I primi anni

Luigi Riva, detto Gigi, calciatore italiano degli anni ’60 e ’70, è considerato da molti addetti ai lavori il più grande goleador italiano di tutti i tempi. La sua vicenda sportiva e umana è così densa di contenuti che può essere da esempio a tutti coloro che intendano intraprendere uno sport agonistico ed è per questo che vale la pena parlarne. Nasce il 7 Novembre del 1944 a Leggiuno, un piccolo paese di tremila anime sulle sponde del Lago Maggiore, in provincia di Varese. Il padre Ugo, dapprima barbiere, poi sarto, dopo la guerra trova un impiego in una fabbrica della zona e per un incidente sul lavoro muore quando il giovanissimo Luigi ha soltanto nove anni; qualche anno dopo gli muore anche una sorella. Viene affidato a un collegio religioso dove consegue la licenza media. Per lui questo è un periodo particolarmente triste, fatto di privazioni, mancanza di affetto e ricerca continua di libertà, dal quale uscirà definitivamente segnato nel modo di essere e con un carattere introverso ma volitivo. L’unica soddisfazione della sua infanzia è il gioco del calcio che Luigi scopre nel campetto dell’oratorio, dove trascorre interi pomeriggi a rincorrere il pallone a piedi nudi. Gli amici lo ricordano come uno che voleva sempre fare gol e che difficilmente passava la palla. Segnare un gol sarà per lui il modo per riscattarsi dalle alterne vicende della vita. " Il gol è quello che fa passare la settimana bene, che carica, che dà morale, è una cosa molto importante per un uomo di punta", sono queste le parole di Riva in un’intervista del 1969 quando ha già raggiunto la notorietà. Le sue prime esperienze calcistiche sono nel Laveno, società dilettantistica della zona: gli viene pagato l'abbonamento dell'autobus più mille lire a punto. Nel frattempo lavora in una fabbrica per ascensori di Leggiuno. Nel 1962 passa al Legnano in serie C e in quel periodo perde anche la madre. Si fa subito notare per il coraggio che lo porta a intervenire su tutti i palloni e per la facilità di andare in gol. A fine stagione il suo curriculum è di 23 partite e 6 gol. Fa il suo debutto nella Nazionale juniores e ottiene il trasferimento in una società di categoria superiore, il Cagliari, in serie B.