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L'ELISIR DELLA VITA.

Una ricetta di al-Kindi: «Elettuario medicinale di rasâyana. Gli viene dato il nome di anus dârû E’ un rimedio che fa gioire ed estasia colui che ne beve, dissipa la tristezza, rallegra il cuore e l'anima e li fortifica, rafforza il corpo, fa scomparire il pallore e migliora il colorito, fortifica lo stomaco, rende piacevole l'odore del sudore corporale e dell’alito, e benefico per il fegato e non nuoce a nessuno. Assumerlo prima o dopo i pasti. Ingredienti: prendere cinque rose rosse del peso di sei dirham, del cipero odoroso,cinque dirham, tre dirham di chiodi di garofano, nardo indiano, nardo selvatico e cannella cinese; due dirham di cannella di Ceylon, zafferano; un dirham di cardamomo e noce moscata. Prendere queste spezie dopo averle pelate e setacciate attraverso un tessuto di seta e mescolarle triturandole. Prendere poi un ratl di mirabolano di buona qualità, fresco e pulito, farlo cuocere in nove ratl d'acqua dolce e chiara, fino a che non si riduca a tre ratl. Filtrare e rimettere questo decotto in una marmitta; versarvi sopra due ratl di zucchero candito del Sijistân, far bollire a fuoco dolce fino a ottenere una mescolanza della consistenza di uno sciroppo spesso. Ritirare la pentola dal fuoco, insaporire con le spezie preparate in precedenza e mescolare con un bastoncino di salice d'Egitto fino a completa omogeneizzazione. Quando s'è raffreddato, versare il composto in una giara d’argilla verde e coprite con della pelle. Prenderne uno, due mitqual a digiuno.

Glossario di alcune parole contenute nella ricetta di al-Kindi

  1. Al-Kindi:"Al-Kindi (Baghdad 801 ca. - 870 ca.), filosofo arabo. Visse a Bassora e a Baghdad, dove tradusse in arabo le opere di Aristotele e di altri filosofi greci. La maggior parte dei suoi scritti, più di 270 brevi trattati di filosofia, medicina, matematica, alchimia, ottica e astrologia, è andata perduta. I suoi commenti ad Aristotele furono tradotti in latino durante il Medioevo ed esercitarono un forte influsso sui pensatori cristiani. Ispirandosi al pensiero di Alessandro di Afrodisia e ad alcune dottrine neoplatoniche, Al-Kindi teorizzò l'esistenza di una sostanza spirituale di natura divina, l'intelletto attivo, che consente all'intelletto umano di cogliere le forme universali del reale. In campo teologico egli pose le basi della dottrina poi adottata dagli imam sciiti. Sebbene egli sostenesse che gli esiti della filosofia e della religione sono in armonia, tuttavia affermò la priorità della rivelazione sulla ragione."
  2. Elettuario: è un preparato farmaceutico semimolle o sciropposo, ottenuto mescolando i medicamenti con miele sciroppo o simili.
  3. Rasâyana: il termine sta ad indicare l'elisir della vita, alla realizzazione del quale si dedicarono, in particolare, gli alchimisti indiani (saiva). Il rasa è il succo, la linfa, l'essenza e anche il mercurio, ritenuto da alcuni pensatori essenza del corpo umano.
  4. Dirham: il dirham corrispondeva nell'oriente arabo a circa 3,125 grammi.
  5. Ratl: un ratl corrisponde a 130 dirham.
  6. Mitqual: corrisponde a tre mezzi di dirham, ossia a 4,46 grammi.
  7. Rose rosse:genere di piante fiorifere appartenente alla famiglia delle rosacee, comprendente circa 250 specie e innumerevoli varietà coltivate. In gran parte originarie delle regioni temperate dell'emisfero boreale, le rose sono oggi diffuse in tutto mondo, a ornamento di parchi e giardini. I loro frutti, detti cinorrodi, sono commestibili e particolarmente ricchi di vitamina C; vengono utilizzati soprattutto per la preparazione di marmellate. Le rose sono piante arbustive caducifoglie. Il loro fusto è costellato di aculei protettivi, comunemente detti spine, con la punta rivolta verso il basso, che si formano come escrescenze dell'epidermide (lo strato di rivestimento del fusto non ancora lignificato). Le foglie sono composte, imparipennate, vale a dire costituite da un numero dispari di foglioline (da 5 a 7) di forma ovale, a margine seghettato. Il ricettacolo è formato da 5 sepali di colore verde, che proteggono il fiore prima della fioritura; quest'ultima ha luogo una sola volta, in primavera, nelle varietà non rifiorenti e più volte, dalla primavera all'autunno inoltrato, in quelle rifiorenti. La corolla del fiore è costituita da un numero di petali variabile a seconda delle specie: 5 in quelli semplici, da 6 a 15 nei fiori semipieni e fino a 35 (ma in alcuni casi anche 70) nei fiori pieni. All'interno della corolla risultano ben visibili numerosi stami, disposti intorno al pistillo centrale. Il frutto, chiamato cinorrodio, è un frutto composto, derivante dalla trasformazione e dall'ingrossamento degli ovari e di tutto il ricettacolo. Al suo interno i semi, numerosi e ricoperti di una fitta peluria, sono protetti da una parete carnosa. Classificazione scientifica: Le rose costituiscono il genere Rosa della famiglia delle rosacee, ordine rosali, classe dicotiledoni, divisione angiosperme.
  8. Cipero: genere di piante erbacee fiorifere dal caratteristico fusto a sezione triangolare. Sono piante presenti in ogni regione del globo, in particolare nelle zone umide e acquitrinose delle regioni temperate e subartiche, dove svolgono l'importante funzione di trattenere e stabilizzare il terreno. Appartengono alla famiglia delle ciperacee, comprendente circa 115 generi e 3600 specie. L'apparato radicale di molte specie è costituito da un rizoma, cioè un fusto orizzontale sotterraneo prodotto dalle piante perenni, da cui si diparte un fascio di foglie riunite alla base. La base delle foglie è costituita da una guaina che avvolge completamente il fusto. Il fusto è in genere privo di foglie e di rami e porta sulla sommità piccolissimi fiori riuniti in spighe. Il fiore è solitamente privo di perianzio ed è sorretto da una brattea (foglia modificata).Le piante di Cyperus hanno una certa importanza economica: con le foglie e i fusti di molte specie vengono prodotti stuoie, cesti e cappelli.Utilizzata per profumare la casa e dagli Sciti, per la mummificazione, possiede proprietà diuretiche, toniche e lenitive. Dalla specie Cyperus papirus nell'antichità si ricavava il papiro, che fu tra le antiche civiltà del Mediterraneo il più importante supporto scrittorio prima della diffusione della pergamena e poi della carta. Alla stessa famiglia appartengono anche le piante del genere Carex e Scirpus. Classificazione scientifica: Le piante del genere Cyperus appartengono alla famiglie delle ciperacee.
  9. Chiodi di garofano:un tempo utilizzate in Cina per profumare l'alito, le gemme dell'albero Syzygium aromaticum vengono oggi impiegate in cucina come spezia aromatica. L'olio estratto dai chiodi di garofano ha inoltre proprietà antisettiche e antidolorifiche.
  10. Nardo indiano: o spigonardo, è il più profumato fra le specie di valeriana ed era noto come nardo indiano.Citato nelle Sacre Scritture, veniva utilizzato nella preparazione di oli medicinali e nella cura dei capelli. Lo ritroviamo nel Cantico dei cantici di re Salomone (I, 12-4, 13-14) " I tuoi germogli sono un giardino di melograne con i frutti più squisiti, alberi di Cipro con nardo e zafferano, cannella e cinnamomo con ogni specie di alberi da incenso; mirra e aloe con tutti i migliori aromi"
  11. Nardo selvatico:o Centranto, genere di piante erbacee che raggruppa una dozzina di specie perenni o annuali, diffuse in Europa. Rustiche, sono piante molto resistenti ai venti, al salmastro e alla siccità. Crescono spontanee sui litorali, ma anche fra le pietre dei muri a secco. Le foglie grigio-verdi, opposte, sono ovali alla base e lanceolate nella parte superiore della pianta. I fiori, rosa carico, sono riuniti in corimbi e compaiono da giugno alla fine dell'estate.Classificazione scientifica: Appartiene alla famiglia delle valerianacee e il nome botanico della specie più diffusa è Centranthus ruber."
  12. Cannella:denominazione comune di una specie arborea, appartenente alla famiglia delle lauracee, e della spezia che si ottiene dall'essiccazione della corteccia di quest'albero. La varietà più comune è quella nativa dello Sri Lanka, che se viene coltivata in paesi del Sud-Est asiatico diversi da quello d'origine produce una cannella molto più scadente, sia dal punto di vista qualitativo, sia da quello delle proprietà organolettiche. L'albero della cannella può raggiungere 12 m d'altezza e viene potato in modo tale da sviluppare 4-5 fusti. Quando la corteccia comincia ad assumere una colorazione marrone, i fusti (che hanno ormai raggiunto 2,5 m d'altezza e 5 cm di diametro) vengono raccolti e al loro posto ne vengono fatti crescere di nuovi. I fusti recisi vengono spogliati delle foglie e dei rami e quindi scortecciati. Asciugandosi, la corteccia così rimossa tende ad accartocciarsi e a formare caratteristici rotoli che vengono infilati uno dentro l'altro; una volta completamente essiccati, vengono legati in fascine e commercializzati. La spezia della cannella ha un vivace colore marrone, un caratteristico aroma e un sapore a un tempo dolciastro e piccante. Fin dai tempi antichi, in virtù delle sue proprietà aromatiche e digestive, viene utilizzata in cucina e in alcuni preparati farmaceutici. L'aroma della cannella è contenuto in un olio volatile, l'olio essenziale di cannella, che viene estratto dalla corteccia per distillazione. Esistono vari tipi di olio di cannella, che si presentano in colori dal giallo al rosso intenso; con le varietà gialle vengono prodotti saponi profumati e aromatizzanti per dolci. Classificazione scientifica: la cannella appartiene alla famiglia delle lauracee e il suo nome scientifico è Cinnamomum zeylanicum."
  13. Zafferano:Specie di Crocus originaria dell'Asia Minore, dai cui fiori (ovvero dal cui stimma essiccato) si ricava l'omonima polvere rossa utilizzata come colorante e aromatizzante. La pianta viene coltivata anche in Europa e non va confusa con il cosiddetto zafferano alpino (Crocus vernus), una specie spontanea diffusa su prati e pascoli montani, né, tanto meno, con il colchico d'autunno (Colchicum autumnale), una specie affine ai Crocus, ma velenosa.Classificazione scientifica: Lo zafferano appartiene alla famiglia delle iridacee.
  14. Cardamomo: pianta erbacea perenne delle Scitaminee, con lungo rizoma, fiori biancastri in spighe, frutto e capsula impiegati nella preparazione del Curry e usato in medicina e profumeria.
  15. Noce moscata:albero sempreverde, alto fino a 15 m, originario delle Molucche e largamente coltivato in Asia meridionale, nelle Indie Occidentali e in Brasile per il legno e per i semi, da cui si ricava la spezia omonima, largamente utilizzata in cucina. Il frutto è costituito da una drupa gialla del diametro di circa 5 cm, che si divide in due metà, rivelando così il seme circondato da un rivestimento esterno carnoso. La noce moscata appartiene alla famiglia delle miristicacee, comprendente piante tutte dioiche, con fiori poco appariscenti. La noce moscata appartiene alla famiglia delle miristicacee ed è classificata come Myristica fragrans.
  16. Mirabolano:è una specie d'albero indiano varietà di susino, da cui ancora oggi si ricava un estratto, viene coltivata in Medio Oriente sin dai tempi più lontani; nota ai Latini dal I secolo. Oggi ne esistono diverse qualità coltivate per il frutto, che si consuma fresco (susino) o essiccato (prugno) dai frutti si estrae una sostanza il tannino che viene anche estratto da altre piante (quercia, castagno, leccio, acacia del Sudafrica, etc.).Il frutto, oltre ad essere un lassativo di millenaria reputazione, è un alimento di grande valore nutritivo e depurativo, esercita un'azione benefica sul fegato.
  17. Acqua:afferma il Corano (XXI, 30):" Partendo dall'acqua noi abbiamo creato ogni cosa esistente". e ancora (Corano XXIV, 45):"Dio ha creato tutti gli esseri viventi partendo dall'acqua".
  18. Zucchero candito del Sijistân: o fânîd veniva considerato un alimento caldo; gli venivano attribuite proprietà lassative.