GIARRE
Abitato già in epoca greca, nel
XVI secolo il territorio di Giarre cominciò ad essere popolato ad opera di
concessioni enfiteutiche del vescovo Nicolò Maria Caracciolo conte di Mascali,
Nacquero così numerosi borghi tra i quali Giarre cominciò ad emergere per
grandezza dopo lo spostamento a valle della strada consolare Catania - Messina
(avvenuto dopo il disastroso terremoto della Sicilia Orientale del 1693).
La più grossa borgata della Contea di Mascali ottenne l'autonomia
amministrativa il 15 maggio del 1815. Le venne assegnato un vasto territorio
comprendente, tra le altre, le frazioni di Riposto, S. Alfio e Milo oggi comuni
autonomi. Gli anni che seguirono videro crescere
Giarre economicamente grazie al commercio ed arricchirsi di strade, palazzi, chiese ed
opere d'arte.
Oggi Giarre è la terza città per grandezza nella provincia di Catania dopo
Acireale e Caltagirone.
|
|
Dipinto di S. Tuccari da
Castiglione raffigurante |
Il duomo nei primi del '900 |
|
|
La fontana della Pupa un tempo in piazza Mons. Alessi al posto del monumento ai caduti |
La via Callipoli negli anni '20 |
|
|
La via Archimede (oggi corso Italia) ai primi del '900 |
Il mercato di Giarre, un tempo cuore pulsante della città, negli anni '30 |
|
|
Piazza Carmine negli anni '30 |
Le scuole elementari e il Ginnasio in una foto degli anni '30 |
|
La stazione ferroviaria |
|
|
Il duomo di Giarre dedicato a S. Isidoro Agricoltore, magnifica struttura neoclassica progettata da P. Valente e completata da C. Sada. |
I torrioni del duomo |
|
|
Piazza Carmine |
Il palazzo del Municipio |
|
|
Il monumento ai caduti in piazza Mons. Alessi |
Palazzo Bonaventura, ottimo esempio di architettura Liberty |
|
|
La piccola chiesa di San Filippo Neri, uno dei pochi esempi di barocchetto siciliano presente a Giarre |
Vista notturna della via Callipoli |
|
|
La fontana del Nettuno, un tempo in P.za Mons, Alessi, poi spostata in villa Margherita per far posto al monumento ai caduti. Ad una sirena domatrice è stato sostituito il dio greco del mare |
La piccola chiesa ottocentesca di S.Antonio da Padova |
|
La chiesetta del calvario, oggi sconsacrata |