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Musiche inedite e rare del
'900
Collana della Biblioteca del Conservatorio di
Torino
diretta da Andrea Lanza
Comitato editoriale:
Luciano Fornero, Enrico Fubini, Giorgio Pestelli, Enzo Restagno
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Prefazione
Una collana di inediti novecenteschi
Nonostante la distanza che ormai ci separa,
l’immagine storica del Novecento musicale italiano coincide tuttora
con quella, selettiva e tendenziosa, della sua rappresentazione
ufficiale. Ciò che comunemente si conosce in materia sono una rosa
ristretta di autori e di opere-simbolo, di percorsi individuali
senza legami con un contesto, di parole d’ordine e di controversie
letterarie. Al senso d’insoddisfazione che se ne ricava si deve
appunto l’idea di dedicare una collana alla parte inedita e misconosciuta
del Novecento musicale.
Lungi dal voler scoprire ad ogni costo capolavori dimenticati, la
collana si propone più modestamente di presentare alcuni nuovi documenti
utili a ridare densità al quadro d’insieme e comporre uno scenario
meno stereotipato del Novecento. Essa è suddivisa in due serie,
che rispondono a differenti prospettive di ricerca. La prima serie,
incentrata su fonti di archivi musicali torinesi (soprattutto della
Biblioteca del Conservatorio), vuole essere la ricostruzione di
un ambiente circoscritto, quello di Torino nella prima metà del
secolo.
In quegli anni, dopo il trasferimento della capitale e la partenza
della corte dei Savoia, una serie di circostanze spinsero la città
piemontese a cercare nel culto della modernità una nuova ragion
d’essere. Ne è testimonianza il dinamismo innovativo della vita
musicale cittadina del tempo, con la Società dei Concerti del Depanis,
l’attivismo dei gruppi femminili, le precoci iniziative a favore
della musica moderna e la fondazione della prima orchestra nazionale
italiana. Ma non meno importante fu l’improvviso fervore creativo
che si accompagnò a quel risveglio d’attività, e di cui fu protagonista
un numero di giovani compositori piuttosto insolito per le tradizioni
torinesi: Alfredo Casella, Luigi Perrachio, Giorgio Federico Ghedini,
Ettore Desderi, Marco Gandini, Lodovico Rocca, Giulio Cesare Gedda
e altri ancora, oltre al più anziano Leone Sinigaglia.
La seconda serie, che si apre con un volume dedicato al futurista
triestino Silvio Mix, presenta intenti meno sistematici ed estende
la ricerca in un contesto italiano più ampio. L’attenzione verrà
qui rivolta non più alla contiguità dello spazio e dei luoghi -
che porta a privilegiare ciò che accomuna su ciò che divide - ma
alla singolarità di figure e di momenti che si presentano isolati
nel panorama novecentesco.
Andrea Lanza (Dicembre 1999)
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Preface
A Collection of neglected 20th - century
music
The historical image of Italian Twentieth-century
music continues to filter through the screening of a selective and
biased official representation. Common knowledge in this field is
limited to a series of authors and of works upheld as symbols, of
call words and literary controversies, of individual achievements
devoid of historical context. It is from this sense of dissatisfaction
that the idea originated of a collection dedicated to the neglected
music of the Twentieth century.
The collection, far from wanting to unveil forgotten masterpieces,
aims more modestly to bring to light a number of new documents that
can add density and depth to the historical background. Two series
of publications are planned which represent two different criteria
of research. The first is dedicated to sources in the musical archives
of Turin and especially in the Library of the Conservatory and intends
to reconstruct a precise musical milieu: that of Turin in the first
half of the century.
In that period, after the court of Savoia had left due to the transfer
of the capital, the changed circumstances induced Turin to find
a new identity in modernization. The dynamism of Turin musical life
in those years is notable: from Depanis’ Società dei Concerti to
the early enterprises in support of modern music, from the musical
activity of women’s associations to the foundation of the first
Italian National Orchestra. Less known is the sudden re-awakening
of musical creativity, involving an unusual concentration of young
composers in the town: Alfredo Casella, Luigi Perrachio, Giorgio
Federico Ghedini, Ettore Desderi, Marco Gandini, Lodovico Rocca,
Giulio Cesare Gedda and many others, besides the older Leone Sinigaglia.
The second series, which starts with a volume dedicated to the futurist
composer Silvio Mix, is less systematic and extends the research
to isolated moments and personalities in a wider Italian context.
Andrea Lanza (December 1999)
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vol.
1 (pdf - 227 KB)
Carlo Mosso,
12 Canzoni piemontesi (dalla raccolta di Leone
Sinigaglia) per canto e pianoforte
a cura di Marco Santi
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vol.
2 (pdf - 337 KB)
Giorgio Federico Ghedini,
Ricercare super "Sicut cervus desiderat ad
fontes aquarum" per pianoforte (1944-56)
a cura di Andrea Lanza, introduzione di Stefano
Parise
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vol.
3 (pdf - 426 KB)
Giorgio Federico Ghedini,
Musiche per un documentario sulla costruzione
dello stabilimento Fiat-Mirafiori (1939-40)
ricostruzione degli abbozzi e introduzione a cura
di A. Lanza e S. Parise |
vol. 4 (pdf -
347 KB)
Luigi Perrachio,
Seconda Sonata popolaresca italiana per violino
e pianoforte (1936);
revisione violinistica di Massimo Marin, note
introduttive di R. Cognazzo e A. Piovano
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vol.
5 (pdf - 199 KB)
Carlo Mosso,
Preludi
(pdf - 138 KB) per pianoforte
revisione e note introduttive di Marco Santi
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vol.
6 (pdf - 188 KB)
Giorgio Federico Ghedini,
Doppio quintetto per archi e fiati con l'aggiunta
di arpa e pianoforte (1921)
a cura di S. Parise con un'introduzione sul Doppio
Quintetto di Torino di S. Baldi |
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