Interventi al Consiglio Provinciale

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto consigliere provinciale, Giacomo Mancini jr, ai sensi dell'art.56 del regolamento,

PREMESSO CHE

L'art. 3 comma 2 della costituzione della repubblica stabilisce che "E' compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana (...)" e l'art.3 i ribadisce che "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo" Le forze politiche culturali e sociali socialiste e riformiste italiane hanno dedicato da sempre molta attenzione all'evoluzione delle problematiche relative alla famiglia Le trasformazioni economiche e sociali, quelle culturali e gli stessi progressi della scienza nel campo genetico hanno indotto il Parlamento italiano a legiferare sia per regolare la normativa già vigente sia per regolare materie nuove. Il Legislatore ha posto negli ultimi anni una particolare attenzione alle questioni economiche e sociali anche avvalendosi di particolari studi: si ricordano quelli svolti dalla Commissione sulla povertà in Italia (che periodicamente. pubblica un rapporto), quello sulla riforma del welfare della Cormnissione per l'analisi della compatibilità macro economica della spesa sociale ; nonchè le indagini del CNEL). il processo riformatore ha interessato pertanto vari aspetti della vita familiare e ne sono prova i vari provvedimenti legislativi, che di seguito si citano, senza pretesa di completezza: la riforma del diritto di famiglia, la legge sul divorzio, la legge sull'affido e l'adozione, la legge sull'interruzione di gravidanza, la legge sui consultori, la riforma del processo minorile, la legge sull'adozione internazionale, la legge sulla mediazione familiare, la legge 285-98 per la promozione dei diritti e opportunità per l'iniziativa e l'adolescenza, la legge sulle pari opportunità, gli art.65 e 66 dell'ultima legge finanziaria a favore delle famiglie numerose e della maternità. Gli ultimi provvedimenti citati, in particolare, sembrano avvertiti dalle difficoltà sopportate da parte di diverse famiglie ad affrontare il problema economico e del nesso esistente tra carico familiare e povertà. Tale nesso è dimostrato da diversi studi. La Commissione Onofri, nella relazione al Parlamento sulla povertà in Italia del 1995 accenna alla riduzione della povertà, rispetto al decennio precedente delle fasce di popolazione più anziana, mentre segnala la crescente povertà nelle altre fasce; lo studio della Banca d'Italia sui bilanci delle famiglie italiane è pervenuto alle seguenti conclusioni: l'aumentare del numero dei figli cresce tendenzialmente la povertà; analogo nesso esiste quando nel nucleo è presente un solo genitore. La Commissione Carniti nel rapporto del luglio 1998 ha confermato che la povertà risulta più elevata tra le famiglie numerose (con tre o più figli) e tra quelle con almeno un figlio minore. Non vi è ormai studioso che non abbia fatto notare i rischi in cui la società italiana potrà incorrere, se lo squilibrio tra occupati e pensionati, tra nuovi nati ed anziani continuerà a persistere. Anche in, diverse nazioni del resto d'Europa, peraltro, sono stati presi provvedimenti di sostegno alle famiglie che decidono di affrontare nuove maternità. Lo Stato riconosce a queste scelte una valenza sociale ed un riflesso sull'intero sistema economico e pertanto decide di sostenere chi compie scelte di maternità e paternità cosciente e responsabile. Infatti il Parlamento italiano ha, con la legge finanziaria già citata, stabilito che lo stato intervenga a favore delle famiglie con almeno tre figli (tale provvedimento è a carico dello Stato che ha già stanziato i fondi a disposizione e che devono essere trasferiti agli Enti Locali). A partire dal 1-7-1999 è stato poi riconosciuto un assegno mensile per sei mesi alle mamme, prive di altra copertura assicurativa o previdenziale. Per l'applicazione de i due provvedimenti si è in attesa del Regolamento, che, a quanto risulta, non è ancora stato emanato dal Governo.

Tutto ciò premesso:

INTERROGA

il sig. Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Cosenza:

se non intenda prendere in considerazione l'ipotesi di assumere un Provvedimento a sostegno alla maternità alla famiglia e alla costituzione di nuovi nuclei familiari consistente nell'erogazione in favore delle coppie (dichiaranti un reddito annuo inferiore ad una somma che può essere stabilita in trenta milioni di lire e già residenti nella Provincia di Cosenza), di un contributo in denaro per i primi anni di vita coniugale". Il provvedimento che qui si propone vuole sperimentare sia una forma di sostegno alla maternità e alla famiglia in cui sia già presente il . minore a carico, ma anche sostenere la semplice costituzione di nuovi nuclei familiari. L'intervento è diretto principalmente a fornire un'assistenza a quelle fasce socialmente ed economicamente più deboli, senza, però, dimenticare quelle situazioni che rientrano nell'ambito della normalità, ma soggette, a causa di circostanze della vita, ad una certa vulnerabilità. Il provvedimento che si sollecita non può certamente essere considerato risolutivo delle necessità economiche delle famiglie, ma sicuramente assume la funzione di sostenere il nucleo familiare integrandone le disponibilità economiche anche in funzione degli altri servizi offerti dalle Amministrazioni pubbliche. La proposta è di intervenire con due strumenti di intervento economico: il primo per sostenere la scelta di costituire un nuovo nucleo familiare, aiutando in quel periodo in cui il carico di responsabilità economiche si pone con maggiore intensità tanto da richiedere una riflessione sull'influenza di questo aspetto su quel fenomeno di prolungamento della fase giovanile (particolarmente marcato in Italia che vede rispetto agli altri paesi europei, il maggior numero di figli adulti residenti nelle famiglie di origine) e di posticipazione di scelte fondamentali quale il matrimonio ed i figli; il secondo per sostenere la scelta della maternità-paternità con l'obiettivo di sostenere la funzione genitoriale e verificare il riflesso di tale intervento sul problema del calo demografico e del congestionamento dei vari servizi pubblici. La copertura finanziaria per il suesposto provvedimento potrà essere reperita con una adeguata appostazione di bilancio che dovrebbe essere prevista a partire dal documento contabile di previsione per l'anno 2000 nella voce del bilancio della Provincia dedicata alle spese sociali. Nel frattempo l'Amministrazione provinciale dovrebbe muoversi sia in direzione della regione per ottenere una congrua partecipazione finanziaria all'iniziativa (una specifica proposta di legge regionale in tal senso potrebbe essere predisposta), sia in direzione dei comuni più direttamente interessati, al fine di suggerire l'adozione di formali deliberazioni alle quali dovrebbe essere subordinata la partecipazione finanziaria della Provincia. Ai sensi dell'art.58 comma 1 del regolamento dell'Ente, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio Provinciale.

Cosenza, 05-08-1999

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare P.S.E., ai sensi dell'art.57 del Regolamento premesso che l'Amministrazione provinciale risulta proprietaria di 36 immobili già utilizzati quali caselli cantonieri e attualmente destinati ad altri fini e, comunque, in disuso, Interpella il Signor Presidente della Provincia e l'Assessore al patrimonio per sapere da chi i predetti immobili sono occupati e quali sono i proventi che l'Amministrazione da essi trae. L'interrogante desidera anche sapere se l'Amministrazione non intenda riprendere e concludere le procedure di alienazione che, a suo tempo, vennero avviate per essere poi senza alcuna spiegazione interrotte, avvertendo che, per favorire l'operazione di dimissione potrebbero essere messe allo studio misure di incentivazione particolari. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.

Cosenza 11.11.1999

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

 

Il sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare P.S.E., ai sensi dell'art.57 del Regolamento premesso che con deliberazione del 26.10.1999 (Reg. n° 1070 Prot. n° 43024), la Giunta Provinciale deliberava al punto n. 4 la consegna da parte del Cosenza calcio di n. 100 biglietti d'ingresso gratuito per le partite giocate in casa; che la distribuzione di tali biglietti è a cura della Presidenza della Giunta e che i destinatari sono da individuarsi negli studenti meno abbienti degli istituti scolastici superiori e nei membri di altre istituzioni sociali; denunciato che alcuni Consiglieri provinciali in occasione delle gare interne del Cosenza distribuiscono tali tagliandi a familiari, amici o semplici conoscenti; interroga il Presidente dell'Amministrazione Provinciale per sapere perché i giusti principi enunziati nella delibera sucitata siano sempre disapplicati, e se non ritenga vergognosa la prassi invalsa. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.

Cosenza 15.11.1999

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare P.S.E., ai sensi dell'art.57 del Regolamento Considerato che l'Amministrazione Provinciale, con un'indovinata iniziativa dell'assessore alle Politiche Sociali, ha inteso dare vita ad un c.d. "sportello anti-usura", che nelle intenzioni dell'amministrazione dovrebbe garantire un sostegno tecnico-giuridico ai cittadini che hanno difficoltà di accesso al credito, ed a tutti coloro che sono vittime di usura, fenomeno in preoccupante aumento nella nostra provincia, è causa di forte allarme sociale, rilevato che con deliberazione del responsabile del settore dei servizi sociali n.529 del 23-9-1999, veniva conferito incarico ad un'associazione denominata "Legalità democratica" i cui unici soci sono i sig.ri Maximiliano e Vincenzo Granata, di cui il primo ricopre anche la carica di presidente, per l'apertura di uno "sportello anti usura", che a tale associazione è stata concesso l'ingente contributo di L.15.000.000 per soli tre mesi, più locali, computer, telefono e collegamento ad Internet; considerato altresì, che per avviare un'attività del genere sono indispensabili capacità e professionalità culturali tecnico-giuridiche, sociologiche specifiche che l'associazione "Legalità democratica" non mostra di possedere essendo nata per come si apprende dall'art.2 del suo Statuto per "lo studio sui rapporti tra mafia e politica e sulle misure di risanamento sociale" ed anche "per organizzare viaggi studi sul fenomeno della delinquenza organizzata e della mafia", che i caratteri approssimativi del lavoro di detta associazione sono evidenti alla sola lettura della relazione a firma del presidente del 17-12-1999, secondo la quale tutti i protestati sarebbero da considerarsi vittime dell'usura. Interroga il Presidente dell'Amministrazione Provinciale e l'Assessore alle Politiche sociali, per sapere "se non ritengano più proficuo affidare tale importante ed oneroso compito ad associazione più qualificata e competente". Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.

Cosenza 20.12.1999

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto, presidente del gruppo provinciale del PSE, ai sensi dell'art.59 del regolamento, ricordato -che in data 3-2-2000 è stata stipulata una importante convenzione tra i sindaci dei comuni di Cosenza e Rende per la realizzazione della metropolitana leggera che collegherà, in una prima fase, piazza Matteotti a Cosenza con l'università della Calabria di Arcavacata; -che con questo primo fondamentale atto si apre una nuova e rivoluzionaria fase nell'organizzazione dei trasporti che garantirà a molte migliaia di cittadini collegamenti rapidi e continui nell'area urbana cosentina; rilevato -che a fronte di un progetto così ambizioso ed avveniristico nell'area urbana del capoluogo, in tutto il resto del territorio provinciale il sistema viario risulta profondamente inadeguato; -che in molte zone della provincia le strade esistenti versano in condizione di abbandono così da costituire grave pericolo per la circolazione degli utenti; considerato -che il piano sulla viabilità stradale proposto dall'Amministrazione Provinciale, è costituito unicamente da un lunghissimo elenco di interventi che non vanno oltre la manutenzione ordinaria;

CHIEDE

Che il Consiglio Provinciale si impegni a sollecitare, anche alla luce delle nuove competenze assegnate, la Giunta Provinciale affinchè venga studiato, progettato, finanziato e realizzato un piano sulla viabilità più confacente alle esigenze dei cittadini di tutto il territorio volto a conseguire uno sviluppo unitario che comprenda la fascia tirrenica e quella ionica, la zona silana e quella del Pollino.

Cosenza 3-2-2000

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare del P.S.E., ai sensi dell'art.57 del Regolamento premesso che nel lontano 1997 veniva inserita nel piano triennale di investimenti la somma di due miliardi di Lire per la costruzione del Primo Lotto del Palasport di Rossano. che con successivi inserimenti votati dal consiglio provinciale si è arrivati a prevedere la spesa di tre miliardi e ottocento milioni di Lire per la realizzazione dei lotti II e III di detto Palasport. Che su accordo tra l'amministrazione provinciale e quella comunale di Rossano, veniva individuata in località Tornice l'area dove far sorgere la struttura. considerato che la condizione principale ed insuperabile per accedere all'ingente finanziamento ed alla contrazione del mutuo con il Credito Sportivo, è che la Provincia possieda la titolarità del terreno ove si intende costruire l'opera. Che l'amministrazione comunale di Rossano, nonostante le continue assicurazioni, non ha ancora provveduto, dopo più di tre anni, alla cessione di detto terreno alla Provincia di Cosenza. evidenziato Che la perdurante inattività del Comune di Rossano, di fatto, impedisce la realizzazione di una importante struttura sportiva che tanto gioverebbe alla popolazione rossanese, interroga il Presidente dell'Amministrazione Provinciale per sapere quali iniziative intenda prendere per sollecitare l'amministrazione comunale di Rossano a predisporre gli atti dovuti che consentano alla Provincia di acquisire il terreno sito in località Tornice. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.

Cosenza 17.2.2000

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto, Presidente del Gruppo Consiliare del P.S.E., interroga il Presidente della Provincia e l'Assessore ai rapporti istituzionali per sapere quali iniziative, esercitando i poteri che la Legge Regionale 7 agosto 1999 n. 23 ha trasferito alla Provincia, si siano assunte per affermare il buon diritto della nostra istituzione ad intervenire a sostegno concreto dell'iniziativa di alto valore politico, civile e sociale che il Sindaco di Cosenza ha assunto per assicurare un collegamento rapido, efficiente e a basso costo di studenti, docenti e personale dipendente dell'Università della Calabria, residenti nel Capoluogo. Il sottoscritto chiede anche di sapere se il Presidente non ritenga, concretamente appoggiando l'iniziativa del Sindaco di Cosenza, contribuire al miglioramento dei rapporti tra Provincia e Università realizzando uno dei punti qualificanti del suo programma. Desidera infine conoscere il parere del Presidente e della intera Giunta sulla opportunità Che venga avviata una inchiesta per appurare come da parte delle pubbliche amministrazioni si sia consentito alle aziende di trasporto che hanno le concessioni di accesso alla Università di lucrare contributi miliardari prima dalla Regione ed poi dalla stessa Università, imponendo un regime tariffario esageratamente favorevole ai gestori del servizio. Il sottoscritto, ai sensi dell'art. 58 del regolamento chiede risposta orale nel corso del prossimo Consiglio Provinciale.

Cosenza 05.05.2000

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare PSE, ai sensi dell'art.57 del regolamento interroga per sapere se non ritenga utile prendere iniziative appropriate per affrontare, per quanto di sua competenza, l'annoso problema del mare sporco ed inquinato delle coste cosentine, e se non ritenga utile sollecitare la Giunta Regionale ed il Governo per il varo di una seria politica di tutela delle coste calabresi. La stagione balneare è iniziata da poche settimane, ma sono bastati i primi giorni per capire che i villeggianti che sceglieranno di trascorrere le loro vacanze nei lidi calabresi si imbatteranno, anche quest'anno, nel solito mare fetido ed inquinato. Ogni mattina, sulle coste tirreniche della provincia di Cosenza, ma sullo Ionio la situazione non è certo migliore, si ripete lo stesso ignobile spettacolo. Verso mezzogiorno ad una cinquantina di metri di distanza dalla riva compare una striscia giallognola di sporcizia e liquami che rimane a fare compagnia ai bagnanti, che abituati, ormai non si indignano quasi più, per tutta la giornata. Le cause sono note. A partire dai primi anni ottanta, il litorale tirrenico è stato letteralmente sfregiato da interventi di spregiudicati costruttori che con l'assenso degli amministratori locali ed il compiacente silenzio della procura della repubblica hanno costruito delle mostruose città per i villeggianti. L'edificazione è stata selvaggia e non ha rispettato alcun criterio. Il risultato è stato quello di devastare, panorami che tutta l'Italia ci invidiava, con casermoni che tanto assomigliano ad alveari, senza provvedere nemmeno di dotarli dei servizi come le strade, l'illuminazione e financo un sistema fognario adeguato. Ecco che per supplire a questa gravissima mancanza si è reso indispensabile ricorrere agli autospurgo che quotidianamente aspirano i liquami dai pozzi neri, e dopo, senza che le autorità locali intervengano, scaricano le cisterne, senza provvedere, ad una anche minima depurazione, in mare. Il mare e le coste sono una ricchezza per la provincia di Cosenza e per tutta la regione che deve essere meglio valorizzata; soltanto avendo un mare pulito con lidi curati ed accoglienti, strutture ed infrastrutture capaci di ospitare al meglio turisti e villeggianti si potrà favorire quello sviluppo che ancora oggi è quasi del tutto assente. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.

Cosenza, 21-7-2000

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto, presidente del gruppo consiliare PSE, dinanzi al dramma consumatosi all'interno di una galleria priva di illuminazione, sulla Superstrada delle Terme, che ha provocato la morte di tre vite umane, interroga il Presidente della Provincia e l'Assessore alla Viabilità, per sapere se e quali responsabilità sono addebitabili alla nostra istituzione per la condizione di grave degrado in cui versa la infrastruttura viaria, la cui importanza del tutto evidente giacché costituisce l'unico collegamento rapido esistente tra l'area tirrenica e quella jonica nell'ambito della Provincia di Cosenza. Lo stato di degrado, unanimemente denunciato da amministratori locali, sindacati e singoli cittadini è stato più volte evocato come causa principale di gravi incidenti che si sono susseguiti nel tempo e che nell'ultimo di questi giorni, hanno toccato il momento più drammatico. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.

Cosenza,5-9-2000

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto, presidente del Gruppo Consiliare PSE, in riferimento alle recenti ed anche autorevoli prese di posizione da parte dei rappresentanti istituzionali calabresi, che lamentano uno scarso interesse della compagnia di bandiera italiana per l'aeroporto di Lametia Terme, che è servito da pochi voli nazionali per giunta carissimi, basti pensare che un biglietto andata-ritorno per Milano costa più di un milione di lire, a fronte del Lametia-Londra di una compagnia privata, a sole centomila lire, interroga il Presidente della Provincia per sapere se non ritenga opportuno intervenire sui responsabili dell'Alitalia anche per tramite del consigliere di amministrazione nella società che gestisce l'aeroporto di Lametia, recentemente confermato dalla Provincia, che si è distinto unicamente per il suo silenzio e la sua inattività, al fine di trasformare lo scalo di Lametia da aeroporto periferico in uno scalo nazionale ed internazionale, tenendo presente che lo sviluppo di una regione passa attraverso la crescita dei propri collegamenti, terrestri aerei e marittimi che devono consentire uno scambio di uomini, di idee, di cultura e di merci. Solo con collegamenti rapidi ed economici la Calabria potrà diventare regione d'Europa. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.

Cosenza, 12-10-2000

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

Il sottoscritto Consigliere Provinciale, Giacomo Mancini jr, presidente del Gruppo Consiliare PSE, in riferimento alla notizia pubblicata oggi dalla stampa secondo la quale la compagnia Ryanair avrebbe annunciato, a decorrere dal primo dicembre, l'interruzione del collegamento Lametia Londra, iniziato soltanto sei mesi fa e offerto ai passeggeri ad un costo molto contenuto; considerato che, questa notizia, si inserisce in una situazione di profondo disagio e malcontento dei cittadini calabresi che sono costretti a subire il regime di monopolio della compagnia di bandiera italiana che garantisce pochi voli nazionali per giunta con tariffe elevatissime, interroga il Presidente della Provincia per sapere se non ritenga opportuno intervenire sui responsabili del consiglio di amministrazione della società che gestisce l'aeroporto di Lametia (tra i quali è presente anche un componente nominato dalla Provincia) per sapere quali sono i motivi della cessazione del servizio che era stato favorevolmente accolto dai cittadini visto che trentamila passeggeri avevano utilizzato il volo. E' giunto il tempo che anche la Calabria, al pari di molte regioni d'Italia, venga dotata di un aeroporto internazionale con collegamenti rapidi ed economici che consentano uno scambio di uomini di idee di culture e di merci. Ai sensi dell'art. 58 comma 1 del Regolamento, il sottoscritto interrogante chiede espressamente risposta orale durante la prossima seduta del Consiglio.

Cosenza, 21-11-2000

Avv. Giacomo Mancini jr

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Ill.mo Signor Presidente Provincia Cosenza

Ill.mo Signor Presidente Consiglio Provinciale Cosenza

I consiglieri provinciali Giacomo Mancini jr, Giuseppe Gallo e Ferdinando Aiello, eletti nei due collegi della Valle del Savuto, chiedono che venga convocata una seduta del consiglio provinciale aperta ai sindaci, agli amministratori locali, alle associazioni, ed a tutti i cittadini del Savuto per discutere su quale sarà il futuro del loro territorio. Da alcune settimane circola con insistenza la notizia secondo la quale la Giunta Regionale avrebbe individuato nel comune di Altilia il sito dove realizzare un mega impianto per l’incenerimento dei rifiuti solidi urbani, che in un primo tempo era stato previsto nella zona di Bisignano, ma che le vibrate proteste dei cittadini della valle dell’Esaro avevano fatto bloccare. Sull’argomento si sono espressi in molti, qualcuno ha utilizzato l’occasione per montare una polemica strumentale. Il problema è serio e va trattato con necessaria cautela ed approfondimento, perché aldilà dei facili slogan favoriti dall’imminenza delle elezioni politiche, tocca in profondità lo sviluppo di una zona importante della Provincia di Cosenza E’ nostro intento lavorare per valorizzare il territorio del Savuto che dopo gli investimenti della fine degli anni sessanta volti alla costruzione dell’autostrada e della superstrada per Grimaldi ed alla realizzazione di un polo manifatturiero a Piano Lago, è stato colpevolmente dimenticato dalla classe politica regionale. Soltanto in questi ultimi anni vi è stata la capacità di pensare ad uno sviluppo della zona facendola rientrare nell’area urbana cosentina pensando al collegamento di metropolitana leggera da Cosenza fino a Rogliano, in modo da creare un rapporto più stretto con l’università di Arcavacata con l’intento di favorire una maggiore circolazione di idee di persone e di culture, senza però dimenticare le peculiarità del Savuto con il suo artigianato ricco di prodotti tipici che andrebbe aiutato a fiorire, le sue bellezze naturali che costituiscono un unicum in tutta la nostra regione e che iniziano ad essere scoperte da tanti turisti, e la sua agricoltura che negli ultimi anni, anche grazie all’attenzione ed ai contributi delle istituzioni europee, sta conoscendo un periodo positivo. Secondo noi lo sviluppo del Savuto passa attraverso queste direttrici che non possono conciliarsi con un termovalorizzatore che per definizione deve essere inserito, per come avviene in Lombardia, in una zona ad alto insediamento industriale. Per questo motivo che si ritiene utile una discussione approfondita in consiglio provinciale aperta al contributo degli amministratori locali, delle associazioni e dei cittadini interessati, per scongiurare un intervento che noi pensiamo essere sbagliato ed andare contro lo sviluppo del Savuto.

Cosenza, 9-1-2001

Giacomo Mancini jr
Giuseppe Gallo
Ferdinando Aiello

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