Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto consigliere provinciale, Giacomo Mancini jr, ai sensi
dell'art.56 del regolamento,
PREMESSO
CHE
L'art.
3 comma 2 della costituzione della repubblica stabilisce che "E' compito
della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono
il pieno sviluppo della persona umana (...)" e l'art.3 i ribadisce
che "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze
la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi,
particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità,
l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale
scopo" Le forze politiche culturali e sociali socialiste e riformiste
italiane hanno dedicato da sempre molta attenzione all'evoluzione
delle problematiche relative alla famiglia Le trasformazioni economiche
e sociali, quelle culturali e gli stessi progressi della scienza nel
campo genetico hanno indotto il Parlamento italiano a legiferare sia
per regolare la normativa già vigente sia per regolare materie nuove.
Il Legislatore ha posto negli ultimi anni una particolare attenzione
alle questioni economiche e sociali anche avvalendosi di particolari
studi: si ricordano quelli svolti dalla Commissione sulla povertà
in Italia (che periodicamente. pubblica un rapporto), quello sulla
riforma del welfare della Cormnissione per l'analisi della compatibilità
macro economica della spesa sociale ; nonchè le indagini del CNEL).
il processo riformatore ha interessato pertanto vari aspetti della
vita familiare e ne sono prova i vari provvedimenti legislativi, che
di seguito si citano, senza pretesa di completezza: la riforma del
diritto di famiglia, la legge sul divorzio, la legge sull'affido e
l'adozione, la legge sull'interruzione di gravidanza, la legge sui
consultori, la riforma del processo minorile, la legge sull'adozione
internazionale, la legge sulla mediazione familiare, la legge 285-98
per la promozione dei diritti e opportunità per l'iniziativa e l'adolescenza,
la legge sulle pari opportunità, gli art.65 e 66 dell'ultima legge
finanziaria a favore delle famiglie numerose e della maternità. Gli
ultimi provvedimenti citati, in particolare, sembrano avvertiti dalle
difficoltà sopportate da parte di diverse famiglie ad affrontare il
problema economico e del nesso esistente tra carico familiare e povertà.
Tale nesso è dimostrato da diversi studi. La Commissione Onofri, nella
relazione al Parlamento sulla povertà in Italia del 1995 accenna alla
riduzione della povertà, rispetto al decennio precedente delle fasce
di popolazione più anziana, mentre segnala la crescente povertà nelle
altre fasce; lo studio della Banca d'Italia sui bilanci delle famiglie
italiane è pervenuto alle seguenti conclusioni: l'aumentare del numero
dei figli cresce tendenzialmente la povertà; analogo nesso esiste
quando nel nucleo è presente un solo genitore. La Commissione Carniti
nel rapporto del luglio 1998 ha confermato che la povertà risulta
più elevata tra le famiglie numerose (con tre o più figli) e tra quelle
con almeno un figlio minore. Non vi è ormai studioso che non abbia
fatto notare i rischi in cui la società italiana potrà incorrere,
se lo squilibrio tra occupati e pensionati, tra nuovi nati ed anziani
continuerà a persistere. Anche in, diverse nazioni del resto d'Europa,
peraltro, sono stati presi provvedimenti di sostegno alle famiglie
che decidono di affrontare nuove maternità. Lo Stato riconosce a queste
scelte una valenza sociale ed un riflesso sull'intero sistema economico
e pertanto decide di sostenere chi compie scelte di maternità e paternità
cosciente e responsabile. Infatti il Parlamento italiano ha, con la
legge finanziaria già citata, stabilito che lo stato intervenga a
favore delle famiglie con almeno tre figli (tale provvedimento è a
carico dello Stato che ha già stanziato i fondi a disposizione e che
devono essere trasferiti agli Enti Locali). A partire dal 1-7-1999
è stato poi riconosciuto un assegno mensile per sei mesi alle mamme,
prive di altra copertura assicurativa o previdenziale. Per l'applicazione
de i due provvedimenti si è in attesa del Regolamento, che, a quanto
risulta, non è ancora stato emanato dal Governo.
Tutto
ciò premesso:
INTERROGA
il
sig. Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Cosenza:
se
non intenda prendere in considerazione l'ipotesi di assumere un Provvedimento
a sostegno alla maternità alla famiglia e alla costituzione di nuovi
nuclei familiari consistente nell'erogazione in favore delle coppie
(dichiaranti un reddito annuo inferiore ad una somma che può essere
stabilita in trenta milioni di lire e già residenti nella Provincia
di Cosenza), di un contributo in denaro per i primi anni di vita coniugale".
Il provvedimento che qui si propone vuole sperimentare sia una forma
di sostegno alla maternità e alla famiglia in cui sia già presente
il . minore a carico, ma anche sostenere la semplice costituzione
di nuovi nuclei familiari. L'intervento è diretto principalmente a
fornire un'assistenza a quelle fasce socialmente ed economicamente
più deboli, senza, però, dimenticare quelle situazioni che rientrano
nell'ambito della normalità, ma soggette, a causa di circostanze della
vita, ad una certa vulnerabilità. Il provvedimento che si sollecita
non può certamente essere considerato risolutivo delle necessità economiche
delle famiglie, ma sicuramente assume la funzione di sostenere il
nucleo familiare integrandone le disponibilità economiche anche in
funzione degli altri servizi offerti dalle Amministrazioni pubbliche.
La proposta è di intervenire con due strumenti di intervento economico:
il primo per sostenere la scelta di costituire un nuovo nucleo familiare,
aiutando in quel periodo in cui il carico di responsabilità economiche
si pone con maggiore intensità tanto da richiedere una riflessione
sull'influenza di questo aspetto su quel fenomeno di prolungamento
della fase giovanile (particolarmente marcato in Italia che vede rispetto
agli altri paesi europei, il maggior numero di figli adulti residenti
nelle famiglie di origine) e di posticipazione di scelte fondamentali
quale il matrimonio ed i figli; il secondo per sostenere la scelta
della maternità-paternità con l'obiettivo di sostenere la funzione
genitoriale e verificare il riflesso di tale intervento sul problema
del calo demografico e del congestionamento dei vari servizi pubblici.
La copertura finanziaria per il suesposto provvedimento potrà essere
reperita con una adeguata appostazione di bilancio che dovrebbe essere
prevista a partire dal documento contabile di previsione per l'anno
2000 nella voce del bilancio della Provincia dedicata alle spese sociali.
Nel frattempo l'Amministrazione provinciale dovrebbe muoversi sia
in direzione della regione per ottenere una congrua partecipazione
finanziaria all'iniziativa (una specifica proposta di legge regionale
in tal senso potrebbe essere predisposta), sia in direzione dei comuni
più direttamente interessati, al fine di suggerire l'adozione di formali
deliberazioni alle quali dovrebbe essere subordinata la partecipazione
finanziaria della Provincia. Ai sensi dell'art.58 comma 1 del regolamento
dell'Ente, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta
orale durante la prossima seduta del Consiglio Provinciale.
Cosenza,
05-08-1999
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare P.S.E., ai sensi dell'art.57
del Regolamento premesso che l'Amministrazione provinciale risulta
proprietaria di 36 immobili già utilizzati quali caselli cantonieri
e attualmente destinati ad altri fini e, comunque, in disuso, Interpella
il Signor Presidente della Provincia e l'Assessore al patrimonio per
sapere da chi i predetti immobili sono occupati e quali sono i proventi
che l'Amministrazione da essi trae. L'interrogante desidera anche
sapere se l'Amministrazione non intenda riprendere e concludere le
procedure di alienazione che, a suo tempo, vennero avviate per essere
poi senza alcuna spiegazione interrotte, avvertendo che, per favorire
l'operazione di dimissione potrebbero essere messe allo studio misure
di incentivazione particolari. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento,
il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante
la prossima seduta del Consiglio.
Cosenza
11.11.1999
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare P.S.E., ai sensi dell'art.57
del Regolamento premesso che con deliberazione del 26.10.1999 (Reg.
n° 1070 Prot. n° 43024), la Giunta Provinciale deliberava al punto
n. 4 la consegna da parte del Cosenza calcio di n. 100 biglietti d'ingresso
gratuito per le partite giocate in casa; che la distribuzione di tali
biglietti è a cura della Presidenza della Giunta e che i destinatari
sono da individuarsi negli studenti meno abbienti degli istituti scolastici
superiori e nei membri di altre istituzioni sociali; denunciato che
alcuni Consiglieri provinciali in occasione delle gare interne del
Cosenza distribuiscono tali tagliandi a familiari, amici o semplici
conoscenti; interroga il Presidente dell'Amministrazione Provinciale
per sapere perché i giusti principi enunziati nella delibera sucitata
siano sempre disapplicati, e se non ritenga vergognosa la prassi invalsa.
Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante
chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del
Consiglio.
Cosenza
15.11.1999
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare P.S.E., ai sensi dell'art.57
del Regolamento Considerato che l'Amministrazione Provinciale, con
un'indovinata iniziativa dell'assessore alle Politiche Sociali, ha
inteso dare vita ad un c.d. "sportello anti-usura", che nelle intenzioni
dell'amministrazione dovrebbe garantire un sostegno tecnico-giuridico
ai cittadini che hanno difficoltà di accesso al credito, ed a tutti
coloro che sono vittime di usura, fenomeno in preoccupante aumento
nella nostra provincia, è causa di forte allarme sociale, rilevato
che con deliberazione del responsabile del settore dei servizi sociali
n.529 del 23-9-1999, veniva conferito incarico ad un'associazione
denominata "Legalità democratica" i cui unici soci sono i sig.ri Maximiliano
e Vincenzo Granata, di cui il primo ricopre anche la carica di presidente,
per l'apertura di uno "sportello anti usura", che a tale associazione
è stata concesso l'ingente contributo di L.15.000.000 per soli tre
mesi, più locali, computer, telefono e collegamento ad Internet; considerato
altresì, che per avviare un'attività del genere sono indispensabili
capacità e professionalità culturali tecnico-giuridiche, sociologiche
specifiche che l'associazione "Legalità democratica" non mostra di
possedere essendo nata per come si apprende dall'art.2 del suo Statuto
per "lo studio sui rapporti tra mafia e politica e sulle misure di
risanamento sociale" ed anche "per organizzare viaggi studi sul fenomeno
della delinquenza organizzata e della mafia", che i caratteri approssimativi
del lavoro di detta associazione sono evidenti alla sola lettura della
relazione a firma del presidente del 17-12-1999, secondo la quale
tutti i protestati sarebbero da considerarsi vittime dell'usura. Interroga
il Presidente dell'Amministrazione Provinciale e l'Assessore alle
Politiche sociali, per sapere "se non ritengano più proficuo affidare
tale importante ed oneroso compito ad associazione più qualificata
e competente". Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto
interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima
seduta del Consiglio.
Cosenza
20.12.1999
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, presidente del gruppo provinciale del PSE, ai sensi
dell'art.59 del regolamento, ricordato -che in data 3-2-2000 è stata
stipulata una importante convenzione tra i sindaci dei comuni di Cosenza
e Rende per la realizzazione della metropolitana leggera che collegherà,
in una prima fase, piazza Matteotti a Cosenza con l'università della
Calabria di Arcavacata; -che con questo primo fondamentale atto si
apre una nuova e rivoluzionaria fase nell'organizzazione dei trasporti
che garantirà a molte migliaia di cittadini collegamenti rapidi e
continui nell'area urbana cosentina; rilevato -che a fronte di un
progetto così ambizioso ed avveniristico nell'area urbana del capoluogo,
in tutto il resto del territorio provinciale il sistema viario risulta
profondamente inadeguato; -che in molte zone della provincia le strade
esistenti versano in condizione di abbandono così da costituire grave
pericolo per la circolazione degli utenti; considerato -che il piano
sulla viabilità stradale proposto dall'Amministrazione Provinciale,
è costituito unicamente da un lunghissimo elenco di interventi che
non vanno oltre la manutenzione ordinaria;
CHIEDE
Che
il Consiglio Provinciale si impegni a sollecitare, anche alla luce
delle nuove competenze assegnate, la Giunta Provinciale affinchè venga
studiato, progettato, finanziato e realizzato un piano sulla viabilità
più confacente alle esigenze dei cittadini di tutto il territorio
volto a conseguire uno sviluppo unitario che comprenda la fascia tirrenica
e quella ionica, la zona silana e quella del Pollino.
Cosenza
3-2-2000
Avv.
Giacomo Mancini jr
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Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare del P.S.E., ai sensi
dell'art.57 del Regolamento premesso che nel lontano 1997 veniva inserita
nel piano triennale di investimenti la somma di due miliardi di Lire
per la costruzione del Primo Lotto del Palasport di Rossano. che con
successivi inserimenti votati dal consiglio provinciale si è arrivati
a prevedere la spesa di tre miliardi e ottocento milioni di Lire per
la realizzazione dei lotti II e III di detto Palasport. Che su accordo
tra l'amministrazione provinciale e quella comunale di Rossano, veniva
individuata in località Tornice l'area dove far sorgere la struttura.
considerato che la condizione principale ed insuperabile per accedere
all'ingente finanziamento ed alla contrazione del mutuo con il Credito
Sportivo, è che la Provincia possieda la titolarità del terreno ove
si intende costruire l'opera. Che l'amministrazione comunale di Rossano,
nonostante le continue assicurazioni, non ha ancora provveduto, dopo
più di tre anni, alla cessione di detto terreno alla Provincia di
Cosenza. evidenziato Che la perdurante inattività del Comune di Rossano,
di fatto, impedisce la realizzazione di una importante struttura sportiva
che tanto gioverebbe alla popolazione rossanese, interroga il Presidente
dell'Amministrazione Provinciale per sapere quali iniziative intenda
prendere per sollecitare l'amministrazione comunale di Rossano a predisporre
gli atti dovuti che consentano alla Provincia di acquisire il terreno
sito in località Tornice. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento,
il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante
la prossima seduta del Consiglio.
Cosenza
17.2.2000
Avv.
Giacomo Mancini jr
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Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, Presidente del Gruppo Consiliare del P.S.E., interroga
il Presidente della Provincia e l'Assessore ai rapporti istituzionali
per sapere quali iniziative, esercitando i poteri che la Legge Regionale
7 agosto 1999 n. 23 ha trasferito alla Provincia, si siano assunte
per affermare il buon diritto della nostra istituzione ad intervenire
a sostegno concreto dell'iniziativa di alto valore politico, civile
e sociale che il Sindaco di Cosenza ha assunto per assicurare un collegamento
rapido, efficiente e a basso costo di studenti, docenti e personale
dipendente dell'Università della Calabria, residenti nel Capoluogo.
Il sottoscritto chiede anche di sapere se il Presidente non ritenga,
concretamente appoggiando l'iniziativa del Sindaco di Cosenza, contribuire
al miglioramento dei rapporti tra Provincia e Università realizzando
uno dei punti qualificanti del suo programma. Desidera infine conoscere
il parere del Presidente e della intera Giunta sulla opportunità Che
venga avviata una inchiesta per appurare come da parte delle pubbliche
amministrazioni si sia consentito alle aziende di trasporto che hanno
le concessioni di accesso alla Università di lucrare contributi miliardari
prima dalla Regione ed poi dalla stessa Università, imponendo un regime
tariffario esageratamente favorevole ai gestori del servizio. Il sottoscritto,
ai sensi dell'art. 58 del regolamento chiede risposta orale nel corso
del prossimo Consiglio Provinciale.
Cosenza
05.05.2000
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare PSE, ai sensi dell'art.57
del regolamento interroga per sapere se non ritenga utile prendere
iniziative appropriate per affrontare, per quanto di sua competenza,
l'annoso problema del mare sporco ed inquinato delle coste cosentine,
e se non ritenga utile sollecitare la Giunta Regionale ed il Governo
per il varo di una seria politica di tutela delle coste calabresi.
La stagione balneare è iniziata da poche settimane, ma sono bastati
i primi giorni per capire che i villeggianti che sceglieranno di trascorrere
le loro vacanze nei lidi calabresi si imbatteranno, anche quest'anno,
nel solito mare fetido ed inquinato. Ogni mattina, sulle coste tirreniche
della provincia di Cosenza, ma sullo Ionio la situazione non è certo
migliore, si ripete lo stesso ignobile spettacolo. Verso mezzogiorno
ad una cinquantina di metri di distanza dalla riva compare una striscia
giallognola di sporcizia e liquami che rimane a fare compagnia ai
bagnanti, che abituati, ormai non si indignano quasi più, per tutta
la giornata. Le cause sono note. A partire dai primi anni ottanta,
il litorale tirrenico è stato letteralmente sfregiato da interventi
di spregiudicati costruttori che con l'assenso degli amministratori
locali ed il compiacente silenzio della procura della repubblica hanno
costruito delle mostruose città per i villeggianti. L'edificazione
è stata selvaggia e non ha rispettato alcun criterio. Il risultato
è stato quello di devastare, panorami che tutta l'Italia ci invidiava,
con casermoni che tanto assomigliano ad alveari, senza provvedere
nemmeno di dotarli dei servizi come le strade, l'illuminazione e financo
un sistema fognario adeguato. Ecco che per supplire a questa gravissima
mancanza si è reso indispensabile ricorrere agli autospurgo che quotidianamente
aspirano i liquami dai pozzi neri, e dopo, senza che le autorità locali
intervengano, scaricano le cisterne, senza provvedere, ad una anche
minima depurazione, in mare. Il mare e le coste sono una ricchezza
per la provincia di Cosenza e per tutta la regione che deve essere
meglio valorizzata; soltanto avendo un mare pulito con lidi curati
ed accoglienti, strutture ed infrastrutture capaci di ospitare al
meglio turisti e villeggianti si potrà favorire quello sviluppo che
ancora oggi è quasi del tutto assente. Ai sensi dell'art. 58 comma
1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente
risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.
Cosenza,
21-7-2000
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, presidente del gruppo consiliare PSE, dinanzi al dramma
consumatosi all'interno di una galleria priva di illuminazione, sulla
Superstrada delle Terme, che ha provocato la morte di tre vite umane,
interroga il Presidente della Provincia e l'Assessore alla Viabilità,
per sapere se e quali responsabilità sono addebitabili alla nostra
istituzione per la condizione di grave degrado in cui versa la infrastruttura
viaria, la cui importanza del tutto evidente giacché costituisce l'unico
collegamento rapido esistente tra l'area tirrenica e quella jonica
nell'ambito della Provincia di Cosenza. Lo stato di degrado, unanimemente
denunciato da amministratori locali, sindacati e singoli cittadini
è stato più volte evocato come causa principale di gravi incidenti
che si sono susseguiti nel tempo e che nell'ultimo di questi giorni,
hanno toccato il momento più drammatico. Ai sensi dell'art. 58 comma
1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente
risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.
Cosenza,5-9-2000
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare PSE, in riferimento
alle recenti ed anche autorevoli prese di posizione da parte dei rappresentanti
istituzionali calabresi, che lamentano uno scarso interesse della
compagnia di bandiera italiana per l'aeroporto di Lametia Terme, che
è servito da pochi voli nazionali per giunta carissimi, basti pensare
che un biglietto andata-ritorno per Milano costa più di un milione
di lire, a fronte del Lametia-Londra di una compagnia privata, a sole
centomila lire, interroga il Presidente della Provincia per sapere
se non ritenga opportuno intervenire sui responsabili dell'Alitalia
anche per tramite del consigliere di amministrazione nella società
che gestisce l'aeroporto di Lametia, recentemente confermato dalla
Provincia, che si è distinto unicamente per il suo silenzio e la sua
inattività, al fine di trasformare lo scalo di Lametia da aeroporto
periferico in uno scalo nazionale ed internazionale, tenendo presente
che lo sviluppo di una regione passa attraverso la crescita dei propri
collegamenti, terrestri aerei e marittimi che devono consentire uno
scambio di uomini, di idee, di cultura e di merci. Solo con collegamenti
rapidi ed economici la Calabria potrà diventare regione d'Europa.
Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante
chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del
Consiglio.
Cosenza,
12-10-2000
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
Il
sottoscritto Consigliere Provinciale, Giacomo Mancini jr, presidente
del Gruppo Consiliare PSE, in riferimento alla notizia pubblicata
oggi dalla stampa secondo la quale la compagnia Ryanair avrebbe annunciato,
a decorrere dal primo dicembre, l'interruzione del collegamento Lametia
Londra, iniziato soltanto sei mesi fa e offerto ai passeggeri ad un
costo molto contenuto; considerato che, questa notizia, si inserisce
in una situazione di profondo disagio e malcontento dei cittadini
calabresi che sono costretti a subire il regime di monopolio della
compagnia di bandiera italiana che garantisce pochi voli nazionali
per giunta con tariffe elevatissime, interroga il Presidente della
Provincia per sapere se non ritenga opportuno intervenire sui responsabili
del consiglio di amministrazione della società che gestisce l'aeroporto
di Lametia (tra i quali è presente anche un componente nominato dalla
Provincia) per sapere quali sono i motivi della cessazione del servizio
che era stato favorevolmente accolto dai cittadini visto che trentamila
passeggeri avevano utilizzato il volo. E' giunto il tempo che anche
la Calabria, al pari di molte regioni d'Italia, venga dotata di un
aeroporto internazionale con collegamenti rapidi ed economici che
consentano uno scambio di uomini di idee di culture e di merci. Ai
sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante
chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del
Consiglio.
Cosenza,
21-11-2000
Avv.
Giacomo Mancini jr
TOP
Ill.mo
Signor Presidente Provincia Cosenza
Ill.mo
Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza
I consiglieri
provinciali Giacomo Mancini jr, Giuseppe Gallo e Ferdinando Aiello,
eletti nei due collegi della Valle del Savuto, chiedono che venga
convocata una seduta del consiglio provinciale aperta ai sindaci,
agli amministratori locali, alle associazioni, ed a tutti i cittadini
del Savuto per discutere su quale sarà il futuro del loro territorio.
Da alcune settimane circola con insistenza la notizia secondo la quale
la Giunta Regionale avrebbe individuato nel comune di Altilia il sito
dove realizzare un mega impianto per l’incenerimento dei rifiuti solidi
urbani, che in un primo tempo era stato previsto nella zona di Bisignano,
ma che le vibrate proteste dei cittadini della valle dell’Esaro avevano
fatto bloccare. Sull’argomento si sono espressi in molti, qualcuno
ha utilizzato l’occasione per montare una polemica strumentale. Il
problema è serio e va trattato con necessaria cautela ed approfondimento,
perché aldilà dei facili slogan favoriti dall’imminenza delle elezioni
politiche, tocca in profondità lo sviluppo di una zona importante
della Provincia di Cosenza E’ nostro intento lavorare per valorizzare
il territorio del Savuto che dopo gli investimenti della fine degli
anni sessanta volti alla costruzione dell’autostrada e della superstrada
per Grimaldi ed alla realizzazione di un polo manifatturiero a Piano
Lago, è stato colpevolmente dimenticato dalla classe politica regionale.
Soltanto in questi ultimi anni vi è stata la capacità di pensare ad
uno sviluppo della zona facendola rientrare nell’area urbana cosentina
pensando al collegamento di metropolitana leggera da Cosenza fino
a Rogliano, in modo da creare un rapporto più stretto con l’università
di Arcavacata con l’intento di favorire una maggiore circolazione
di idee di persone e di culture, senza però dimenticare le peculiarità
del Savuto con il suo artigianato ricco di prodotti tipici che andrebbe
aiutato a fiorire, le sue bellezze naturali che costituiscono un unicum
in tutta la nostra regione e che iniziano ad essere scoperte da tanti
turisti, e la sua agricoltura che negli ultimi anni, anche grazie
all’attenzione ed ai contributi delle istituzioni europee, sta conoscendo
un periodo positivo. Secondo noi lo sviluppo del Savuto passa attraverso
queste direttrici che non possono conciliarsi con un termovalorizzatore
che per definizione deve essere inserito, per come avviene in Lombardia,
in una zona ad alto insediamento industriale. Per questo motivo che
si ritiene utile una discussione approfondita in consiglio provinciale
aperta al contributo degli amministratori locali, delle associazioni
e dei cittadini interessati, per scongiurare un intervento che noi
pensiamo essere sbagliato ed andare contro lo sviluppo del Savuto.
Cosenza, 9-1-2001
Giacomo Mancini
jr
Giuseppe Gallo
Ferdinando Aiello
TOP