che hanno gravi responsabilità per quanto riguarda il passato.Se si vuole veramente aiutare chi cerca di fare impresa nella nostra regione è necessaria una decisa sterzata. In questa direzione devono impegnarsi anche le Camere di Commercio e le Associazioni degli Industriali che non possono non far sentire la propria voce”. 

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27/04/2001

Intervenendo questa mattina all’incontro-dibattito promosso dal presidente dell’Assindustria di Cosenza De Rose,  Giacomo Mancini jr , candidato alla Camera dei Deputati nella lista proporzionale dei DS ha rivolto la propria attenzione sulle difficoltà esistenti per lo sviluppo delle attività imprenditoriali nella Regione Calabria. “I giovani intenzionati ad avviare nuove imprese – ha detto Giacomo Mancini jr. - dovrebbero godere di un aiuto maggiore e trovare interlocutori più attenti e disponibili nelle istituzioni. In questo senso – ha aggiunto -  gli istituti di credito rivestono un ruolo fondamentale. I tassi applicati dalle banche sugli affidamenti sono ancora eccessivamente alti mentre le pratiche burocratiche per ottenere un finanziamento anche di soli 50 milioni, sono lunghe, farraginose e spesso insufficienti quando non sussistono le garanzie, anche queste piuttosto eccessive. E’ necessario dunque – ha detto ancora Giacomo Mancini jr – infliggere una radicale sterzata al sistema ed in questa direzione le Associazioni degli industriali possono assumere un ruolo maggiormente propositivo, di attacco e di denunzia di queste situazioni che lambiscono e mettono in difficoltà tanti piccoli imprenditori che invece manifestano l’intenzione e le possibilità di creare nuovi posti di lavoro. Il governo centrale in questi anni ha proposto diversi metodi per attingere ai finanziamenti pubblici, ma tali iniziative avrebbero avuto maggior successo in Calabria se la loro applicazione non fosse stata gestita dai vecchi responsabili della politica clientelare, i quali hanno notevolmente rallentato l’attuazione di questi nuovi strumenti legislativi. In Calabria – ha concluso il candidato al proporzionale per la lista dei Ds – esistono le risorse sul territorio per la crescita dell’impresa e dello sviluppo. Esiste un insieme di fattori, che ancora oggi non viene valorizzato nella maniera più corretta”.

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28/04/2001

“La vostra presenza nella vita quotidiana della città, deve rappresentare un valido punto di riferimento per le nuove generazioni. I giovani di Cosenza hanno bisogno dei suggerimenti, delle indicazioni, dell’esperienza dei cittadini più anziani”. Lo ha detto questa sera Giacomo Mancini jr., candidato alla Camera dei Deputati nella lista proporzionale dei Ds, intervenendo alla celebrazione del primo anniversario della nascita dell’Associazione anziani volontari Sant’Aniello “Insieme solidali”.

“Quanto si è svolto nel primo anno di attività del centro – ha detto Giacomo Mancini jr. rivolgendosi ai numerosi membri dell’Associazione –  rappresenta un esempio importante da seguire per i vostri figli e per i vostri nipoti. La nostra comunità sta crescendo anche e soprattutto grazie alla presenza di persone non più giovanissime che però rimangono parte integrante della vita civile, in grado di tramandare il loro bagaglio di esperienze alle generazioni più giovani”.

“La vicinanza anche logistica del centro anziani alla città dei Ragazzi – ha aggiunto Mancini jr. – è significativa ed indica la volontà tesa ad unire il dinamismo dei giovani alla voglia di lottare che è dentro ognuno di voi”.

All’iniziativa, organizzata da Amedeo De Giacomo, presidente dell’associazione “Insieme Solidali”, è intervenuto anche il Sindaco di Cosenza On. Giacomo Mancini e l’assessore di Palazzo dei Bruzi Pietro Mari. Nel corso della manifestazione la presidentessa della Croce Bianca di Cosenza Michela Scaramuzzo ha preannunciato l’istituzione di un’unità mobile che troverà accoglienza nelle immediate adiacenze della struttura in virtù di una nuova concessione emanata dal Comune e che presterà servizio di assistenza ai frequentatori del centro.

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02/05/2001

 "A Cosenza, non da oggi, ma da otto anni circa a questa parte, è in atto un profondo cambiamento, proteso a trasformare in meglio la città dei Bruzi, diventata un vero fiore all’occhiello per tutto il Mezzogiorno del Paese”. Lo ha detto questa mattina Giacomo Mancini jr., candidato alla Camera dei Deputati nella lista proporzionale dei Ds, incontrando alcuni degli imprenditori edili attualmente impegnati nella costruzione di opere sul territorio locale. “L’amministrazione comunale ha saputo snellire i percorsi burocratici ed ha creato i presupposti necessari per consentire l’apertura di nuovi cantieri, ma il merito di questa crescita strutturale – ha detto ancora Giacomo Mancini jr. – va attribuito soprattutto ai progettisti ed agli operai che anche sotto le intemperie, hanno saputo lavorare con impegno e passione, per migliorare l’estetica della città di Cosenza. Costruire rispettando le regole – ha aggiunto Giacomo Mancini jr. – significa creare un indotto economico di notevole portata, del quale beneficia l’intera collettività".

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03/05/2001

Giacomo Mancini jr, candidato alla Camera dei Deputati con la lista proporzionale DS-PSE in Calabria, ha fatto visita a Corigliano, dove ha partecipato ad una affollata assemblea.

Nel corso dell’incontro ha affermato: “La Calabria deve ambire ad essere una regione europea e mediterranea. Per far questo è indispensabile attuare una seria politica dei trasporti. In questi anni si è solo parlato dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria i cui lavori procedono tra mille difficoltà. E’ necessario pensare a qualche cosa di diverso ad iniziare dal potenziamento dei collegamenti sulla costa ionica con l’autostrada e la linea ferroviaria da Reggio Calabria a Taranto. Deve essere posta, cioè, maggiore attenzione sulle autostrade dei mari e dei cieli.

La nostra regione ha 800 Km di coste, ma un solo grande porto che è quello di Gioia Tauro che è diventato il primo porto container del Mediterraneo, Non ci sono porti per i Balcani e per tutto il mare Ionio. Il porto di Sibari, che oggi è completamente fermo, potrebbe rappresentare la testa di ponte dell’occidente con gli altri paesi orientali.

Il potenziamento delle autostrade dei mari favorirebbe poi una maggiore sicurezza ed un risparmio in termini di tempo per quanto riguarda il trasporto delle merci. Non avremmo più TIR incolonnati sulle autostrade, ma una via veloce da Genova a Gioia e da Sibari a  Trieste.Così come bisogna potenziare le autostrade dei cieli. In Calabria esiste soltanto l’aeroporto di Lamezia che, oggi, offre soltanto voli per Roma e per Milano a costi molo elevati. Andata e ritorno per Milano costa più di un milione. La Calabria ha bisogno di un grande aeroporto internazionale con voli per tutte le capitali europee con tariffe accessibili e per tutte le tasche.”

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06/05/2001

Piazza dei Bruzi stracolma, questa mattina a Cosenza, per la riuscitissima manifestazione dell’Ulivo, grazie all’ottima organizzazione che ha sconfitto anche il tempo incerto.

 Rutelli è stato invece bloccato dal maltempo, che non ha consentito il suo decollo da Napoli, ma non ha fatto mancare la sua voce, con un collegamento telefonico.  E, comunque, la folla ha trovato motivi di entusiasmo nei discorsi degli oratori ed in particolare in quello conclusivo di Achille Occhetto, che, spesso interrotto dagli applausi, ha riscosso un indubbio successo personale.

Francesco Rutelli,  leader dell’Ulivo, ha esordito con un saluto al Sindaco on. Giacomo Mancini, “grande uomo, grande combattente che ha dato tanto alla nostra nazione”. Quindi, il saluto alla “civilissima” città di Cosenza “che – ha detto- già tante soddisfazioni ha dato al centrosinistra e che certamente lo farà anche il 13 maggio”. Rutelli ha invitato ad essere compatti “per sostenere l’unico programma che assegna le giuste priorità al Sud e per combattere chi vorrebbe affidare il Paese a gente che non è neppure in condizioni di cantare l’inno nazionale”.

Prima di Rutelli, anche Occhetto ha molto insistito sull’ antimeridionalismo della destra, ricordando quanto la sinistra ha storicamente fatto per il Sud. “La sinistra riformista, con le sue diverse anime riunite sotto l’Ulivo – ha sostenuto Occhetto-  rappresenta il vero futuro del Paese e del Sud. Sono qui per mettermi al servizio della Calabria, di Cosenza e della sua Università, che dovrà diventare la prima forza a disposizione delle nuove generazioni meridionali”.

Applausi anche per il più giovane della compagnia, Giacomo Mancini junior, candidato nella Lista proporzionale,che ha dato appuntamento a tutti per il 14 maggio nuovamente in piazza dei Bruzi “per festeggiare la vittoria di Rutelli. Siamo orgogliosi – ha proseguito Mancini- di essere cosentini. Vogliamo diventare orgogliosi di essere calabresi e prendere esempio da quanto fatto in questa città”.Il ministro Agazio Loiero non ha mancato di sottolineare come queste elezioni decideranno il futuro del Sud, mentre, in apertura della mattinata, Paolo Palma e Geppino Camo avevano incitato a sconfiggere una destra che si affida a vecchie pratiche clientelari e a vuoti  slogan. 

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10/05/2001

“La Calabria rappresenta ancora oggi il fanalino di coda dal Paese, dal punto di vista della dotazione strutturale ed a livello di disoccupazione. La responsabilità però è anche di quei calabresi che nel passato hanno dato fiducia ad una classe dirigente di cui hanno fatto parte anche personaggi di grande spessore politico, ma rivelatasi complessivamente impreparata e più propensa ad alimentare il clientelismo, che a risolvere le problematiche della nostra Regione”. Lo ha detto Giacomo Mancini jr., candidato alla Camera dei Deputati nella lista proporzionale dei DS, intervenendo questa mattina ad un incontro con gli studenti dell’Università della Calabria, organizzato dal centro studi Omega, presso l’Aula Caldora dell’ateneo di Arcavacata. Nel corso del dibattito, Giacomo Mancini jr., ha ribadito alcuni concetti fondamentali del proprio programma politico, soffermandosi in particolare sull’inefficienza dei trasporti. “L’aeroporto di Lamezia Terme – ha detto Giacomo Mancini jr. – deve diventare uno scalo internazionale, collegato alle principali capitali europee, con tariffe eque ed accessibili. Un primo esperimento tentato in questa direzione dalla Ryan Air sulla tratta Lamezia-Londra, ha riscosso notevole successo ma è stato sospeso dopo poche settimane, con gravi responsabilità della giunta regionale di centro-destra in carica. Ma oltre alle autostrade dei cieli – ha aggiunto Giacomo Mancini jr. – penso alle autostrade dei mari, alla valorizzazione del porto di Gioia Tauro ed alla realizzazione di uno scalo portuale a Sibari proteso verso il bacino del Mediterraneo”.

In merito alla propria appartenenza politica, Giacomo Mancini jr. ha inoltre precisato di essere “orgoglioso della militanza socialista espressa in oltre un secolo di storia politica dalla famiglia Mancini, mentre altri candidati hanno attuato negli ultimi tempi la pratica del trasformismo votata ad assecondare esclusivamente i propri interessi economici e di potere”.

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08/06/2001

Giacomo Mancini jr, deputato al Parlamento, è intervenuto alla manifestazione dal titolo “Abbiamo vinto” organizzata dal PSE-Lista Mancini svoltasi nel Salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi a Cosenza.

“(…) Oggi vogliamo commentare una vittoria, ma da oggi vogliamo iniziare a pensare e progettare le vittorie future. Il successo elettorale ottenuto il 13 maggio è ancora più significativo ed ha una valenza maggiore perché registrato in occasione di una sconfitta amara, anche se annunciata e largamente pronosticata le cui cause hanno radici profonde e risalenti nel tempo.

I cinque anni di governo del centro-sinistra, sebbene costellati da buoni successi, sono stati caratterizzati e percepiti dagli elettori come anni di contrasti e scontri violenti tra i sostenitori di due linee politiche diverse, quella tendente a dar vita ad un partito democratico di tipo americano, e quella della creazione di un grande partito del socialismo europeo.

In nome di queste diverse concezioni si sono spesi, logorandosi a vicenda,  Prodi e Rutelli per l’una e Amato e D’Alema per l’altra.

(…) A questi contrasti nazionali, si sono assommate le nefaste scelte a livello locale a difesa di scelte che si sapeva essere perdenti in partenza.

(…) Su questa contraddizione è stata anche condotta la campagna elettorale. In Calabria abbiamo invece avuto il merito di fare chiarezza presentando agli elettori una sinistra chiaramente orientata a riproporre la sua configurazione europea con un grande partito che sappia ospitare al proprio interno le diverse anime del riformismo.

Su questa idea di sinistra ci stiamo spendendo da anni, da quando nel 1997 insieme a Mario Oliverio, affrontammo e vincemmo in maniera plebiscitaria le elezioni comunali. E per questo che abbiamo accettato il patto federativo propostoci con un  entusiasmo sul risultato, che noi sapevamo eccessivo, da Marco Minniti. Noi conoscevamo la situazione negativa di Reggio, ma sapevamo bene quanta fiducia si fosse creata nei nostri confronti anche dopo l’ottimo risultato delle regionali.

Siamo stati premiati e siamo riusciti a dimostrare che se la sinistra si presenta in maniera chiaramente legata alla rosa del socialismo europeo i fiori del centro, che non sono presenti in nessuna altra realtà continentale, non attecchiscono.

(…) Per questo successo dobbiamo ringraziare i tanti socialisti calabresi che hanno avuto fiducia nei nostri appelli e che hanno ricordato la storia migliore del socialismo italiano valorizzandola mettendola a disposizione di un grande partito della sinistra che, oggi, vogliamo contribuire a far nascere insieme.

In questo il patto federativo DS-PSE deve rappresentare il punto di partenza, ma in noi c’è la chiara e limpida intenzione di allargarlo a tutti quei settori della società che non hanno trovato nella sinistra interlocutori validi.

(…) Una sinistra moderna non può avere come unico riferimento sociale il lavoro dipendente e la difesa di quelle sue prerogative che spesso si appalesano come ingiusti privilegi; bisogna avere la capacità di parlare e di farsi capire dalle nuove professioni, dai giovani, da coloro che vogliono fare impresa, e da coloro che giustamente si sentono cittadini del mondo.

Per fare questo nei futuri assetti del nuovo partito della sinistra riformista ci deve essere spazio non solo per i compagni dell’apparato, ma anche per le energie nuove e fresche.

Questo abbiamo detto a Roma, e questo diremo domani alla direzione regionale dei DS.

(…) Tra meno di un anno saremo chiamati a scegliere il nuovo sindaco della città di Cosenza, che è una città cresciuta, cambiata e migliorata in tutti i suoi aspetti di vita sociale, culturale e urbanistica e che non vuole assolutamente tornare indietro. Il Modello Cosenza non è uno slogan elettorale, ma rappresenta l’orgoglio di tutti i cittadini di essere finalmente parte di una realtà europea. In otto anni è stato fatto tanto, noi potremmo limitarci ad esaltare i nostri meriti, ma la nostra volontà è di fare di più e di meglio. Per fare questo noi un Sindaco lo abbiamo. Un Sindaco che non solo è stato un buon Sindaco, ma un Sindaco che continuerà ad esserlo, non fosse altro perché deve recuperare quei due anni e mezzo che gli sono stati sottratti da una ingiusta persecuzione giudiziaria.

Se la sua idea dovesse essere, però, diversa noi lavoreremo per non disperdere quel patrimonio di esperienze, competenze ed  intelligenze che sono state valorizzate in questi anni  (…)”

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11/06/2001

Il segretario cittadino di Rifondazione Comunista, pur se scarsamente ascoltato, si va esercitando da tempo al tiro al bersaglio sul PSE , sul Sindaco Mancini e, per ultimo, sull’on.le Giacomo Mancini jr che, a quanto pare, ha dato all’inascoltato segretario di RC il grande dolore della sua elezione alla Camera dei Deputati. Comprendiamo. Rifondazione Comunista, che a livello nazionale deve politicamente rispondere, più che a Nanni Moretti alla sinistra tutta,  della vittoria di Berlusconi, anche in periferia  ha avuto modo di esplicare, con i segretari cittadini alla Giulio Bruno, un ruolo sicario nei confronti di una possibile rimonta e vittoria dell’Ulivo. Si comprende, quindi, perchè il segretario cittadino di  RC commenta, acido e rancoroso, il risultato politico conseguito dal patto federativo DS-PSE  di cui l’elezione  di Mancini jr è una conseguenza meritata  sul campo. L’oscuro dirigente  di R C non capisce o fa finta di non capire e non cogliere, rispetto a un “lutto” postelettorale un po’ troppo costruito della sinistra, la connotazione di quel nostro “abbiamo vinto”, che non significa certamente indifferenza per la sconfitta del centrosinistra ma consapevolezza politica della direzione di marcia che bisogna mantenere, soprattutto in presenza degli atteggiamenti irresponsabili di RC, se si vogliono evitare alla sinistra altre sconfitte. Piaccia o non piaccia al segretario cittadino di RC, per altro così povero politicamente nelle sue argomentazioni, DS e PSE a Cosenza e in Calabria hanno “tenuto” e guadagnato consensi. In questo senso l’accordo sottoscritto si dimostra vincente  nel voto del 13 maggio e, per quanto ci riguarda, va compiutamente realizzato anche per le scadenze elettorali prossime venture.

 La sinistra, dove Rifondazione ha diviso, perde mentre dove la sinistra riesce, unita e in sinergia, senza confondere le identità, a dispiegare la sua azione politica e amministrativa,vince. E’ di questa vittoria che parliamo noi del PSE, guardando responsabilmente al futuro.

Il malanimo con cui il segretario cittadino di RC cerca di ricostruire le vicende delle elezioni amministrative del 99,delle regionali del 2000 e delle politiche 2001, riflettono semplicemente uno stato confusionale che nulla ha a che fare con l’analisi politica e che, semmai, deve preoccupare gli organismi dirigenti di RC. Per parte nostra ci limitiamo a rilevare, a fronte dello zelo e del veleno che il personaggio in questione mette nelle sue polemiche contro il PSE, che non ci è dato registrare alcuna iniziativa politica del segretario cittadino di RC nei confronti di quella destra, berlusconiana e non, di cui si dichiara antagonista. Il suo attacco demagogico all’amministrazione comunale  vanno, oggettivamente, a vantaggio dei nemici del centrosinistra. Realisticamente ci sembra di poter concludere che dobbiamo rimboccarci da subito le maniche per evitare che Rifondazione Comunista ci prepari un’altra sconfitta.

IL MOVIMENTO GIOVANILE SOCIALISTA


22/06/2001

Registriamo, in tutta serenità, il comunicato rilasciato alla stampa dagli organismi dirigenti DS in merito all’incontro avvenuto martedì ultimo scorso con l’on.Giacomo Mancini.

Le precisazioni argomentate, nel mentre nulla tolgono o aggiungono alla sostanza dell’incontro avvenuto, hanno tuttavia offerto l’occasione per interessate interpretazioni finalizzate ad accreditare disparità di vedute fra DS e PSE.

Nel merito, per restare ai fatti, vorremmo precisare che nel corso dell’incontro, non formale e dal tono molto amichevole, si sono sfiorati più argomenti : dall’opportunità di consolidare il patto federativo DS-PSE nella prospettiva del nuovo partito socialista europeo che dovrà nascere dal congresso DS, al “rilancio programmatico ed amministrativo dell'azione della giunta per l’ultimo scorcio di consiliatura”.

Per ultimo si è poi parlato dell’opportunità sollevata dai DS di affrontare per tempo le scadenze connesse alla consultazione elettorale di primavera per l’elezione del Sindaco in uno spirito di rinnovato impegno e coesione politica.

Quanto alla scelta del candidato, è stato proprio l’on.Mancini a giudicare prematura, sia per ragioni politiche che amministrative, una tale scelta pur manifestando il suo orientamento a puntare ad una candidatura femminile, senza con questo voler costituire una pregiudiziale per altre ipotesi, tutte da considerare con senso di responsabilità politica ed anche alla luce dei risultati del 13 maggio.

Quanto al comunicato di Palazzo dei Bruzi in merito all’incontro, letto senza pregiudizi e dietrologie, esso recita che “con i diessini è iniziato un discorso ad ampio raggio che continuerà….” e che, quanto alla candidatura per la guida della città , il Sindaco ha “sottolineato l’opportunità di una candidatura femminile”.

Tutto qui e nulla di più.

Da alcune interpretazioni date all’incontro emerge, invece, nettamente il predeterminato obiettivo di creare contrasti tra DS e PSE. >

Per conto nostro vigileremo ed opereremo per tutelare un’intesa politica che va nell’interesse della città e di tutta la coalizione di centrosinistra.

  La segreteria provinciale del PSE

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24/06/2001

In riferimento alla nota dal titolo "Maggioranza in pezzi. Provincia, i manciniani del Pse bacchettano lo SDI. Morrone resta al suo posto" pubblicata dalla Gazzetta del Sud a pag 26 del numero di domenica 24 giugno, si precisa che il passaggio del documento approvato a conclusione della riunione del coordinamento provinciale del PSE di venerdì 22 giugno riportato dalla Gazzetta ed interpretato dall'articolista come una "bacchettata ai cugini dello SDI", non si riferisce affatto allo SDI, le cui legittime richieste ad essere rappresentato all'interno della giunta provinciale sono sempre state sostenute dal PSE, bensì ad un piccolo partito di centro che nonostante abbia condotto la campagna elettorale contro il Presidente Acri è stato subito accettato come parte della maggioranza ed è stato già ampiamente gratificato dalla vice presidenza del consiglio provinciale.
Con richiesta di pubblicazione ai sensi della legge sulla stampa.

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25/06/2001

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27/06/2001

Dalla lontana capitale è tornato a farsi vivo il dottor Paolo Palma che, in una lettera indirizzata ai popolari riuniti preso il Centro sociale “Lanzino”, ha ripreso a lamentarsi per le “ambiguità, slealtà e disimpegni” che, a suo parere, avrebbero compromesso i risultati dell’Ulivo (e quindi anche la sua rielezione) nel Collegio di Cosenza.

         Il tono non è mutato né si è smorzato il suo rancore. Continua ad inveire contro tutti e, innanzi tutto, contro la sinistra che, nella città di Cosenza, nei suoi confronti, sarebbe stata particolarmente scorretta. Gli fa eco il Segretario del suo partito, ing. Bruno, che legge la lettera e tuona “Basta con la leaderschip dei ds”!

         Al dott. Palma e all’ing. Bruno a bassa voce vorrei consigliare di dare uno sguardo a poche semplici cifre e poi rispondere ad una ancor più semplice domanda.Il candidato alla Camera dell’Ulivo, nella città di Cosenza, ha raccolto 17.340 voti, pari al 39,87% di voti validi. Dando per scontato che tra di essi primeggiano i 3.704 voti (8.5%) che al proporzionale sono andati alla Margherita (Popolari + Asinello + Rinnovamento), non è difficile riconoscere che il dottor Palma non sarebbe andato lontano, se ai voti della Margherita non si fossero aggiunti quelli dei partiti della coalizione e, in particolare quelli dei 10.738 elettori pari al 24,68%, che, nella città di Cosenza, hanno, nel proporzionale, riversato il loro voto sul simbolo ds.

         Non meritano forse una parola di ringraziamento questi elettori? E tra di loro non sono stati forse presenti e determinanti di un avanzamento che solo a Cosenza i ds hanno registrato, gli elettori del PSE che hanno così anche inteso concorrere alla elezione di Giacomo Mancini junior?

         Capisco bene che è una conclusione dura a mandar giù sia da parte del dott.  Palma che che parte dell’ing. Bruno. Ma è una conclusione obiettiva, e quindi obbligata, con la quale bisogna fare i conti.E i conti deve farli anche l’altro Bruno, di Rifondazione comunista, che continua a sbracciarsi, proclamando platealmente: “Svincoliamoci da Mancini”!

         Per lui tale svincolo è addirittura condizione sine qua non che permette “la rinascita della democrazia e della politica in città”. Una democrazia e una politica che, evidentemente, a parere dei dirigenti di Rifondazione comunista, prosperano e si sviluppano all’ombra dell’on. Berlusconi e dell’on. Fini e dei loro superdemocratici proconsoli.

IL COORDINAMENTO POLITICO DEL PSE-LISTA MANCINI 

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02/07/2001

L’Onorevole Giacomo Mancini jr. ha fatto visita questa mattina alla Casa Circondariale di Cosenza, dove ha incontrato il direttore Filiberto Benevento, gli agenti di polizia penitenziaria ed i detenuti. Un incontro incentrato sui bisogni e sulle problematiche esistenti all’interno delle strutture penitenziarie, con particolare riferimento a quelle presenti sul territorio calabrese. “Nel recente passato – ha detto Mancini jr. – le istituzioni hanno manifestato un certo disinteresse nei confronti della complessa realtà degli istituti di pena, spesso relegata ai margini del contesto sociale. Adesso è giunto il momento di invertire la rotta e di sottoporre agli organismi competenti ogni iniziativa utile e migliorativa, attraverso un rapporto diretto e concreto con i dirigenti”. Dopo aver visitato i locali del penitenziario, accompagnato dal dottor Benevento, il giovane parlamentare si è quindi soffermato su alcune delle questioni di maggiore interesse che sottoporrà già in questa settimana, all’attenzione della commissione giustizia della Camera, di cui è membro. “La Casa circondariale di Cosenza – ha detto – necessita di un intervento per l’ammodernamento dei locali, attualmente fortemente lacunosi dal punto di vista strutturale. Esiste inoltre il problema del sovraffollamento – ha aggiunto – Non è possibile che i detenuti siano costretti a vivere in una superficie di pochi metri quadrati. Bisogna dunque prestare maggiore attenzione anche alle esigenze dei reclusi i quali hanno diritto in ogni caso, ad una condizione di vita dignitosa non sempre garantita, nonostante i grossi sforzi compiuti dalla direzione e dal personale tutto.”. In riferimento all’organico di polizia penitenziaria alle dipendenze della Casa Circondariale, l’onorevole Giacomo Mancini jr. ha sottolineato la necessità di integrarlo con nuove unità: “Secondo alcune stime - ha detto – è necessaria l’assunzione di almeno 80 elementi. Bisogna dunque espletare i concorsi in merito e rendere il personale numericamente adeguato alle esigenze”.

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09-07-2001

Giacomo Mancini jr, deputato al Parlamento e coordinatore regionale del PSE-Lista Mancini, in occasione dell’odierno incontro indetto dai consiglieri regionali del centro-sinistra a Reggio Calabria, ha inviato una lettera al capogruppo dei DS in consiglio regionale. Questo il testo:

Caro Nicola,

a causa di inderogabili impegni professionali non potrò essere presente alla riunione che i consiglieri regionali del centro-sinistra hanno indetto per questa mattina a Reggio Calabria.

            Mi auguro, comunque, che quella di oggi possa rappresentare non solo l’occasione per svolgere l’ennesima analisi dei risultati elettorali, ma anche per porre le basi di un pronto riscatto che non può che partire da una diversa strategia di opposizione che da un anno a questa parte è stata delegata unicamente alle sortite solitarie di qualche bravo consigliere.

            Dopo la sconfitta della primavera del 2000 da parte di qualcuno vi fu l’idea di affidare i compiti dell’opposizione ad un portavoce che assai raramente è stato presente nel dibattito politico regionale limitandosi saltuariamente a qualche articoletto sui giornali locali.

            Eppure la giunta regionale quotidianamente ha offerto e continua a dare spunti di critica.

Dal centro-destra non è venuta nessuna proposta per la riforma istituzionale, così come le funzioni e le competenze non sono ancora state delegate, per come avrebbero dovuto, alle provincie ed agli enti locali.<

            Poco si conosce sulla gestione dei fondi comunitari del cui impegno si è parlato strumentalmente e soltanto a fini elettoralistici durante l’ultima campagna, così come è rimasta lettera morta l’auspicata riforma del sistema sanitario e la riorganizzazione in senso più razionale e meno anacronistico dei trasporti.

            Ad iniziare da subito dovremo avere la capacità di incalzare maggiormente la giunta e di comunicare all’opinione pubblica come le tante promesse di innovazione siano rimaste tali.

            Sono convinto che da capogruppo del maggior partito dell’opposizione non mancherai su queste tematiche di far sentire la tua voce, così come, per quanto mi riguarda, insieme agli altri  parlamentari del centro-sinistra non mancheremo di incalzare il governo centrale sui troppi ritardi che affliggono la nostra regione.”

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  09-07-2001

Giacomo Mancini jr, Deputato al Parlamento, in riferimento alla grave crisi idrica che da alcuni giorni affligge la cittadinanza di Cosenza e della sua area urbana, ha presentato al Ministro delle Infrastrutture un interrogazione per sapere “ premesso che: da cinque giorni l’acquedotto che serve la città di Cosenza e la sua area urbana non eroga più acqua a causa di ingenti danni alle reti provocati da una frana, così causando enormi disagi a circa duecentomila cittadini che hanno determinato la chiusura dell’Università e messo a grave repentaglio il funzionamento dei delicati compiti di ospedali, cliniche, case circondariali ed attività produttive; il cattivo funzionamento dell’Acquedotto denominato Abatemarco è ciclico ma ciononostante nulla è stato fatto per rispondere alle sollecitazioni che i sindaci del territorio hanno indirizzato alla Regione ed alla Provincia; se e quali iniziative intenda prendere per sollecitare alla Regione Calabria ed alla Provincia di Cosenza l’applicazione della legge Galli è per impedire che il Commissario regionale per l’emergenza continui a gestire ingenti fondi senza però definire gli organismi di gestione che dovrebbero consentire un migliore servizio della rete idrica regionale.


  11-07-2001

Giacomo Mancini jr, Deputato al Parlamento, in riferimento alla grave crisi idrica che da alcuni giorni affligge la cittadinanza di Cosenza e della sua area urbana, ha presentato al Ministro delle Infrastrutture un interrogazione per sapere “ premesso che: da cinque giorni l’acquedotto che serve la città di Cosenza e la sua area urbana non eroga più acqua a causa di ingenti danni alle reti provocati da una frana, così causando enormi disagi a circa duecentomila cittadini che hanno determinato la chiusura dell’Università e messo a grave repentaglio il funzionamento dei delicati compiti di ospedali, cliniche, case circondariali ed attività produttive; il cattivo funzionamento dell’Acquedotto denominato Abatemarco è ciclico ma ciononostante nulla è stato fatto per rispondere alle sollecitazioni che i sindaci del territorio hanno indirizzato alla Regione ed alla Provincia; se e quali iniziative intenda prendere per sollecitare alla Regione Calabria ed alla Provincia di Cosenza l’applicazione della legge Galli è per impedire che il Commissario regionale per l’emergenza continui a gestire ingenti fondi senza però definire gli organismi di gestione che dovrebbero consentire un migliore servizio della rete idrica regionale.

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   13/07/2001


L'Onorevole Giacomo Mancini Jr. ha presentato un'interrogazione urgente al sottosegretario di Stato per i trasporti e le infrastrutture, Nino Sospiri, in merito alla grave situazione di isolamento in cui verte la Regione Calabria. Intervenendo durante la seduta parlamentare, Mancini jr. ha puntato l'indice sulla carenza di collegamenti e sull'inadeguatezza dei servizi che di fatto impediscono lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Oggetto delle considerazioni espresse dal deputato calabrese del PSE i lavori di ripristino dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria "iniziati ormai da diversi anni e che proseguono a rilento senza possibilità di fissarne il termine di consegna".
Successivamente Giacomo Mancini jr. ha espresso fortiperplessità in merito alle precarie condizioni in cui si trovano la statale 106 jonica che necessita di urgenti lavori di riammodernamento, ed il sistema di viabilità interno ancora molto arretrato rispetto alle
esigenze della popolazione. "Non migliore – ha aggiunto il giovane parlamentare - la situazione della rete ferroviaria, in particolare il collegamento Reggio Calabria - Taranto, che si svolge lungo una tratta ad unico binario con tutti i disagi che ne derivano. L'immobilismo manifestato in merito a tali problematiche, da parte dell'amministrazione regionale di centro-destra, negli ultimi anni, ha accentuato ulteriormente le difficoltà accusate sotto questo aspetto dai cittadini calabresi.
Nel corso del suo intervento, Giacomo Mancini jr. si è soffermato anche sulle difficoltà derivanti dalle tariffe eccessive praticate dall'Alitatlia sui voli in partenza dallo scalo di Lamezia Terme. Pochi i collegamenti garantiti, esclusivamente verso Roma e Milano, a prezzi decisamente superiori ad ognistandard. "Un biglietto di andata e ritorno con arrivo alla Malpensa, bisogna spendere una cifra vicina al milione di lire. Noi invitiamo il Governo a fornire alla popolazione calabrese, le stesse opportunità di cui fruiscono gli altri cittadini italiani, che invece sono nelle condizioni di viaggiare a costi piuttosto contenuti".

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   23/07/2001

Giacomo Mancini Deputato al Parlamento iscritto al  gruppo del DS  ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“ E’ giusto oltrechè doveroso esprimere il più vivo cordoglio per la tragica morte di Carlo Giuliani,  giovane genovese ucciso nel corso degli scontri avvenuti durante le manifestazioni di protesta contro il Vertice dei G8, ma è altrettanto doveroso esprimere sentimenti di amicizia  nei  confronti di Marco Placanica, giovane Catanzarese anche lui come Giuliani poco più che ventenne, in servizio di leva nell’Arma dei Carabinieri che ha sparato attingendo mortalmente il manifestante spinto, da quanto ci è dato capire dopo aver osservato i filmati, dalla necessità di difendere la propria incolumità e quella degli altri militari che occupavano la camionetta assaltata.

Per questo motivo non può che stupire l’eccesso di zelo da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica di Genova che non ha esitato a rubricare il fatto come un’ipotesi di omicidio volontario.

Dal punto di vista politico, poi, i fatti di Genova evidenziano ancora una  volta la grave crisi che affligge  della Sinistra ed in particolare la schizofrenica indecisione di cui sono vittima i vertici del suo più grande partito.

 Infatti, prima i governi di centro sinistra hanno lavorato per organizzare il G8  in Italia e si sono impegnati nell’individuazione di Genova come sede, poi, perse le elezioni, invece di stimolare gli altri premier Europei iscritti al Gruppo del PSE al fine di trovare una posizione  comune ed unitaria che tutelasse i bisogni e le necessità dei paesi più poveri del pianeta, si è preferito strizzare l’occhio al portavoce dei movimenti antiglobalizzazione che hanno avuto però la grave responsabilità di ingannare centinaia  di migliaia di giovani pacifisti avvallando con comportamenti indulgenti e conniventi, la presenza tra i manifestanti di pericolosi criminali, cha hanno agito spinti unicamente dalla voglia di creare disordini e distruzione.

Poi dopo i tragici accadimenti è stata ingranata una precipitosa marcia indientro sostenendo la posizione chiara e limpida espressa prima dal Presidente della Repubblica e poi dal Papa, ma sempre ondeggiando pericolasamente come nel corso della discussione alla Camera sulle dichiarazioni del Ministro dell'Interno: da una parte chiedendo le dimissioni dello stesso Ministro e allo stesso tempo mantenendo un imbarazzato silenzio sull'operato del Capo della Polizia non esente da critiche per quanto riguarda l'irruzione nella scuola Diaz".

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08/08/2001

MANCINI

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10/08/2001

Nei giorni scorsi un ministro ed un sottosegretario del governo Berlusconi si sono occupati, il primo, con una breve dichiarazione, il secondo, con un rapido sopralluogo, dei lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno- Reggio Calabria Entrambi hanno preferito le solite e ovvie frasi di prammatica ad un’analisi volta a porre rimedio ai gravi ritardi che costringono i cittadini calabresi e tutti coloro che arrivano nella nostra regione a insopportabili disagi dovuti a code interminabili e continui cambi di carreggiata che determinano situazioni di grave pericolo e che hanno causato tragici incidenti. Molte responsabilità per questa situazione devono essere addebitate ai vertici dell’ANAS che, negli anni scorsi, hanno avallato una inconcludente politica volta ad assegnare in appalto a tante imprese diverse tratti di pochi chilometri di fatto non consentendo un lavoro veloce e coordinato, ed oggi, autorizzano scelte progettuali che presentano palesi errori nel raccordo tra le vie di comunicazioni esistenti e le nuove carreggiate dell’autostrada. L’ANAS non sta fornendo un buon servizio alla Calabria. Se la gestione dovesse continuare nella direzione imboccata che ha privilegiato il peggiore clientelismo ed emarginato le indubbie competenze tecniche interne, sarebbe cosa saggia pensare allo scioglimento dell’ANAS.

Giacomo Mancini Jr

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03/09/2001

Salvatore Giorno, coordinatore cittadino del PSE, in riferimento alle affermazioni del segretario cittadino di rifondazione comunista apparse nei giorni scorsi sulla stampa, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ pensavamo che un bagno al mare o una passeggiata al fresco nei boschi della Sila avrebbero permesso al Segretario cittadino di Rifondazione Comunista di trovare quella lucidità che è sempre mancata nei suoi ragionamenti, invece siamo costretti a constatare che la sua “ fulgida” mente anche dopo il rientro dalle vacanze, partorisce le solite amenità che si fondano su un consenziente silenzio nei confronti della destra e dei suoi vecchi e logori discorsi di grandezza, e su ingiustificati attacchi nei confronti del Sindaco Mancini e del PSE. Consiglieremmo maggiore cautela soprattutto se si pensa come fa il segretario di Rifondazione Comunista di entrare nella coalizione di Centro-Sinistra, ma visto che la politica è cosa ben più seria di un Bruno qualsiasi attendiamo che il Partito di Rifondazione Comunista fornisca altri interlocutori.

Salvatore Giorno - Coordinatore Cittadino del PSE

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10/09/2001

Veniamo a conoscenza che un quotidiano specializzato nella pubblicazione di notizie false e totalmente inventate, oggi riferisce di dimissioni dal PSE da parte del capogruppo al Comune di Cosenza. A tutt’oggi nessuna comunicazione ufficiale abbiamo ricevuto in tal senso, ove mai ciò accadesse, ne prenderemo atto con dispiacere.

IL COORDINAMENTO CITTADINO

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14/09/2001

Giacomo Mancini jr, Deputato al Parlamento, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico incontrerà gli assessori provinciali alla cultura Donatella Laudario e all’edilizia scolastica Clelia Badolato e l’assessore comunale alla scuola Maria Francesca Corigliano per concertare e pianificare insieme interventi e sollecitazioni da portare all’attenzione del governo nazionale e delle istituzioni locali al fine di offrire agli studenti ed ai docenti strumenti e mezzi adeguati per un anno scolastico proficuo. L’incontro si svolgerà lunedì 17 settembre.

 

14/09/2001

Giacomo Mancini jr, Deputato al Parlamento, ha inviato una lettera a Pietro Folena, coordinatore della segreteria nazionale dei DS, presente in città per una manifestazione politica. Questo è il testo: Caro Folena, ti scrivo per darti il benvenuto a Cosenza che è una bella città del Mezzogiorno nella quale la buona azione amministrativa del Sindaco e dei suoi collaboratori ha permesso alle forze della sinistra democratica di crescere e rafforzarsi. Avrei voluto accoglierti e salutarti di persona, ma, evidentemente, gli organizzatori della manifestazione alla quale parteciperai hanno dimenticato che in città è stato anche eletto un deputato di sinistra. Sai perfettamente che le mie idee sulla sinistra che dovremo costruire sono diverse dalle tue, ciononostante sono profondamente convinto che dal prossimo congresso dei DS debba nascere un nuovo grande partito nel quale possano convivere e confrontarsi idee e prospettive anche diverse senza il bisogno di dar vita a quegli scontri, anche personali, con i quali non si convincono nuovi elettori. Cordiali saluti e buon lavoro

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18/09/2001

Conoscevamo i signori Enrico Cardamone e Rosa Gelsomino perché iscritti al PSE ma poi espulsi perché sostenitori di Forza Italia e dei suoi candidati oggi li riscopriamo nelle vesti di politologi che discettano su vittorie e sconfitte elettorali senza però essere ben informati. Il patto federativo stipulato tra il PSE e DS ha ottenuto un così grande successo di consensi che ha permesso l’elezione di entrambi i candidati al proporzionale della quercia, cosa mai avvenuta, facendo registrare nella nostra città una percentuale record del 25%. A Cosenza i candidati del centro-sinistra hanno perso, ma grazie all’impegno profuso del PSE è stato possibile garantire quantomeno il ripescaggio del Senatore. Certamente si sarebbe potuto fare di più, occorreva però, l’impegno di tutti senza quelle prese di distanza da parte di chi scopre la passione politica soltanto quando è candidato in prima persona.

Giuseppe Limarzi Consigliere VI Circoscrizione

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24/09/2001

Salvatore Magarò, coordinatore provinciale del PSE, in riferimento all’incontro organizzato dalla federazione provinciale del PPI su quali iniziative intraprendere in vista del referendum del 7 ottobre prossimo, ha inviato la seguente lettera a Franco Bruno Segretario Provinciale del PPI.

Caro Segretario, apprendo dai giornali che hai convocato un incontro tra i rappresentanti dei partiti e delle istituzioni della coalizione di centro-sinistra per discutere su quale iniziative intraprendere in vista del referendum del 7 ottobre prossimo. Per tale interessante appuntamento non ho ricevuto l’invito, così come non lo hanno ricevuto il nostro deputato, il sindaco del Comune Capoluogo, i nostri rappresentanti alla provincia ed i nostri consiglieri comunali. Certamente la causa sarà da addebitarsi a qualche errore di segreteria che stranamente non è la prima volta che si verifica nei nostri confronti. Ti pregherei di porre rimedio anche perché non ritengo utile creare spiacevoli incomprensioni tra di noi a pochi mesi dall’importante consultazione amministrativa che ci vedrà impegnati, mi auguro, insieme.

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25/09/2001

Il quadro dirigente del PSE - Lista Mancini ha risposto compattamente all’invito rivolto dal Sindaco Giacomo Mancini di riunirsi nel pomeriggio del 24 settembre per valutare gli sviluppi della situazione politica cittadina che, allo stato, risulta contrassegnata principalmente dall’incontro delle delegazioni del PSE e della Quercia, dall’inizio della fase precongressuale DS e da alcune iniziative di rimettere in corsa lo schieramento dell’Ulivo. L’assemblea dei dirigenti politici e dei rappresentanti istituzionali del PSE - Lista Mancini ha innanzi tutto manifestato il suo compiacimento per la tenuta e il consolidamento del positivo rapporto tra PSE e Quercia, avviato col patto federativo che, nella volontà dei contraenti, segna il primo elemento fondante, a Cosenza, di una nuova formazione politica di ispirazioni democratica e riformista che si muove ed opera nel solco della grande tradizione del socialismo europeo. Il patto federativo PSE - DS garantisce nello schieramento di centro-sinistra dell’Ulivo la presenza di un nucleo forte di sinistra che arricchito dell’apporto auspicabile e auspicato di forze di ispirazione cattolica e di quelle di orientamento laico e liberale deve garantire a Cosenza la prosecuzione della gestione democratica e delle sue conquiste in ogni campo, civile, sociale e culturale impedendo che essa ritorni nelle mani di quanti hanno sgovernato la città negli anni 80. Questo è e sarà per il PSE l’obiettivo chiave della sua campagna elettorale di primavera. Perché solo impedendo alla destra di tornare nelle stanze del potere comunale, si potrà evitare di ricadere in una navigazione a vista, piatta e senza slanci, che riassorba ed annulli l’impetuosa avanzata che in nove anni di gestione del Sindaco Mancini ha cambiato il volto della città e il modo di vivere dei cittadini, portando la prima al livello di una città europea bella, colta, civile, pulita, bene organizzata e i secondi a dare il meglio di sé stessi riscoprendo l’orgoglio d’essere cosentini. In nove anni la città e i cittadini hanno fatto passi da giganti. A chi non l’ha compreso o non ha voluto comprenderlo bisognerà tornare a spiegarlo e documentarlo, mettendo in corretto rilievo i riconoscimenti che alla città e ai suoi amministratori vengano indirizzati da ogni parte d’Italia e d’Europa. Ancora più esteso e clamoroso sarebbe risultato questo progresso se la gestione Mancini, nella realizzazione del suo programma, che pure ha il merito e il vanto di veder concluso, avesse potuto contare su un impegno alto ed omogeneo del composito schieramento di forze politiche che hanno concorso a costituire la maggioranza. Solo in parte, invece, questo è accaduto, determinando frequenti e alternati momenti di tensione che, pur senza riuscire a fermarla, ha reso spesso più gravosa e difficile l’opera degli amministratori. Il quadro dirigente del PSE - Lista Mancini ritiene pertanto che questo aspetto vada attentamente esaminato, prima dell’impegno elettorale operativo per modo che possa essere evitata ogni incomprensione durante e dopo la campagna elettorale e, ai fini dell’approntamento delle condizioni ottimali perché questo avvenga, ha deciso di costituire una commissione, presieduta dal coordinatore Salvatore Magarò, per gli adempimenti relativi alla preparazione delle elezioni, compresi quelli che riguardano la scelta dei candidati.

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03/10/2001

Si è svolta una riunione del coordinamento politico del PSE con la partecipazione dei consiglieri comunali di Cosenza Domani durante la quale è stato votato all’unanimità Pietro Petrozza nuovo presidente del gruppo consiliare.

IL COORDINAMENTO POLITICO

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04/10/2001

Registriamo con sorpresa l’assegnazione delle deleghe da parte del Presidente della Provincia, il quale a più riprese, durante i colloqui estivi con i rappresentanti del PSE, aveva lodato l’operato dell’Assessore Ladaga giudicandolo uno tra i migliori della sua giunta e che per questo, sarebbe stato premiato con una delega maggiormente operativa. Auspichiamo che questa decisione non influisca negativamente sul consolidarsi dei rapporti tra PSE e DS in vista delle prossime scadenze congressuali ed elettorali.

 IL COORDINAMENTO POLITICO

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05/10/2001 

Finalmente, dopo otto anni di anonimato, il Consigliere Ferdinando Gualtieri ha fatto conoscere il proprio pensiero guadagnando cos’ l’attenzione dei giornali locali. Peccato che abbia utilizzato l’occasione per denigrare i propri compagni di partito e di gruppo, colpevoli unicamente di voler continuare a seguire la linea politica ed amministrativa del Sindaco e di voler prendere le distanze da coloro che convocano riunioni politiche all’interno dei propri studi professionali. Saremmo, pio, stati tutti più felici se quell’ossequio verso i formalismi che oggi mostra, il Consigliere Gualtieri l’avesse avuto un anno fa impedendo così che il PSE-Lista Mancini perdesse i 120 milioni che gli spettavano a titolo di rimborso elettorale per le elezioni regionali.

IL COORDINAMENTO POLITICO

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  08/10/2001

La netta affermazione del SI al referendum costituzionale di domenica scorsa è un dato importante e non può che essere letto come un apprezzamento da parte dei cittadini nei confronti del modello federalista disegnato dal governo di centro-sinistra. Al contempo, però, la bassa percentuale di votanti (solo il 34% a livello nazionale) rappresenta un elemento che deve essere analizzato con la giusta attenzione soprattutto ponendo lo sguardo al dato assai deludente per quanto riguarda la nostra regione dove i votanti sono scesi al 20%, alla provincia di Cosenza ( 21,8%), piazzatasi all’ultimo posto della graduatoria delle regioni italiane, ed alla nostra città dove nonostante i roboanti proclami del comitato per il SI i votanti sono stati appena il 24.9% degli aventi diritto. Eppure nel corso della campagna elettorale a Cosenza abbiamo dovuto assistere alle lezioncine del comitato per il SI in difesa di alcuni rappresentanti dei partiti che si sono sentiti in diritto di escludere movimenti importanti del centro-sinistra, ed ai vaticini del suo Presidente che si è spinto a considerare il referendum addirittura come un banco di prove per le prossime elezioni amministrative. Noi non pensiamo che una consultazione referendaria possa essere accostata ad un’elezione comunale, ma certo è che il dato di domenica (che sarebbe stato ancor più catastrofico se non vi fosse stata la lodevole iniziativa congiunta del Sindaco di Cosenza e del Presidente della Provincia che hanno invitato i cittadini, facendo stampare anche un manifesto, ad andare a votare per il SI) impone alla coalizione di centro-sinistra di affrontare le prossime amministrative in maniera assai diversa, caratterizzate da ben altra serietà, dando il giusto spazio innanzitutto a coloro che le elezioni, in questi anni, le hanno sempre vinte.

IL COORDINAMENTO POLITICO

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  17/10/2001

Giacomo Mancini jr, deputato al Parlamento, accogliendo le sollecitazioni provenienti dai Presidenti della provincia di Cosenza della Confederazione italiana agricoltori ( Italo Garrafa), dell’Unione Provinciale degli Agricoltori (Renzo Caligiuri) e della Federazione provinciale coltivatori diretti ( Nicola Lucchetta ), preoccupati per l’immissione nel mercato italiano di clementine provenienti dalla Spagna ma vendute nel nostro Paese sotto marchio italiano, ha presentato al Ministro per le attività produttive la seguente interrogazione: “ per sapere- premesso che le associazioni degli agricoltori italiani riferiscono che da alcuni giorni i mercati del nostro paese sono invasi da clementine c.d. “ affogliate “ provenienti dalla Spagna ma vendute al pubblico con marchi italiani, quali iniziative intenda prendere per far cessare tale operazione che non rispetta il sacrosanto diritto dei consumatori di conoscere la provenienza dei prodotto che acquistano e che è in dispregio della normativa che prevede la commercializzazione nei paesi U.E. di clementine con la foglia solo all’Italia ed alla Corsica”.

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  25/10/2001

Giacomo Mancini jr, deputato al Parlamento e membro della Commissione Giustizia (gruppo DS LìUlivo) della Camera dei, in riferimento all’intervista al Foglio di Piero Fassino, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “E’ un fatto importante che il futuro segretario dei DS affronti con coraggio e con chiarezza i temi legati all’amministrazione della giustizia nel nostro Paese. Negli anni scorsi la sinistra ha avuto la grave colpa di avere un atteggiamento “non coerente con il pieno rispetto di uno stato di diritto” avallando ed a volte anche incoraggiando , l’operato di alcune procure della Repubblica e di alcuni magistrati militanti che hanno utilizzato l’azione penale, non per perseguire corruttori e mafiosi ma al solo fine di colpire i propri avversari politici. E’ un bene che questa politica, che è stata tra le cause della sconfitta elettorale della sinistra, venga definitivamente abbandonata ed è auspicabile che per il futuro si abbia la capacità di giudicare con l’attenzione che meritino quelle proposte tendenti ad una netta divisione delle carriere dei magistrati che accusano da quelle dei magistrati che giudicano che sono volte a tutelare quei valori a quella cultura garantista che devono appartenere ad un nuovo grande partito del socialismo europeo”.

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  04/11/2001

Giacomo Mancini jr., Deputato al Parlamento, in riferimento al recente congresso provinciale dei DS, ha diffuso la seguente nota: Ho ritenuto opportuno che il saluto del PSE al congresso provinciale dei DS fosse portato da Eva Catizone che è il nostro candidato a Sindaco alle elezioni di primavera e che ha svolto un intervento di ottimo livello. A lavori conclusi mi sembra doveroso, però, offrire alcune riflessioni che mi auguro possano essere utili per rafforzare il percorso comune che in questi anni, malgrado qualche incomprensione che ha causato non utili rallentamenti, ha prodotto significativi risultati che, non devono essere dispersi in vista delle prossime scadenze elettorali, ed anche in vista delle nuove prospettive nazionali. Il patto federativo tra DS e PSE ha consentito alla sinistra riformista di aumentare i propri consensi in Calabria, dove per la prima volta superiamo di due punti percentuali la media nazionale, ed a Cosenza, dove abbiamo raggiunto il 25%, il dato più alto della nostra regione, superiore anche ai collegi storicamente rossi come Rossano (21,2%), Crotone (20,7%), Rende (20,7%), che fa registrare un incremento addirittura pari al 14% rispetto al dato regionale dell’anno prima per la lista della quercia. Nella corposa relazione del segretario provinciale hanno trovato giusta collocazione, anche quando l’accordo è stato difficile raggiungerlo, elementi che consentiranno ai nostri movimenti di combattere unitariamente nella campagna elettorale di primavera. Sono anche lieto di poter dare atto che nel corso di questi mesi insieme abbiamo fatto un notevole sforzo per indicare nella nostra candidata il candidato di tutta la coalizione, essendo certi che Eva Catizone, democratica non dell’ultima ora, ed il nostro movimento nelle amministrazioni comunali sono portatori di metodi ed iniziative rispettose di tutti coloro che sono membri della coalizione. Con noi durante gli otto anni trascorsi non ci sono stati “editti”. Sin da adesso possiamo apertamente dire che “editti” non ci saranno mai. Al contrario, invece, ci saranno sollecitazioni perché tutti diano contributi utili. Il tempo delle spartizioni è finito per sempre e per la nostra candidata sarà facile mantenere l’impegno. Dobbiamo insistere in questa direzione avendo la capacità di allargare i nostri consensi rafforzando il dialogo con quei settori della società come i ceti professionali e il mondo dell’Università con i suoi docenti ed i suoi studenti, che pur non essendo storicamente appannaggio della sinistra socialista, oggi, grazie all’ottima azione amministrativa messa in campo dal Sindaco di Cosenza, guardano alle nostre posizione con favore e con apprezzamento. Dobbiamo andare avanti insieme allargando i confini e gli obbiettivi degli attuali partiti che, purtroppo, camminano più lentamente della società che sono chiamati a rappresentare e della quale molto spesso non riescono a recepire gli impulsi e le attese. Se saremo in grado di lavorare seguendo queste linee, saremo i protagonisti dei prossimi anni, continuando l’azione di buon governo amministrativo nella nostra città ed offrendo un contributo importante alla creazione di una sinistra riformista che deve avere come obbiettivo quello di tornare ad essere forza guida del nostro paese. Mi auguro che insieme al riconfermato segretario Carlo Guccione, al quale vanno le mie più sincere congratulazioni, a Nicola Adamo, a Mario Oliverio ed a tutti i bravi compagni della nostra provincia potremo lavorare avendo questi obbiettivi comuni.

On.Giacomo Mancini jr.

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  15/11/2001

Giacomo Mancini jr., deputato al Parlamento, in riferimento ai festeggiamenti per l’anniversario della vittoria del 16 novembre 1997, ha inviato la seguente lettera al sindaco di Cosenza:
“Caro Sindaco,
domani, non sarò presente, mio malgrado, ai festeggiamenti che insieme ai tuoi bravi collaboratori hai organizzato per il quarto anniversario della straordinaria vittoria del 16 novembre 1997, quando la grande maggioranza dei cittadini con il loro voto ha espresso la volontà convinta di continuare quell’azione amministrativa, iniziata nel 1993, che ha così radicalmente cambiato il volto di Cosenza.
Sarò a Pesaro, dove avranno inizio i lavori del secondo congresso nazionale dei Democratici di Sinistra, al quale, noi socialisti, guardiamo con attenzione e con speranza.
Il nostro augurio è che a Pesaro si possa compiere un importante passo in avanti per la costituzione, anche in Italia, di un grande partito socialista e democratico di tipo europeo che sappia percepire i grandi mutamenti della società, accentuati dopo la grave crisi internazionale, che sappia rafforzare il proprio rapporto con i lavoratori tradizionalmente vicini alle posizioni della sinistra e che, nello stesso tempo, sappia costruire un rapporto positivo con i ceti delle nuove professioni con i giovani, e le loro aspettative per un futuro di pace e di giustizia, con le università, che devono costituire la spina dorsale per il rilancio delle regioni meridionali.
Seppure da lontano, sarò a voi vicino per ringraziarvi, insieme a tutti i casentini, di quanto grazie al tuo lavoro quotidiano e appassionato, che i tuoi acciacchi non hanno mai interrotto, grazie all’impegno e all’abnegazione degli assessori, dei dirigenti, di tutti i dipendenti avete fatto per Cosenza, dimostrando come anche nel Mezzogiorno si possa affermare un’ amministrazione pubblica che rappresenta un modello per le strutture ed i servizi che offre ai cittadini.

Ti abbraccio con grande affetto e ti prego di salutarmi la brava Eva Catizone che sarà un ottimo sindaco e che insieme agli onesti dirigenti del centrosinistra aiuteremo a continuare questa straordinaria esperienza amministrativa”.

On.Giacomo Mancini jr.

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 19/11/2001

- Interrogazione -

Al Presidente
della Provincia


Per sapere, premesso che
da più parti è stata evidenziata l’importanza della realizzazione, nel comune di Castrolibero, di un Polo Scolastico comprendente un Liceo Scientifico, una Ragioneria ed un Istituto per Geometri;
a tal fine la Provincia ha bandito un appalto- concorso aggiudicato ad un’ impresa cosentina;
tale aggiudicazione è stata impugnata dal Sig. Francesco Dodaro, proprietario di immobili che attualmente ospitano la Ragioneria e l’istituto Geometri che sono concessi in locazione alla Provincia dietro il corrispettivo di un canone annuo di circa 500 milioni;
il predetto Sig. Francesco Dodaro, editore di un quotidiano locale, già in passato ha esercitato pressioni nei confronti di amministrazioni pubbliche per ottenere trattamenti vantaggiosi per la propria persona e per le proprie imprese;
quali iniziative intenda prendere per assicurare il corretto svolgimento delle procedure che seguiranno il ricorso e per impedire che l’interesse dei giovani studenti di Castrolibero venga frustrato a solo vantaggio di imprenditori che sono soliti utilizzare i mezzi di informazione di cui sono proprietari per alimentare i propri affari.

Giacomo Mancini Jr

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